Missioni Consolata - Giugno 2005

mente che un lavoratore povero in città. E in aree eli coltivazione eli coca, Ja casa o la povera baracca non puòessere registrata come proprietà privata, non esistono centri eli assistenza, né reti eli sicur·ezza o previdenza sociale. È facile capire come, date tali conclizioni, le aree di produzione eli coca siano anche le stesse che provocano alti tassi di sfollati interni che scappano da estrema povertà, violenza, elisperazione. Le regioni con il più alto numero di sfollati sono quelle dove si concentrano le coltivazioni illecitee la violenza dei gruppi armati per controllare tali coltivazioni. Le cifre ufficiali riconoscono almeno un milione e mezzo di sfollati interni tra il2000 e il2004. SÌ, LO SVILUPPO ALTERNATIVO È POSSIBILE Nei decenni scorsi oltre una decina di paesi hanno eliminato in modo definitivo e sostenibile le coltivazioni illecite. Dalle loro esperienze è scaturito il consenso espresso dalla comunità internazionale nella Convenzione dell'Onu contro le droghe deJ 1988 che suggerisce lo sviluppo alternativo come soluzione efficace contro la produzione di droghe. Lo sviluppo alternativo è un processo complesso eli costruzione eli un'economia alternativa, tramite investimenti mirati in capitale sociale ed infrastrutture. Tale processo è finalizzato all'eliminazione volontaria e negoziata delle coltivazioni illecite da parte dei coltivatori stessi in un periodo di tempo pre-stabilito. L'esperienza colombiana in sviluppo alternativo è stata positiva. Sonostati identificati e certificati oltre 25 prodotti agricoli, forestali ed industriali con mercati ~arantiti da accoreli commerciali d acquisto a prezz.i protetti e pre-certificati. Tale metodologia garantisce ai contadini i termini dell'accordo eli commercializzazione, comprese le date e i prezzi d'acquisto, prima che essi producano tali prodotti. È ovvio che tale metodologia è molto graclita ai campesinos, soprattutto ai produttori di coca i quali all'unanimità vorrebbero abbandonare le coltivaz.ioni illecite il più presto possibile. Ma purtroppo in Colombia lo sviluppo alternativo non si è mai avvicinato all'ordine eli grandezza che sarebbe necessario. I pochi programmi esistenti banno carattere elimostrativo e pilota, finanz.iati dall'Unodc e da Usaid (US Agency /or International Development). D governo degli Stati Un.ìti concentra la maggior parte dei finanziamenti anti-narcotici sulla fumigazione aerea con g)jfosato, una sostanza chimica eliseibante, che è anche la più usata per il controllo delle erbacce e arbusti non desiderati io Europa e negli Usa (anche sui campi da calcio o da golf). In Colombia, i paesi europei e la Commissione europea sono presenti solo io modo marg!flale in iniziative dirette all'eliminazione eli coltivazioni illecite, mentre invece sono stati i protagonisti dell'assistenza tecnica allo sviluppo alternativo in Bolivia ed in Perù. I gran eli foncli di sviluppo come la Banca mondiale e il Banco interamericano di sviluppo hanno cominciato solo neJ 2004 a considerare l'ipotesi di fi . nanziare lo sviluppo alternativo in Colombia. Tra le caratteristiche uniche dello sviluppo alternativo finora di gran successo in Colombia ci sono gli accorcli commerciali con il mercato equo e solidale in Europa e Stati Uniti (MaxHavelaareFlolntemationa!); gli accordi eli micro-credlto e larga elistribuzione con supermercati internazionali (Carre/our); i piani integrati eli appoggio alle comunità ineligene per la conservazione dell'ambiente, neJ quadro delle definiz.ioni del protocollo di Kyoto (per esempio, nella Sierra Nevada eli Santa Mana); e gli accordi eli responsabilità sociale impresariale con graneli compratori (Nestlè, Michelin, etc). Infine, il governo colombiano sta rafforzando nuove iniziative eli eradicazione massiccia a mano delle coltivazioni illecite e eli appoggio alle comunità che si possano certificare come comunità libere dalle coltivazioni il- IM el lecite. ~ J Note: l) La ~profezia della COC3Jt appartlene a Klana-Chuyma, sacerdote tradizionale al servizio del Tempio dell 'Isola del Sole, nel Lago Ttticaca, presso la Paz, torturato ed ucciso dai conquistatori spag~ li. Secondo la leggenda andina della ooca, raccolta dalla tradizione verbale popolare da Antonio Oiaz Villamll, professore e scrittore, Uvecchio sacerdote prima di morire disse queste frasi ai discepoli Indigeni, e poi l.nsegnò loro l'uso della coca che a nterlonnente erariservato al soli sacerdoti. La profezia della coca è stata pubblicata in Italia per la prima volta nel libro omorùmo di Sandro Calvanl nel 1997, editore Piero Manni. (Anche le informazioni contenute nelle altre finestre di questo articolo sono estratte dallo s tesso libro.) 2) Tutti l dati di questo paragrafo sono estratti liberamente dal Rapporto Unodc, Monitoreo de cultlvos de coca, giugno 2004, pag. 33 e seguenti. (*) SANDRO CALVANT è c:litigente deU'Onu. Ha lavorato in molte sedi in giro per il mondo. Attualmente è responsabile deiJ'ufficio contro la droga e il crimine (Unodc) a Bogotà, io Colombia. NOTA: Quanto espresso in quest'articolo non rappresenta necessariamente l'opinione delle Nazioni Unite. MC l giugno 2005 pagina 53

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