Missioni Consolata - Maggio 2005

do di te; di quando, all ' inizio delle piogge anche la malattia si rincutizzava con le sue piaghe. mi p reparavi i sacchetti Ji nylon peri piedi, in modo che il siero rimanesse tra le bende e non sporcasse il banco deUo chiesa. Ora non servono più, sono guarito; eppu re continuo a ricordarti e il mio dono, anche se piccolo. è segno della mia riconoscenza». La maestra Ngarunga, grassa e sempre sorridente, ora preside della scuola. con un bel pollastreUo vivo e ruspame, mi fa vedere la foto di suo ~li o Lucio (!),ora ne! seminario dèiia Consolata di Mafmga. V avevo portata d 'urgenza all 'ospedale per il parto; erano io pericolo di vita, lei e il bambino; ora chissà, forse quel bimbo divcmerà missionario come mc: i piani di Dio... F inalmente il container è srato sdogannro e cos1 possiamo partire per Zanzibar. Arrivhlmo nell'isoh1 felice, conosciuta da tanti italiani come fantastica meta tropicale, con i suoi villaggi turistici, spiagge e mari incontaminati, p iccole oasi... italiane! E sarebbe davvero un paradiso terrestre, ma c'è anche il rovescio dellamedaglia. Zanzibar e Pemba, due isole dell'oceano Indiano, poste al largo del vecchio Tanganika, sultanato arabo fino all964. anno della rivoluzione contro gli arabi e dell 'indipendenza, hanno alle loro spalle una lunga storia di dominio arabo e musul - mano, come tutta la costa dell'oceano Indiano. Erano il centro del commercio degli schiavi del!·Africa Orientale, dellegno pregiato, spezie ~ famosi i chiodi di ga.rofano), avono. Da Zanzibar e dal villaggio di Bagamoyo, posto sulla costa a 90 chilometri a nord di Dar es Salaam, era partito il primo missionario medico anglicano, il dott. Livingston, famoso anche per la celebre frase del giornalista Stanley che, dopo cinque anni di ricerca, incontratolo nel villaggio di Majiji, sulle sponde del lago Tanganika. lo salutò: <<Doctor Livingston, I presume». Zanzibar e Pemba, dopo la cacciata del sultano, si erano unite al Tanganika nell964, formando così La falegnameria montata dai tecnici di Mariano Comense: Enrico e mons. Augustine Shao, vescovo di Zanzibar. il nuovo stato del Tanzania. Musulmani per il99%, avevano sl qualche rigurgito di indipendenza, ma, fino alla distruzione deUe Twin Towers, la convivenza tramusuJmani e i pochi cristiani era pacifica. Ora alcune frange fondamentaliste stanno p rovocando disastri, tentando di dividere la popolazione con attentati e altro. D vescovo di Zanzibar e Pemba, mons. Shao Augustine, cerca di mantenere la calma, anche se gli hanno bruciato due chiesette e il pulmino, usato ogni mattina per raccogliere gli studenti , in maggioranza musulmani, e portarli a scuola. I l no tro arrivo a Zanzibar coincide con la fme dell'anno scolastico. G li alunni della settima classe hanno terminato gli esami di maturità e aspettavano il giornodella graduation, cioè della consegna dei diplomi. Fra i primi della classe, due gemelli: Marie e Peter, figli di padre bianco e madre africana. Un gruppo di fondamen talisti aveva preso di mira la ragazza perché lasciasse il collegio e la scuola cristianrl e si facesse musulmana_ Essendo meticcia, dicevano che il pac.lre era arabo e quindi avrebbe dovuto seguire la religione islamica. Con doni e minacce erano riusciti ad accalappiarla. Era scomparsa dal collegio, senza salutare neppure il suo gemello, e per un mese,

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