(2001) e «Ecosystems and Human Well-being» del MiU~nnium Ecosystem Assessment (2003). Anche la Camera dei comuni canadese ha usato quel termine alrinterno del «Canada Well-being Measurement Act», approvato nel giugno 2003. Le definizioni del concetto variano, ma tendono a concentrarsi at~ torno ad alcuni temi: • le basi per la sopravvivenza, che comprendono cibo, alloggio e mezzi di sussistenza; • la buona salute, sia personale che in termini di ambiente naturale sano.: • le buone relazioni sociali, che comprendono resperienza della coesione sociale e la rete sociale di sostegno; • la sicurezza, intesa come sicurezza delle persone e delle proprietà; • la libertà, che comprende la capacità di raggiungere il potenziale di sviluppo. In buona sostanza, il termine «benessere» indica un'elevata qualità della vita, nella quale Le attività giornaliere vengono svolte senza condizionamenti e con minor stress. Le società orientate al benessere Oossi•r MC l maggio 2005 pagina 26 danno più importanza all'interazione con la famiglia, gli amici, la natura e sono più attente ad appagare la creatività che ad accumulare beni. Esse enfatizzano lo stile di vita in armonia con la salute: la propria, quella degli altri e quella del mondo natorale; hanno una visione del vivere molto più profonda rispetto a buona parte delle persone. La riftessione che propongo, senza darne una risposta, è allora questa. Così come la ricchezza (misurata con il Prodotto interno lordo, Pil), oltre ad un certo reddito non produce automaticamente più benessere inteso come «felicità», anche la salute (misurata come «speranza di vita» o «età media»), oltre ad un certo livello non produce più benessere. La riflessione potrebbe essere ancora più profonda ed arrivare a proporre una ipotesi ancora più contraddittoria; oltre ad un certo livello di età media della popolazione, la sofferenza degli anziani ed il costo delta società per alleviarla potrebbe portare ad una regressione del benessete ed addirittura della ricchezza. Mio figlio, se Dio lo vorrà, avrà due genitori anziani a cui accudire; i miei genitori hanno 5 figli che possono intervenire. La vecchiaia mia e di mia moglie, sarà più felice di quella dei miei genitori? Forse, nella nostra società, dovremmo sviluppare il concetto di sobrietà. Sobrietà nei consumi, sobrietà nella nostra domanda di salute, sobrietà nell'uso della natura, sobrietà nel turismo, ed invece concentrarci maggiormente nello sviluppo, questo sì illimitato, dei beni immateriali: la cultura, rarte, il pensiero, i rapporti e le relazioni umane. Forse, dopo il medioevo detrutopia della crescita economica illimitata, dovremo sviluppare: un rinascimento del benessere umano, senza però dimenticarci di chi ancora non ha potuto raggiungere il minimo per una sopravvivenza dignitosa. • (1) fonte:-«Stateof the World 2004• (Consumi) del Worldwatch lnstitute, a cura di Gianfranco Bologna, Capitolo 8.
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