teriale che nella costruzione degli edifici. Molto importante per loro era l'acqua. Stavano iniziando gli scavi di un pozzo, con il guale avrebbero non solo coperto il fabbisogno giornaliero degli ospiti, ma anche potuto creare un ono e frutteto. Le paroledi Elena, la vita della comunità con isuoi progetti, idee e sogni, il monastero con quell'atmosfera di pace e serenità,ma soprattutto di calore umano che regnava, mi avevano affascinata. Capivo benissimo le persone arrivate fin quassù e poi non più ripartite. Quasi ogni volta che torno in Siria passo da Deir Mar Musa, ogni anno ci sono dci cambiamenti, degli sviluppi. Ora è arrivato internet, c'è il telefono, il computer, anche se spesso le linee non funzionano. L a comunità che negli anni si è formata a Deir Mar Musa è una comunità di silenzio e pre~iera. Attraverso la riscopena dell attività manuale e dd valore del corpo e delle cose, vuole elaborare una vita di semplicità evangelica, in armonia con il creato e la società circostante. L'ospitalità sta alla base di questa concezione di vita, punto di partenza anche per gli antichi monaci che popolavano questa zona. n monastero è inteso come luogo di incontro, di approfondimento, di cultura, di comunione, dialogo e unità tra le chiese, senza perdere nulla della specificità siriaca e siro-cattolica dd monastero stesso. Vengono organizzati incontri interreligiosi a tema, cercando la mutua comprensione. La visita viene restituita andando a visitare moSopra, abitazioni ricavate nelle grotte della montagna. A destra, lavori in corso per la ricostruzione del monastero. scbee e centri islamici. La relazione islamo-cristiana è l'obiettivo primario che cerca di raggiungere la comunità. Per questo viene utilizzata la lingua araba, non solo per la vita liturgica, ma anche per quella sociale, perché è lo stru· mento necessario per arrivare allo sc<E'o prefisso. Questo progetto, di approfondimento della collaborazione incerculturale e interreligiosa, riceve aiuti dalla Comunità Europea, nell'ambito del programma per la diffusione della democrazia nel Mediterraneo, dalla Fondazione Remo Orseri di Roma e da altre associazioni. A questo proposito, vengono organizzati seminari di studio e scambio di esperienze nel campo del discorso interculturale e interreligioso, sia sul piano locale che su quello internazionale. Attraverso Wi scambi e i rapporti con altre reaftà simili, favoriti dall 'arrivo di internet, la comunità vuole panecipare alla creazione di una cultura condivisa, centrata sui valori della pace. SuJ piano sociale la comunità di Deir Mar Musa è impegnata nell'aiuto alle famiglie cristiane delle cittadine limitrofe. n progetto di un dialogo imerreligjoso è itifatti messo a rischio dalla continua migrazione di famiglie cristiane verso altri paesi, costrette a lasciare la Siria per motivi economici. Un tempo il pluralismo culturale era molto importante in questa regione, era considerato un valore: un valore che la comunità di Deir Mar Musa vuole salvaguardare. Quindi il monastero aiuta, con il restauro di case tradizionali e con la costruzione di nuove, giovani famiWie della parrocchia, che non sarebbero in grado altrimenti di comprare o affittare una casa. Su un piano puramente ambientale, la comunità ha avviato alcuni programmi di sviluppo agrario destinati alla pastorizia e alla coltivazione in luoghi desertici. Tale connessione di scopi ha favorito l'effettiva riconciliazione tra la comunità cristiana e musulmana per le quali il monastero è tornato a essere un simbolo di condivisione e riconciliazione. La piccola biblioreca curata dai monaci, nata inizialmente dal recupero di testi trovati Lra le rovine, si è negli anni sviluppata. L'intento è stato quello di raccogliere testi che potranno servire a operatori e formatori nel campo del dialogo. Essa non è esclusivamente specializzata sulle scienze religiose cristiane e musulmane, ma è anche fornita di testi di antropologia, psicologia, sociologia e filosofia, discipline indispensabili per lo sviluppo del dialogo e la sua comprensione. Un'attenzione particolare viene data agli studi di Louis Massignoo (1883-1962). Questi fu uno dei precursori dd dialogo tra cristiani emusulmani. Dedicò la sua vita al contatto spirituale tra il cristianesimo e l'islam. Le sue impegnate riflessioni e stile di vita sono fonte di costante ispirazione per la IMe J comunità. ~ MC l aprile 2005 pagina 51
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