Missioni Consolata - Maggio 2005

DIEO PERORO Tutti sì sono presi l'impegno . È successo 5 anni fa e ne mancano dieci alla resa dei conti: nel 2015si vedrà se sono stati raggiunti gli 8 obiettivi fissati dagli stati membri del· I'Onu all'alba del secondo millennio. La storia inizia nel settembre del 2000, quando, a conclusione del Mi /· lennium Summit delle Nazioni Unite, viene prodotta la •Dichiarazione del MillenniO». Vengono fissate le priorità dell'agenda internazionale e, in particolare, 8 traguardi (vedi riquadro) , chiamali Millennium Deuelopment Goals (Obiettivi di sviluppodel millennio). Essi rappresentano U percorso da seguire Insieme, paesi ricchi e poveri , in una visione comunitaria del pianeta, in cui tutti sono chiamati a fare la loro parte, proporzionalmente alle proprie forze e capacità . Questo perché il diritto alla vita, alla salute, all'istruzione, a mangiare e bere, il diritto agli elementi minimi che permettano una vita dignitosa siano garantiti a tutti, indipendentemente dalla zona geografica dove si nasce: perché nascere in un paese piuttosto che in un altro non diventi una condanna a vita. V METE DA RAGGIUNGERE 1. POVERTÀ EFAME: dimezzare rispetto al 1990 la povertà estrema e la fame. 2. ISTRUZIONE: garantire a tutti un livello di istruzione primaria. 3. PAIUTÀ DEI sESSI: promuovere l'uguaglianza tra maschi e femmine; dare maggiore autonomia e poteri alle donne. 4. BAMBINI: ridurre di due terzi rispetto al1990 la mortalità infantile. 5. MAMME: migliorare la salute materna, inclusa la riduzione di tre quarti rispetto al1990 della mortalità in gravidanza e da parto. 6. MALAmE: prevenire la diffusione di HIV/AIDS, malaria e altre malattie. 7. AMBIENn : assicurare uno sviluppo sostenibile. 8. SaEHZA, TKNOlOGIA, PROGRESSO: sviluppare una collaborazione globale per lo sviluppo. MC l moggio 2005 pagina 58 Nel 2015 devono essere raggiunti gli otto Obiettivi di sviluppo del millennio, per porre fine almeno in porte agli squilibri del pianeta. Inizio con questo articolo una serie dedicata all'argomento eai singoli obiettivi. di Valeria Confalonieri medico e giornalista PeaceReporter (www.peacereporter.net) Sembra una utopia senza fondamento, anche perché non sarà forse mai possibile garantire a tutti i neonati le stesse possibilità di crescita e di vita: questo non succede nemmeno nei paesi cosiddetti ricchi . Ma qualcosa si può fare per colmare, almeno in parte, il baratro che divide un paese dall'altro. Un bilancio drammatico: ogni anno nei paesi in via di sviluppo vi sono oltre 10 milioni dJ morti fra i bambini con meno di 5 anni; mezzo milione di donne perdono la vita nell 'atto di donarla; una persona è uccisa dalla malaria ogni 30 secondi, una dalla tubercolosi ogni 15; vi sono stati 3 milioni di morti perAids nel solo 2004. e idue terzi dei decessi da Hiv si verificano nell 'Africa sub sahariana. Un bilancio reso ancora più drammatico se si pensa che tante vite potrebberoessere salvate con iniziative molto semplici. lA STRADA INDICATA Gli obiettivi del millennio sono otto, intrecciati e correlati, perché l'avvicinamento a uno porta con sé il miglioramento o raggiungimento anche dell'altro. Le questioni affrontate rappresentano le principali piaghe, causa di sofferenza e morte nel mondo, sempre e soprattutto nei paesi più poveri: povertà e fame, istruzione, parità tra i sessi e pari opportunità, mortalità infantile, mortalità materna, prevenzione delle malattie, cura dell 'ambiente e sviluppo sostenibile, collaborazione globale fra tutti i paesi per la scienza e il progresso collettivo. n 2005 è stato indicato come cruciale per la verifica dei primi passi compiuti e la messa in atto di strategie vincenti per programmare il cammino da compiere e le tappe da raggiungere. Altrimenti i12015 resterà una data vuota. «Se non agiamo adesso, il mondo vivrà senza obiettivi di sviluppo, e la strada sarà lunga prima del prossimo incontro del millennio (Millennium Summlt) ne13000» scrive sulle pagine della rivista medica The Lancet Jeffrey Sachs, direttore del Millennium Project delle Nazioni Unite. Passato un terzo del tempo a disposizione. sulla base delle conclusioni del Millennium Project , si stanno facendo i primi bilanci, presentati il 17 gennaio scorsodal segretariodeii'Onu Kofi Annan. U Mlllennium Project , durato tre anni , aveva lo scopo di identificare gli interventi da realizzare in ciascun paese per il raggiungimento degli obiettivi ed è stato realizzato da 1 O gruppi di lavoro. che hanno fotografato la sìtuazione, identificato le strategie da seguire e i metodi per migliorare quanto, in alcuni casi, già in parte ottenuto nei diversi campi: povertà, fame , salute eccetera. «Finora non avevamo un piano concreto per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millenniO" ha affermato ancora Sach , sottolineando l'importanza dei risultati presentati. Se infatti alcuni paesi si stanno muovendo nella direzione giusta. altri , come in Africa, sono in una situazione ancora peggiore di quella di partenza. 112005 è quindi stato indicato come anno centrale di revisione e riaggiustamento di rotta, con diversi appuntamenti di verifica. Dopoquello di gennaio, infatti, con i risultati del Millen· nium Project , sono previsti altri incontri internazionali sul tema: a lu-

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