Missioni Consolata - Aprile 2005

SCHEDA NICARAGUA Superficie: 131.812 Kmq Popolazione: 5.074.000 {stima 2005} Gruppi etnid: meticd {690Jo), bianchi (170Jo), neri {90Jo}, amerindi {50Jo) Capitale: Managua Religione: cattolici (76,-o}, protestanti {15,o) l ingua: spagnolo Tasso alfabetizzazione: 69% Ordinamento politico: repubblica presidenziale Presidente: Enrique Bolai'los (dal novembre 2001} Econom;a: si fonda sul settore agricolo per la sussistenza (mais, riso, fagioli) e per l'esportazione (caffè, canna da zucchero, banano, cotone, tabacco); te ricchezze forestali sono intensamente sfruttate Indice di sviluppo umano: il Nicaragua è al106.mo posto «La nostra organizzazione - ci spiega - lavora con due blocchi di persone: lavoratori salariati raggruppati in 13 J sindacati e piccoli produuori raccolti in 345 cooperative. L'Ate ba ilùziato a lavorare nel 1977 prima del trionfo della Rivoluzione del Fronte sandinista di liberazioiJe nazionale, avvenuto nel l979, quando cadde la dittatura di Anastacio Somoza. Dopo questa data ebbe inizio un processo in clli per la famiglia rurale contadina si aprì uno spazio nuovo: la riforma agraria, dove si d istribuì la terra a coloro che la lavoravano, cioè ai contadini. Questo grande cambiamento in effetti colpì molto i proprietari terrieri e nell984 gli Stati Uniti iniziarono la guerra contro il Nicaragua. h stata questa guerra che fece ri - manere incompiuta la riforma agrada, perché essa non consisteva soltanto nel consegnare la terra ai contadini ma anche nell'avere accesso alla formazione, alla tecnologia, all 'educazione, aJle reti commerciali: insomma integrazione verticale e orizzontale nel sistema produttivo contadino. Non ci fu il tempo di portare a compimento la riforma agraria perché la guerra, l'invasione, i porti minati e le miguaia di morti non lo permisero. Segu1 una pressione esterna che finì nel 1990 con il disarmo totale di tutte le parti in conflitto: la controrivolu - zione da una parte e il popolo e i contadini dall'altra. Poi iniziarono i governi neoliberali. Questi stabilirono uno schema giuridico agrario a favore della contron/orma agraria, che mirava a spogliare i contadini deUe loro terre per beneficiare i grandi proprietari terrieri, che erano fuggi ti 25 anni prima e che volevano la restaurazione delle loro pro· prietà. Tutto ciò fece sl che gli ultimi tre governi - come quello di Dona Violeta Barrios de Cbamorro dell990, quello di Arnoldo Aleman del1996 e ]'attuale governo di Enrique Bolaòos del2000 - decostruirono quelli che erano gli strumenti di appoggio alla piccola produzione, cominciando dalla Banca nazionale d1 sviluppo (che si occupava del finanziamento ai piccoli produttori), che privatizzarono. In seguito crearono una serie di leggi che ri - guardavano la proprietà per obbli - gare i contadini ad abbandonare la loro terra e non dettero nessun tipo di appoggio alle associazioni di contadini organizzati: fu un piano strutturato per spogliarci delle nostre terre. Perché noi, come contadini, ci troviamo in totale svantaggjo e per uscire da questa situazione stiamo stimolando l'associazionismo; in tal senso abbiamo approvato una nuova legge generale delle cooperative che è il modello dell'organizzazione a cui vogliamo dare impulso. L'ob iettivo è poter sviluppare l'attitudine imprenditoriale presso i piccoli produttori e contadini del Nicaragua, che rappresentano più dell'SO% della produzione aumentare nazionale e hanno un grande potenziale di sviluppo. Non si tratta di dire: "il Cafta e l'Alca sono cat· tivi "; "quella è una politica colonialista"». «Noi dobbiamo cercare una risposta alternativa. Io credo che ci siano due modelli in conflitto: lLO modello esclusivo, concentratore, punitivo e lLO altro partecipativo, autogestionario, umanista e di solidarietà. Sono due sistemi contrapposti, è una lotta ideologica permanente in tutti i campi. Stiamo creando strategie comuni con il movimento sociale e con le università perché difendano le posizioni contadine. In altre parole: stiamo ricostruendo le alleanze sociali per affrontare questo fenomeno, quest'offensiva neoliberale costituita dall 'Alca, dal Pian Puebla-Panamà, daJ Corridoio biologico mesoamericano».

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