struttura e dimettere l feriti ricoverati ne! centri sanitari di Santander de Qullichao e Cali. n personale medico ha dowto trasferirsi temporaneamente oeOa piccola struttura del posto di salute deDa vicina frazione di San Francisco. Sono stati Interrotti l trasporti ed è stato lmpossibOe far gfiulgere tempestivamente l soccorsi e Il vettovagbamento per le migllaia di persone rifugiatesi In varl centri di assemblea permanente organizzati a tempo di record dalle locali autorità indigene. Contemporaneamente, si sono vert.Ocate aggressioni da parte della guerriglia anche nella vic.lna località dJ Jambal6 e In altri centri abitati del Cauca e del confinante dipartimento del Narlfio. A Torlbio, sede del progetto nasa e cuore della resl1"\.stenza Indigena, lavorano dal 1985 l missionari della Consolata. Al momento dell' attacco erano presenti in parroc.chJa l padri Ez:lo Roattlno e Gianantonlo Sozzi, che sono rimasti fortunatamente Illesi. l'aggressione del 14 aprlle scorso e l combattimenti che ne sono succedutl erano un evento annunciato. Per più dJ un anno, infatti , si erano verificati ripetuti attacchi da parte della guerriglia contro la polizia lnsedlatasl a Torlblo e Jambal6, attacchl che avevano provocato alcu· ne vittime e ferito varie persone. Nessuno di essi, COJllUD.. que, aveva raggiunto l'intensità e la durata di quest'uJti.. mo scontro. Questo fatto non rappresenta che l'ultimo anello di una catena dJ eventi violenti che hanno come fine Il controllo del terrltorio Indigeno e la conseguente debilitazk>ne del movimento politlc::o-organlzzatlvo locale da parte di entrambi l principali attori armati: stato colombiano e guerriglia. l progetti integralJ di vita e di sviluppo alterna11vo proposti dall'organizzazione Indigena alla società colombiana (dr. Missioni Consolata, maggio 2005) rappresen· tano un chiaro ostacolo alle mire espansionistiche e alle stesse visioni politiche delle Fare e del governo. Le opzioni indigene per una prassi non violenta, per un esercizio diretto e parteclpatlvo della politka, per l' autonomia del proprio territorio, nonché per un'economia fondata su progetti rispettosi della oultura propria e alternativi alla logica capitalista dominante, si oppongono decisamente sia aJJ' idea rivoluzionaria delle Fare che a quella neo-liberlsta di Urlbe. Se la guerriglia mira con decisione solo alla conquista armata del potere e lo stato colombiano alla sua dlfaa con tutti t mezzi, gU indigeni propongono una terza via, non vincolata a nessuna forza politica istituziooale, ma frutto dell'unione di quelle forze sociali rappretentantl dttadinl lasciati normalmente al margini della società (lndlgenl , afro-colombiani , contadini, abitanti di zone di Insediamento forzato urbano, etc.). DI qui le bombe. C'econdo Il loro stile, gli Indigeni stanno ora cercando ~soluzione dialogata al conflitto annato, rlftutando la forma violenta dJ agire deUe Fare, ma condannando, nello stesso tempo, dichiarazioni come quelle del Pagina accanfo, in alto: le «pipas de gas»~ le bombe artigianali delle Fare (di cui si può leggere lo firma} , SoHo: distruzioni a Toribfo. A lato: soldati clelia polizia con giovani del paese. capo dello stato, dettate dalla volontà dJ ribadire Il successo della polttlca di sicurezza democratica varata daDo stesso Uribe e fondata esclusivamente sul concetto di forza. Le prospettive che si aprono nel prosstmo futuro non sono rosee. D Pian Patrioto, Il grande sforzo bellico Intrapreso dal governo per colpire l centri nevralgici della guerriglia nelle selve del Caquetà, non sta dando i frutti sperati. La guerriglia sta dando prova di grande mobilità e coordinazione, aprendo nuovi teatri dJ conflitto nel Cauca (l fatd di Tor1bio e JambaJO ne sono una dimostrazione) e nel Narli\o, due province entrambe ricche di coca e con sbocco sull'Oceano Padfioo, e che, per questi motivi, rappresentano un contdolo strategico per il traffico degli stupefacenti, delle armi e dell'approwigionamento per le forze rlbelli. A tutto ciò sl aggiunge il rischio dèlla guerra sucia (la guerra sporca), fatta di eliminazioni selettlve di persone giudicate favoreggiatrici dJ una o dell'altra parte In conflitto. La comunità nasa è pronta ad affrontare le difficoltà che la storia, mai tenera con lei, le riserverà. Nello stesso tempo chiede l'appoggio e la solidarietà di tutte le forze, nazionali e Internazionali, che ne condlvldono l1 sogno di pace e di autonomia. Uoo Pozzou MC l giugno 2005 pagina 51
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