gno cristiano per quasi mille anni. La si raggiunge facilmente da Kari - ma attraverso il deserto, dove piantiamo le tende ai piedi di un'altura pietrosa. In lontananza, si vedono le cupole di fango di una necropoli islamica, dette qubbe. Una missione polacca ha iniziato a scavare nella zona sin dal '64, riuscendo a portare alla luce splendidi resti di basiliche emonasteri, colonne di granito, capitelli decorati con croci. Su di una collina, da cui si domina la valle del Nilo, sorge una costruzione massiccia: era un monastero e un'iscrizione attesta che, nel 1317, un re islamico la trasformò in moschea. I nubiani, discendenti delle popolazioni della valle de] Nil.o a sud di Assuan, furono influenzati dalla cultura egizia e si convertirono al cristianesimo monofisita nel VI secolo. Solo 8 secoli dopo, i mamelucchi egiziani riuscirono asottomenecli, costringendoli a convertirsi all 'islam. <<La prima chiesa di OId Dongola fu costruita dal vescovo di Assuan nel VII secolo - mi racconta Stefan, accompagnandomi nel complessodi edifici che formavano il monastero. IL NILO Sono arrivati i cinesi. Anche qui, come in tutd i paesi del mondo, si confermano come i più aggressivi e J~. pronti a sfruttare ogni occasione buona. Siamo sulla via del ritorno, ma la quarta cataratta non la potremo vedere, perché stanno brillando le mine. Un altro mostro ecologico sta sorgendo lungo le rive del gran· de fiume, una diga chedarà energia e sviluppo alle città, distruggenao 1' ecosistema e creando un bacino artificiale che coprirà anche i resti delle antiche civiltà. TI Sudan è molto ricco in risorse naturali: petrolio, oroe altri preziosi minerali; ma la più importante è forse proprio l'acqua del fiume. A Khartoum, il Nilo Bianco, arricchito delle acque di grandi affluenti, si unisce al Nilo Azzurro, che scende dall'altopiano etiopico. Poi il corso è interrotto da una serie di catarat· te, difficili da superare con le imbarcazioni e le rive sono abitate da gente che conserva abitudini antiche e coltivano la stretta striscia di terra fertil.e. Solo aKhanoum è possibile attraversare il Nilo su uno dei due ponti, uno di epoca coloniale e l'ultimo, recente, costruito dai cinesi per smaltire il traffico aumentato negli ultimi anni. Si parte da Karima che fa ancora buio, per ra_ggiuogere il luogo dell'imbarco. (,}ui incoorro Ibrahim, un signore alto e magro che porta con eleganza il tipico turbante bianco e l'abito immacolato. «Ho studiato a Khartoum - mi dice in perfetto inglese · ho due moW,i e sette figli . Alcuni vivono e studiano nella capitale. Nel mio villaggio, El Kurru, svolgo la funzione di imam (colui che guida la preghiera)». Ibrahim è un rispettato commerciante di cammelli, che oggi si mette in viaggio per la regione occidentale del Kordofan, confinante con il Darfur, dove ha intenzione di acquistare un centinaio di capi che civenderà io Egitto, ad Assuan . «Se riesco, spedirò gli animali su un camion, altrimenti d vorranno 15 giorni di pista carovaniera per arrivare in Egitto». Mi sorprende quando Sotto, donna del Dorfur. fn bosso, bottello per attraversore il Nilo .
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