U l Art. 1- Il ciltooino ha il dirltt~i QQdere del- i Ila libettò di credenza e religfone -e di adérire o meno a una religione. Lo stato ga- l r<Jntisce lo Ubertò di ctedenza e religione • dei cittadini. Niente può minore questo di- l rilfo. O Alt. 16 - (l primo ministro approva le or~ ~ ganfzzazioni religiose ene ~perano Inmol-1 ~ te province ecittò sotto la diretto ommini- ., strazione deJ gpverno centrale. -.. 'U 111 presidente del Gomitata del popolo di 1 = una provinçio ocittà... ,qpprovo le orgoS>, nlzzazionl religiose che operano prlnc1- "' polmente in lole provincia ocittà. Lo regi- .i,.. strazione delleoftivitò réllgfòse ela proèe- ' ddra per riconoscere le orgqnìzzozlonl religiose devono essere approvate dal go- ... vemo. J ~ Art. 17 - la fç,ndazione, divisione, fusfò- .,.. ne e unificaZione di gruppi religiosi locali ~ devono essere approvate dOl Comitato del popolo provinciale. , Art. 18 - ConvQgni e conferenze di orgaf nizzazionfreligiose looalì hanno bisogno dell'opprovozione del Cootitatoprovincìolledel dlsltetto. Per convegni otonterenze l o livello nazionale è necessario l'appr{)- f vozione dell'llfflcio perglì offan~rellgiosl del 1 governo centrale. Art. 21 - Capt éll conventi religiosi honnG l' lo responsabllilò di reglstrdrepresso il Comitato del popolo del villoggfo 1 nuovi membti reclutati. Art. 22 - Ordittotiont promozioni, nomine, elezioni ... devano essere concordate ìnonll:!Cedenza con l'Ufficio per gli alfa n re-1 liglosl del govemo centrale. Le organizzazioni religiose hanno lo re- l sponsobfiitò di'rtX}istrore lloro candidati e informare .gli uffici competooti dello dimis- • slone e rimozione dì ecclesiasllci. ' l Art. 23 -Trasferimento di ecclesiastici ore- 1 j ligiosl dG l:ln luogo all'altro devono esse~ 1 noNtlcoti al Qomltato del popolo del dl.- 1 stretto nel luogo di partenza e registrare Il presso quello del luogo di destinatione. Art. 24 - L'apertura di .scuole per lo formazione di operatori religiosi deve essere autorizzato dal prtmo ministro. l Ogni reclutamento per tali scoole deva èssere fatto secondo principi pubblici e regole approvate, edeve ortrlre agli studenti ilbertò di arruolamento. Lo storto e le leggfdèl Vietnam sono SOggettiobbligati dei programma scolastico per lo formazione dègli operàtorr religiosi. Art. 33 - Lo stato incor<lggia e prow~ condtziOni fovorevol'i per le organizzazioni religiose perché si Impegnino nel prendersi cura di bambini fisicamente emenlolmente disabili; ossisteno icentrl sonltori per l poveri, disabili, persone colpite da 1 Hiv/Alds, lebbrosi ohondicoPPoti mento- f Il; aiutino lo sviluppo dr scuOle Infantili e prendono parte in altre attiVità a scopo umanitario o cor~a1ivo. (Asia Focus) Pagoda bucklista di Hu.é: il governo çontrolla tutte le credenze é religiol1i. - continua mons. Nguyen Nhu TheSe il governo non dà il permesso, non si può fare niente». Di conseguenza «la chiesa non può organizzarsi come dovrebbe. Non abbiamo il diritto di organizzarci come vorremmo; bisogna sempre essere autorizzati in ogni scelta e decisione: pèr questo non c'è ancora piena libertà». Durante r.assemblea generale di fi~ ne settembre 2Ò04, la Conferenza episc_opale vietnamita ha scritto una lettera all'Ufficio degli affari religiosi del governo di Hanoi affermando che <da nuova ~egge suUa vita religiosa è ancora inscritta in un sistema di "richièsta e cont essione" in tema di libertà religiosa. Questa situazione non è aneora quella di una piena libertà, perché si .è ancora sotto controllo>>. In molti ritengono la legge sulle Scolari P.Orlarlo i fiori per la «festa dell'insegnante»... sotto lo sguardo di Ho Chi Minh. ------ ________ _,__...._ Dossier MC l ap rile 2005 pagina 34 creden'e e le religioni ancor più restrittiva detle precedenti norme. Il cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Man, arcivescovo di Ho Chi Minh, ha definito l'Ordinanza «peggiore della legge di Ho Chi Minh del1955», giudicata più liberale di quella attuale, ma di fatto mai applicata. Seconde padre André Mals, delle Missions Etrangères de Paris (Mep), per molti anni missionario in Vietnam, poi espulso dal governo di Hanoi, nel paese cè una restrizione liberticida verso le religioni e un netto peggioramento per la libertà religiosa: «Finora si voleva controllare la pratica pubblica dei vari culti . Ora si decide di determinare direttamente il sentimento r-eligioso delle persone». PERICOLO••• PERSECUZIONE Critici verso la legge sono soprattutto i gruppi di cristiani protestanti, .che ne hanno lamentato la pericolosità. Il reverendo Pham Dinh Nhan, capo degli evangelici del Vietnam ha avvertito che «L'Ordinanza creerà problemi e disuguaglianze soprattutto a riguardo dei luoghi di culto e di preghiera». Tale legge mira «a bandire in modo definitivo l-e case che abbiamo dovuto adibire a chiese e che dal 1975 aspettano un riconoscimento statale- rincara ìl pastore-. Molti ar· ticoli delrDrdinanza forniscono alle autorità locali una giustificazione legale alla persecuzione delle chiese in Vietnam~>. Dalla ffnedella guerra, nel1975, il governo ha chiuso o convertito ad altri scopi molti luoghi religiosi. Il reverendo Pham ha di recente invit&to i fede.ti a digiunare e pregare 3 giorni al mese, da settembre a novembre, affinché il governo cancelli l'Ordinanza, metta fine a <~pregiUdizi e persecu.zioni» contro la chiesa e le sue attività. La pesante repressione governativa è visibile nelle aree rurali più che nette grandi città; ma soltanto perché il governo, impegnato nella ricostruzione del paese, non vuole attirare l'attenzione dei suoi partner commercialì e delle autorità 1nternazionali sul mancato rispetto dei diritti umani. • * Pergentileconcessionedi AsiaNews.
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