. \ 0 di retto . òe\\.a Consolata e;~ ~ "\ ~ tra j Miss1ona'0 oro Barquisimeto (Venezuela) ·················~···················· NUOVA CHIESA ATIERAA NEGRA L a prima voJca che andai aTierra Negra, una zona periferica di Barquisimeto, era settembre del 1988. Ricordo che, passando davanti alla scuola elementare, sentii una voce che diceva: «Tierra Negra è bianca>>, ossia schierata con il pànito di governo di allora,Acci6n Democratica, il cui colore era il bianco. Oggi quella vocepotrebbe dire che «Tierra Negra è rossa>>, il colore dell'attuale partito di governo. Nelle periferie marginali come questa, si nota più che in altre parti la manipolazione dei politici di rumo, che comprano la gente con promesse elettorali, dimenticate subito dopo le votazioni 1ìerra Negra, tuttavia, è anche una comunità cristiana che ha iniziato a formarsi una quindicina d'anni fa, quando abbiamo assunto la responsabilità pastorale della parrocchia SantoDomingo de Guzman, di cui fa parte, nel settore periferico della città chiamato El Ujano. Una comunità cresciuta, poco a poco, attraverso la presenza assidua del sacerdote, ]a catechesi e un intenso lavoro di formazione. Solo dopo si è pensato alla chiesa in muracura come espressione di una chiesa viva che esprime con impegno e partecipazione h1 propria fede. Nella primitiva cappellina del luogo c'era la croce, ma senza croCifisso. Allora scrissi accanto ad essa queste parole: «Gesù non è qui: è risono». I cristiani capirono che egli era uscito per incontrare la gente della strada, guanti soffrivano ed erano crocifissi dalla situazione di bisogno e ingiustizia in cui si trovavano. MC/ ... 2001 Tierra Negra aBarquisimeto, come Carapita a Caracas, sono agglomerati urbani di periferia, dove la gente vive in situazioni precarie a livello sociale, economico e reli~ioso. Rappresentano una vera sfida al vangelo, a cui L missionari della Consolata hanno cercato e cercano di dare risposte credibili, profondendo in esse le loro migliori energie pastorali. O !tre al sottoscritto, che iniziò 16 anni fa a lavorare in questo quartiere, molti missionari della Consolata hanno contribuito alla formazione di una comunità viva e fervorosa: i padri Mario Bedino, Alberto Minora, Arbey delesus LJanos,Josiah K'Okal, Charles Gachara, Car os Ferreira dos Santos e Luigi Inverardi. A quest'ultimo si deve la costruzione della nuova chiesa, realizzata grazie alla generosità di amici italiani, nordamericani, all 'aiuto di Adveniat e alla collaborazione della comunità locale. Soprattutto bisogna sottolineare l'impegno e la perseveranza di vari leaders cbe hanno saputo creare un clima di collaborazione attorno apadre Luigi e banno reso possibile la realizzazione dell'opera. L'inaugurazione della bella chiesa è awenuta il24 ottobre 2004, Giornata missionaria mondiale, una data dawero appropriata per esprimere l'impegno missionario di questa porzione di chiesa, destinata a crescere attraverso la testimonianza dei suoi membri. La comunità conta già un buon gruppo di catechisti e varie associazioni, come quelli dell'Infanzia e della Gioventù missionaria. La nuova chiesa sarà il punto d' incontro, dove si cosrruisce la fraternità, e centro di irradiazione, da dove i fedeli partiranno, per testimoniare e vivere i valori del vangelo e il comandamento dell 'amore verso i fratelli e sorelle più poveri e lontani. Andrea Bignotti Padre Andrea Bi9notti con un bambino della sua missione a Barquisimeto.
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