Missioni Consolata - Maggio 2005

Manifesti elettorali per le strade di Toribfo. A loto: manifesto contro i (supposti) finanziamenti dello Coca-Cola allo guerra. di facciata come «politica di sicu - rezza democratica>>, <<lotta al terrolismo», o «insurrezione popolare». fnoltre, il Trattato di libero commercio (Tic) che gl i Stati Uniti vogliono imporre a vari paesi larinoamericani, fra cui la Colombia, non ammette l'esistenza di sacche di territorio nazionale autonome, cbe vogliano rimanere al di fuori della logica di mercato capitalista. Di qui la necessità da parte dei belligeranti di assumere un controllo globale della zona, a prezzo dei diritti inalienabiLi di chi la abita. Di fronte alla violenza e all'aggressione operate da entrambi gli attori armati , il movimento indigeno ha scclro di rappresentare una terza via che non vuole essere una pilaresca fuga daJ conflitto, ma una vera e propria alternativa. Alternativa è la parola che marca e definisce il processo indigeno contemporaneo: essa nasce dalla consapevolezza che un a1tro mondo è possibile, non più prigioniero delle logiche di mercato, che il neoliberismo sfrenato del presidente Uribe Velez cerca di imporre a tutto il paese e a tutto vantaggio delle classi più abbienti; ma un mondo più rispettoso delle diversità culturali, dci diritto di un popolo al territorio e a crescere e svilupparsi secondo criteri e modelli culturali propri e non imposti dall 'este rno. Di fronte alla guerra gli indigeni hanno scclto di affermare la sovranità sul proprio territorio, mantenendo una posizione di.equidistanza pacifica dalle parti in conflitto. La loro sicurezza è affidata alla guardia indigena, migliaia di giovani e adulti che, am1ati di un solo bastone, si pongono come scudo umano fra i belligeranti, a difesa dd territorio e della sua popolazione. Questa scelta ha avuto vasti echi a livello nazionale e internazionale ed è valsa alla guardia indigena del nord del Cauca il conferimento del Premio nazionale per la pace 2004, che quattro armi prima era stato conferito al progetto nasa. Alternativa, infine, è stata la parola d'ordine dellaJrande mobilitazione indigena n mese di settembre 2004, con una marcia di tre giorni daJJa cittadina di Santa.nder de Quilichao a Cali, capitale del dipartimento del Valle del Cauca (circa 70 chilometri). O rgan izzata in collaborazione con altre forze democratiche, questa mobilitazione ha dato voce a 65 mila persone che hanno voluto gridare, in modo totalmente pacifico, ilio m disappunto. I temi della protesta erano: La denuncia della continua violazione dei diritti umani da patte di tutte le forze belligeranti e la condanna dellemanovre politiche per cambiare le norme costituzionali che garantiscono alle minoranze i loro dirirti. È staro and1e espresso il dissenso in merito agli accordi internazionali , come il trattato di libero comMC l maggio 2005 pagina 13

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