Missioni Consolata - Aprile 2005

Giovane vietnamito porta la legna da ardere al mercato. hanno mai accettato dt sottosta-re al giogo del regime comunista, nono~ stante le decisioni prese dalla comunità internazionale. .COLPEVOU DI ESSERE CRISnANI AKontum, nel cimitero dell'istitUz: to delle Missioni estere di Parigi, si possono €ontare più di 200 tombe di missionari e suore fram:esi che hanno dato la vita per gli indigeni. I missionari aattolici e protestanti, infatti, sono stati quasi gLi unici, con alcuni funzionari dell'epoca coloniale, a interessarsi di loro, aprendo scuole e ospedali, istituti tecnici e professionali. Gran parte dei montagnard sono cristiani. Negli anni 70 essi costitllivano quasi il 400fo dei cristiani sud vietnamiti. Le diocesi di Kentum, Ban Me Thuot e Oalat avevano propri sacerdoti e parrocchie, con tante conversioni e vocazioni. Con la riunificazione del paese e il trionfo di Ho (hi Minh (1975), il regime comunista di Hanoi ha nazionalizzato le terre dei montagnard, non riconoscendo nessun diritto sui territori che abitavano da millenni. €entinaia di villaggi sono stati distrutti e spostati su terre meno ferDossier MC l aprile 2005 pagina46 tili per far posto alle piantagioni di caffè di proprietà deLLo stato. Ilgovemo comunista non li ha mai sopportati, prima perché si erano alleati con gli americani, poi perché molti di loro sono cristiani e adesso anche perché l'unico interesse del governo è prendere le loro terre. Mai rassegnali al r:egime oppressivo e persecutorio, i montagnard hanno fatto numèrose manifestazioni pubbliche per reclamare l1indipendenza e il ritorno alle loro terre ancestrali e alla·libertà religiosa. Nel febbraio 2001, 20 mila persone manifestarono contro il~overno. Ma secondo alcuni, è possibile che il governo abbia ordinato ai suoi quadri di suscitare tali proteste, per poter decimare tutti i capi dei montagnard, attirandoli n~lla trappola. Sta il fatto che, con l'impiego di migliaia di poliziotti e soldati, i manifestanti furono dispersi; alcuni rimasero uccisi e, nelle settimane segtlenti, centinaia di leader polìtici e religiosi furono arrestati e poi condannati a pene comprese fra i 3 e 12 anni di prigione. L'organizzazione Human Right Watch (H·rw) ha documentato gravissime violazioni dei diritti umani ài danni della popolazione dei montagnard: arresti, detenzione e interrogatori arbitrari, torture della polizia e, più in generate, ripetute violazioni dei diritti alla libertà religiosa, restrizioni sui viaggi; rimpatri forzosi di coloro che avevano cerc,ato di fuggire nella vicina Cambogia. Sempre secondo Hrw un centinato di persone sono ancora detenute a causa di quella manifestazione. <<PASQUA DI SANGUE>> Più spietata fu ta repressione della vigilia di pasqua, 10 aprile 2004. Oltre 130 mila cristiani, provenienti dai più spe~duti villaggi, avevano raggiunto Buon Ma Thuot, capoluogo provinciale degli altipiani, per pregare e protestare pacificamente davanti agli edifici del partito comunista vietnamita contro la repressione religiosa e la confisca delle Loro terre, Lo "Slogan era~ «felice "9iomo, Cristo è risorto!». Le forze governative impedirono il raèluno con Le armi, causando centinaia di feriti e 10 morti (2 secondo, il governo). La «pasqua di ~angue». fu seguita dalla <<caccia al cristiano», facendo satire a 400 il numero dei morti, sacondo il Partito radicale. L'incertezza delle cifre è dovuto al fatto che il governo ha chiuso l'area a tutti gli stranieri e giornalisti. Ma le notizie trape~no attraverso i fuggiaschi che riescono a raggiungere Phnom Penh, in Cambogia, dove esiste un rifugio per loro, sotto La protezione delte Nazioni Unite. Centinaia di manifestanti sono stati arrestati, processati e condannati a vari anni di prigione a seconda delle accuse: turbativa dell'ordine pubblico, resisten?:a alla polizia, incitamento aLLa pmtesta, favoreggiamento della fuga oltre confine, attentato alla sicurezza e unità nazionale... I processi sono ancora in corso; rultimo di cui si ha noti%ia ha avuto luogo nel gennaio scorso. Testimoni oculari, intervistati nei campi dei rifugiati in Cambogia, hahno parlato anche di uccisioni, varie forme di (<Crocifissione», iniezioni letali, pestaggi, trattamenti degradanti, cerimonie pubbliche in cui sono imposte dichiarazioni di fedeltà alla bandiera vietnamita e di ripudio della fede cristiana. DIMENnCATI DA TUffl Nonostante l'allontanamento di preti, pastori ,e missionari, i montagnard continuano a tenere viva la loro fede grazie all'attività dei Laici; seguono la preghiera liturgica ascoltando Radio Veritas, che ritrasmette da Manila i programmi della redazione vietnamita della Radio vaticana. In vari villaggi hanne ricostruito chiese di legno al posto di quelle distrutte dalla furia comunista. Ma, più delle atrocità di cui sono vittime, i montagnard paventaho il silenzio che regna sulla loro sorte. Non è solo il r~ime a nascondere i propri misfatti; ma anche l'opinione pubblica internazionale resta insensibile alle lO'ro sofferenze. I paési occidentali continuano a firmare açcordi di cooperazione con il Vietnam, che includono solenni clausole sul rispetto dei diritti umani; dopo di che le clausole vengono ignorate e i finanziamenti arrivano regolari a foraggiare la tirannia. C'è di più: i cristiani montagnard si sentono dimenticati anche dai loro fratelli di fede. •

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