r ]et:UUt.e ]"flAn e Le «Plccote t)ol'eLLe del povel'l.» Le «Piccole sorelle dei poveri» sono nate 16(}annJ orsono nella Francia .nord occidentale., in Breta_sna, a Saint-Servan, 70 .km a nord dLRennes, Furono fondate daJeanneJugan,nata a Cancale, llll vidnovillaggio. di pescatori nel 1792:, tredici anni dopo lll. rivoluzionefrances-e. Sccondogenka di quattro fratelli, per aiutare la madre.rimast1lvedova delmaritomarinaio mai più ritornato da un vi.aggio di pesca,Jeanne, ancora adolescente, va a servizio nelle case. È la vira chele indica la mada. Quando la giovane inizia l'avventore. di serVire gli anziani, che lei definiva «un'opera non ancora conosciqta», è la seconda metà del XIX, secolo e l'avv-ento della società industriale e ~el capitalismo selvaggio. Sono. gii anni che vedonolo sviluppovertiginoso delle banche. Scrisse A. Dumas (figlio) che «<a borsa divèotò per quelle generazioni. ciò che erano le cattedrali per il Medìo Evo>>. C'è la corsa a depositare denaro nelle banche e la riccbezz~ àtcvmulat-a nelle mani Jei ricehi genera mis.eda tra là povera gente. Lo sfruttamento nelJe-mìniere e nelle ind'Ulltrìe tes- -sili e mii.nifatturiete o nei latifondi è lii Ciilusa della povertà tbe. si dJ [fonde a macchla d'olio. .Molti marinai,. com.e il paqre cii JeaJ.Jn<:; Vivono di pesaJ. in mareaperrqe spcssq;nontornano più a casa, lasciando vedove e figli s~nza sosr~o e .senza futuro, predep.ri.vilegiatede.Ua miseria e dei p.CQfiruuori. Ne118J2 nella cittadina di Salnt-Sewan, dovevJveJeanneJu· gan, l' uffrclo di beneHcenza dd comune aiuta-oltre 2,000 poveti. Nel1837, cinqueanni dopo, diventano oltre3 5ÙO su una pop<>lazlc:me di 9.000 abital')li.. Oltre un ter~ degli abitartti ~de in miseria senza che nessuno si occupi di foro. L'unica istituzione p.çòspera è la banca che assìdlr'.tVIl rendi_te per un futuro son%a problemi. Non esistono previdenze, stato sociale, servizi a aJ. <:un.genete, ma solol'ùfilcio di carità ici qualche~omune. ' Per eonçestareunlnondo (ondluo sul<«lio deoar<)», che siuur:re dellamìSèriagenerata dallo-Sfruttamento dei poveri. nel 1842 JeauneJugan fonda la consregazione-delle «Piccole sorelle dei poveri» con 1' unico scopo di assisterec sc1vire gH anziani poveri, di <::ui vuole essere-sorella. Qui sta il motivo òel nome Clelia sua opeta: <piccole so~;:cl1e», cioè non padrone, n<>h ~:esponsabili, non capi, non direttrici, ma solò «Sorelle» che devono essere anche «piccole», perché di fronte ~ti poveri si. dè~e ~tare in ginocchio. n «povero» è Dio.inper-- sona c come si serve e sl !ll11!1 Dio si deveservire e amare i «poveri>>. ,Amatee servirei poveri coro:e IJJll1, familiare, una sot~lla, fu la vocazione di Jeanne a cvi oQn solo resca fedele durante tutla la S\Jalun- .g-a viEa (,>isse.86.apni). maalla quale sono .cocrentl ancora oggi le .oln;e3 .000 suor-e spars:e.in tutti e cinque i èo/1tiaenti. Per mantenersi viveno di «questua»! dipend<>nò cioè ogni giorno dalla carità del prQssimo. In un mondo di Hlse..çertçzze, Je~one dichiara conla sua vita chetutto è provvisorìo e che th.Ltante la provvisorlcr~ della vita, «nèssun uomo è un'isola», perché tuLti sono inter.dipendenu e responsabili gli uni deglì altri: nessuno può vivè'- re da solo, ricco o pov.èro, perché da soli siamo solo capad di per• derd,..mentre insie.mè possi:amo salvarci, condivldenda Ia mensa dèlla \"'ita e il panorama oe.Ua dignità. Chi sceglie e ama il povero che aveva detto: ~<A vtvo fwe.•. avevo sete... ero nudo... senza casa... eroi avete assistito.. .Quando Slgnote?... Tutte le volte che lo avete fatto ad un povero lo ~vet~ fatro a me... » (Mt 25, J4-40),n~:>n può perdersi dietro gli onon del !1lOnclo, ma può CQ.nsumarSl sol1:a11to nell amore e nel SetVizio dei poveri, .immaginee sacramento dfDio. Akuni mesi prima di lnoriJ:e, Loone.XIII, il papa dell'enciclica Rcrurn Novarum (189l),la prima enciclica di carattere sociale, approva le costituzioni dellìt nuova congregazione fondata da una donna che ascoltando i bisogni del suo tempo, sa.anticipa· re t1.1tti i principi dell~ dottrina socialedeJJa chleS'a, facendo la scelta privilegiata dei poveri come via maestra della fedeltà al Dio dd vangelq (Rerum Novarum, 2; Conc. .&:wn. Vat. ll, Apo· stolièamActuositatem, 8/944; Gaudiutn et Spes, 27/1403-04}. OggLdi fronte allefile degli indigenti che affollanole strade del· le nostre città chJedendo l'elemosina; oggi d1 fronte alla rnass.a di im.migratichebussa alle .no~ tre p-atte per mangiare le bcicio· le che cadono dalla mensa dei riéchi gaudenti,la.figuradiJean· neJvgan si st;;~glia come unaJucema sul candelabro (Mt5,15) a. ricorda.re che gli anzianinon sonome.reè SClldente da cestinare, m,a sono lampade ad olio preziosissime, di pregiata fattura che illUill.inano la vita ànche di coloro.chenon sanno vedere. Jeaooe è una sempJic:e popolana chegrida con la suavita di silenzio e eli piccolezza la dirompente profezia di non-lasciarsi arnmal.iaredàlla corsa all'arricchimento facile, causa di tanre sòfferenze e ingiustizie, ma vi si oppone con il coraggio dei profeti biblici: che si ergono contro .gli Idoli, armati. soltanto dd.!a lotovita che insieme ad ogni affanno gettano sul loro .Dio (Sal ,55/5,.23). Avendo seel.toDJo come Signoreunico,Jeam'te, p.CQfeta dell'economi.-a utop±ca non può 'BVere packoni, rna per scelca safarsi se!'Va degli anziani I,?Overi, cioè di quell'umaniti· èh.e noo conta, ma sulla quale i padroni di ogni tempo co$t.CUiscono hl loro ingiusta ticchezza (Le16,9h Muore nell879 a 86 anni, dimenticata da tutti, messa in un angolo da chi si appropriò della sua opera negandole anChe il ti· tolo di -«fondatrice». Al prete che le rubò i meriti. e la sua opera,pri· vandola anche della autorità sulla congregazione, disse: «Voi mi aveterubatol'operamia, ma iove la dono ton t1,1tto il cuore>, consapevole che Dio l'aveVa chiamata non aUa gloria, ma al servi~io dci poveti. P"'OLOFARINE.LLA GL~ INDTRIZZI Le «Piccole Sorelle dei Peveri» in Italia sono a: • GE-NOVA, Via Fùippo Corcidoni 6 (foto a ltJ.to) • TORJN0, Corso Erancia180 • Ft.REI'<'ZF.., Via Andrea del Sarto 15 • Bo.WONA, Via Emilia Ponen.te4 • MESSINA, VJaEmilia25 • AdREALE, Vialedello Ionlo 34 • RoMA, Piazza San Pietro in Vincoli 6 (Casa provinciale:) • MAlUNO CRolnat Cors.oVittoria Colonna 72 (Noviziato). Dossier MC l maggio 2005 poglno37
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