Missioni Consolata - Aprile 2005

stante ed opposto: suUa via dell 'odio e su quella de.U'amore. Ma, su questo ed altro, interverrà presto Angela Lano. L'ambiente in Il comandamenti Spettabile redazione, ho letto le interviste di Paolo Moiola a Serge La· touche «Schiavi del mercato e delle sue leggi» (Mis· stoniConsolata, gennaio 2005) e a Wolfgang Sachs «Né giustizia né pace sen· za ecologia>> (Missioni Consolata, febbraio 2005). Condivido le opinioni delle personalità intervistate e, a conferma, invio un «dodecaJogo dell'ambiente», cbe scrissi nel 1990. Recentemente sovrapposi un logo, tratto da Le Monde, 6-08-2003, che mi è sembrato molto perti· nente al tema trattato. Leggo sempre con interesse Mim'oni Consolata e mi congratulo per l'umanità e la spiritualità negl i argomenti trattati. prof Bruno Fassi San Mauro (TO) Complimenti , p rofes· sorc, per il suo «dodecalogo dell'ambiente>>. Non poteodolo pubblicare interamente, ne riportiamo la conclusione. <•Una politica territoriale di tutela dell'ambiente è una politica della vita per tutti gli esseri viventi, compreso l'uomo, avendo presente che: "Non ci sarà pace definitiva né coesi· stenza vera tra l'uomo e la natura finché l'economi· smo (non l'economia!) non rinuncerà al dogma assurdo della crescita infi· nita in un mondo finito" (Philippe Lebreton, 1986)>>. La bibbia sbaglia? Cari missionari, sono una vecchietta e, fin da bambina, leggo la vo· stra rivista, che un tempo aveva solo quattro paginette in bianco e nero e raccoglieva soldi per «battezzare i moretti». Mi rivolgo a Paolo Fari· nella, che invita a farlo. Non ho mai letto la bibbia, ma sono stata allevata da un nonno che la conosceva bene; la citava ogni giorno e spesso me ne leggeva pagine e pagine. Q uando voleva insegnar· mi l'orrore della bestem· mia, mi leggeva un brano che diceva: <<Che si secchi la mia lingua, che si para· lizzi la mia mano destra se io offenderò Dio con la parol a~>. Non avevo più pensato a questo, ma da due anni il problema mi ronza nella mente, perché mio marito è stato colpito da un ictus devastante, che lo baiasciato senza parola e paralizzato nella parte destra. Oggi sono ancbe la sua badante-infermiera e ho scarse possibilità di contatti veri esterni. Siamo sposati da 50 anni e posso garantire che non ho mai (nemmeno u· na volta) sentito mio marito nominare il nome di Dio invano. Pertanto le maledizioni bibliche, ri· portate sopra, non lo dovrebbero riguardare; però vorrei che qualcuno mi spiegasse questo... «svarione biblico». Non posso rivolgenni a mio nonno, morto mezzo secolo fa, convinto che anche le virgole della bibbia fossero verità assoluta. Complimenti per la rivista, che è sempre molto interessante. Marta Po:ao Torino Cara signo ra Maria, lei abita a pochi passi da casa nostra. E noi deside· riamo esserle ancora più vicini con la preghiera. Con molto coraggio e altrettanta semplicità, Jei solleva un problema cruciale: come inrcrprerare la bibbia specialmente nella sofferenza? I l biblista don Fa rineUa le ha già un po' risposto con l'articolo «Perché il dolore e la morte?» (cfr. Missioni Consolata, febbraio 2005). Inoltre veda l' in· tervento nella pagina seguente. Noi, sommessamente, la invitiamo a ricordare: l. All ' interrogativo «perché il dolore aeU'uomo?», Dio ci risponde con il suo Figlio crocifisso, ma anche ri sorto. 2. La bibbia non è da assumere in senso lene ratistico: ossia parola per parola. Questo scontìna nel fondamentalismo reli_g1oso, che pona ad una forma eli suicidio del pensiero (cfr. Pontificia Commissione Biblica, !..:interpretazione dello Bibbia nella Chiesa, Città del Vaticano L 993 ). PoveroTagikistan! Cari missionari, tempo fa, dopo aver letto Mim'oni Consolata di aprile 2004 sul Tagikistan, mi era venuto un dubbio: forse, nel descrivere la crisi della piccola repubblic.a ex-sovietica (in particolare nel dire che negli anni del comunismo le cose andavano meglio), Bianca Maria Baleslra aveva esa· gerato. Invece, qualche mese dopo, guardando un filmato diRai Uno per la rubrica Superquark e, soprattutto, ascoltando In dram· matica testimonianza di Donata Lodi, coordinatrice di Unicef Italia, mj sono resa conto c.he non solo il mio dubbio era privo di fondamento, ma cbe la si· MC l aprile 2005 pagina 7

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