che lavora in queste fabbriche è formata da giovani tra 15 e 30 anni , di cui il 93% è rappresentato da donne. Le maquila::; operano con capi tale straniero, nella maggioranza dei casi cinese, coreano e nordamericano. Solamente il capannone è fornito dalle imprese honduregne, mentre il comrano tra lo stato e le imprese delle maquila::; è coperto da segretogovernativo. Pertanto la società civile non conosce i termini in cui le industrie delle maquilas si sono installate nel nostro paese». «Inoltre - continua Merly Eguigure - resta un interrogativo aperto: perché le autori tà del ministero del lavoro non possano fare quasi nulla per quel che riguarda la continua violazione dei diritti umani all'interno delle maquilas? Anche nell' ambito dei d iritti eli associazione sindacale siamogiunti ad una situazione critica: il diritto di associazione legalmente esiste, è formalmente serino nel codice del lavoro e nella costituzione della repubblica, ma le leggi in q uesto paese non banno un valore reale quando possono beneficiare i poveri». Aggiunge Merly Eguigure: «Ci sono state grandi campagne per la difesa dei dirini dei lavoratori e anche la nostra organizzazione si è mossa. Però il potere delle transnazionali della maquila è cosl grande e, al tempo stesso, sostenuto dalla SCHEDA HONDURAS Superflde: 112.492 Kmq Popolazione: 6.500.000 (stima) Gruppi etnid: meticci (9<Wo), neri (2%), amerindi (7%) , altri {1%) Capitale: Tegucigalpa Religione: cattolici (86%), protestanti (10%), altri (4%) Ungua: spagnolo Tasso alfabetizzazione: 69tyo Ordinamento politico: repubblica presidenziale Presidente: Ricardo Maduro (dal gennaio 2002) Economia: come per tutti i paesi dell'area, si fonda sul settore agricolo per la sussistenza (mais, riso, fagioli); L'agricoltura da esportazione (banane e caffè) è in mano a multinazionali statunitensi; anche le (residue) ricchezze forestali sono intensamente sfruttate Indice di sviluppo umano: l'Honduras è al l07.mo posto MC l giugno 2005 pogina 56 comp licità del governo, che sembrerebbe impossib ile lottare in questo momento». Le maquilas sono state viste come «una goccia di acqua nel deserto», come l'unica alternativa per far fronte alla difficile situazione economica ed occupazionale, ma banno prodotto molte altre difficoltà. Tanto che, facendo bene i conti, si scoyre che sono più i danni che i benefici apportati dalle maquilas, anche se inizialmente non tutti se ne rendono conto. «Molta gente- spiegaMerly- crede che le maquilas costituiscano un'al ternativa occupazionale, perché viviamo in un paese dove lo stato non offre quasi nessuna possibilità eli lavoro. Al contrario, reprime le persone che sono interessate a crearsi un mezzo eli sussistenza au - tonomo». Chiediamo di farci qualche esempio d i condizioni di lavoro e di diritti negati: <<Quando le imprese percepiscono un qualsiasi tipo d'intento di organizzazione tra lavoratori, licenziano tutte le persone coinvolte. Ma anche sulle cose più banali la situazione è precaria e, soprattutto, irriguardosa. I permessi per andare in bagno sono di una o due volte in 15 ore di lavoro; banno una durata non maggiore di 5 minuti, quando noi sappiamo che i capannoni dove lavorano le operaie deUe maquilas In alto: un autobus che porto nello «zona franco» delle moquilos. A loto: il traffico di Tegucigolpo. sono grandi e non ci sono dei bagni vicini. In altri casi non si può andare a bere dell'acqua: è soltanto permesso riempire una bott:i~lj a, una volta al giorno. Inoltre, alJ ora d 'uscita le donne sono registrate una ad una e in questa occasione vengono "toccate", subiscono cioè delle in-
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