CHIESA CAITOUCA IN CIFRE All'inizio del mese di giugno 2004, è stato pubblìcolo, do uno tipogrofia govemollvo, li pl'imo Direttorio della chie-- sa cottolico vielnomlfo, COI'Tl)iloto do lll gruppo di preti religiosi e laici. Queste sono le uHime statistiche: - ccrnotk:l: 5.572.525 (su uno popolazione di 80.175.578 obnonti) - dloc:esl: 25 - vescovi: 37 (23 residenziali, 3 coadiutori, 3 ausiliari, 7 emeriti, uno in Roma: card. Nguye, Van Thuan, presidente del Pontificio consiglio dl Giustlzia e pace) - sacerdoti diocesani: 2.810 - religiosi ereligiose: 12.297 - semlnortstl maggiori: 1.326 - semlnortstl minori: 1. 712 - catechisti: 51.186 - parrocchie: 2.730, di cui 1.186 senza prete residente. In appendice sonoriportati i doti dei cattolici vietnomitì all'estero: - 2 vescovi, 1.036 preti, 165 religiosi, migliaio di SUQ(8, a serviziodi 550.000 cattolici, su 3 milioni di vletnomiti sporsi in 37 nazioni. (Fonte. Ask1 Focus) di apparente libertà. «l'tntromissione dello stato, che esige la sua previa approvazione nella formazione, nomina e collocamento interno alla chiesa - spiega padre Chan -, fa s1 che quanti lavorano nella chiesa e per la chiesa siano, alla lunga, alla mercé del potere, pronti a conformarsi alle sue esigenze. Senza contare che, dai ruoli guida nella chiesa, rimangono escluse le persone più competenti e capaci di autentica testimonianza cristiana. Alla fine la chiesa diverrà a poco a poco un docile strumento nelle mani del potere. Una volta giunto a questo stadio, il potere potrà lasciarle libertà Asilo di una comunità evangelica. totale, perché essa non avrà altra capacità che quella di eseguire gli ordini del partito e dello stato». Tale politica sottile e perniciosa, lamenta padreChan, sta minando alla radice il carattere profetico della missione della chiesa, la quale si accontenta di vedere le chiese strapiene la domenica, ma che di fronte a certi casi di abuso di potere, rimane in silenzio o al più accenna a qualche timida protesta. «La politica religiosa di questo regime sta snaturando la chiesa cattolica e le altre chiese del paese - confessa padre Chan -. Temo che quando esso sarà passato, la mia chiesa non sarà più una chiesa autentica; che essa non possa più andare a testa alta, fiera dei suoi sacrifici e del suo coraggio, come lo ha fatto nel passato, gloriandosi delle centinaia di mi9liaia di martiri». Più ottimista è il messaggio che Giovanni Paolo n ha affidato ai vescovi del Vietnam, durante la visita ad limina, alla fine di gennaio 2004. Per la prima volta il governo vietnamita ha «concesso» a tutti di recarsì a Roma. «Quando farete ritorno al vostro nobi le paese - ha detto il papa -, fate sapere ai vostri sacerdoti, religiosi, religiose, catechisti, fedeli laici especialmente ai giovani, che il papa prega per loro e li incoraggia ad affrontare le sfide che pone il vangelo, prendendo esempio dai santi e dai martiri che li hanno precedyti lungo il cammino della fede e il cui sangue versato rimane un seme di vita nuova per rintero paese.. . La vitalità e il coraggio dei laici vietnamiti che anche oggi vivono e Scuola cattolica per disabili. celebrano la toro fede in condizioni spesso difficili, la decisione altrettanto coraggiosa dei sacerdoti nell'annuncio del vangelo, come pure la fioritura delle vocazioni alla vita consacrata, specialmente nella vita religiosa femminile, sono fattori molto importanti per il futuro della chiesa in questo paese dalla storia così spesso travagliata». •
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