Missioni Consolata - Maggio 2005

la proiezione futura. Il progetto di vita non è un piano di sviluppo, ma ne rappresenta lo spirito: uno spirito in grado di influenzare le deci - sioni di ordine politico e socio-economico, secondo criteri che mirano al benessere di tutta la comunjtà. Sebbene la leadership dj alcuni membri più preparati deUa comuni tà sia un fano indiscusso e accertato, il progeno di vira vuole anche essere uno srrumenro politico alternativo. U progetto comune stimola infatti a un coinvolgimento popohtrc reale in opposizione alla «politiqueria» clientelare dei partiti tradiziomùi o a lla demagogia di altri movimenti, in cui si spacciano per comunitarie decisioni prese da un pugno di leader animati il più delle volte da interessi personali o di clan. [n questo senso il processo indigeno del nord del Cauca presenta elementi sorprendenti che vale Ja pena analizzare visto e considerato che fatti recenti lo hanno portato prepotentemente alla ribalta davanti aU'opinione pubblica colombiana e internazionale. Vi sono due modi di raccontare chi sono i nasa, da dove vengono e come vivono: il metodo storiografico, che si basa sull'analisi scientifica dei documenti, e Ja visione del mondo tradizionale, piena di immagini mjriche, che interpretano in modo narrativo glj aspetti e i fatti più salienti della realt~l. Questi d ue modi di «fare storia» sono complementari e raccontano emrambi, seppur in forma diversa, l'epopea di un popolo che sin dalle sue origini ha saputo sopravvivere resistendo, inizialmente al potere coloniale spagnolo e successivamente aUe mire espansionistichedel governo colombiano che, dopo la rivoluzione bolivariana, conquistò il potere ai danni della corona di Spagna. Nel J.)rogetto cJj vita la storia nasa vieneriletta perché non sia solo parpatrimonio culturale, ma andi ispirazione per le scelte Personaggi reali, come la l!lc1cca Gaitana,Juan Tama, Manuel Lame, rivivono attraverso le llfT~?:J ,nnJ· storica e rnitica delle loro JsnJr~l1{1(1 e rafforzando la co- ~IIIDlWUtà nasa neUe lotte di oggi. ~l'""'"' presa di coscienza della identità sta aiutando la geovincere l'attitudine un po' pasdi sottomissione all'autorità costituita, che caratterizza l'indio andino, facendo sì che il singolo possa sentire come suo il benessere della cGllettività, assumendo in prima persona i costi della resistenza e del conflitto. Grazie a tale presa di coscienza, il movimento indigeno ha potuto passare da una strategia di difesa e sopravvivenza a una strategia di p roposta c alLernativa. Non è stato un cammino semplice quello che ha condotto gJi indi- . del Cauca a lottare per il recudella terra, deUa cultura, delldenn:ta e dell'autonomia e a creare uzzazuJne che, a livello lonazionale e internazionale pod are forza, continuità e visibiaUa loro azione. Molto è stato il sangue versato in questo processo, frutto di fortissime pressioni esterne a livdlo ideologiMC l maggio 2005 pagina 11

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