Missioni Consolata - Aprile 2005

ln.troduzi.o~t.e UNA <<FOGLIA DI FICO>> N ell'immaginario collettivo il Vietnam resta legato alla lunga e sanguinosa guerra cosiddetta «americana», che infiammò e divise il mondo per 15 anni (1960-1975). In qualcuno rimangono anche le tragiche immagini dei boat people, che affrontarono l'oceano su fragili imbarcazioni per fuggire al regime comunista (1975-1979) e alla miseria (1988-1990). Oggi il Vietnam occupa il101 ° posto nell'Indice dello sviluppo umanitario. Negli ultimi anni è passato dall'isolazionismo internazionale all'apertura alla comunità mondiale, dall'economia pianificata del socialismo a un sistema economico più aperto, simile alla Cina. Ma ben poco è cambiato nel campo della libertà e diritti umani, che continuano a essere negati e calpestati. G rande come l'Italia, ma con oltre 80 milioni di abitanti, il Vietnam si estende lungo la parte orientalé della penisola indocinese. Geograficamente è costituito da tre regioni: a nord il Tonchino, quasi un'appendice geografica della Cina; al centro la lunga e stretta fascia dell'Annam; al sud la regione della Cocincina. Per quasi un millennio, a partire dal secolo 3° a.C., il Tonchino fu vassallo dell'impero cinese, che vi impose le proprie istituzioni politiche e culturali, compresi gli ideogrammi per la lingua vietnamita, il pensiero di Confucio, gusti artistici e musicali. Una serie di sollevamenti a intermittenza cercarono invano di scrollarsi di dosso il dominio cinese, finché nel 939 te forze vietnamite di Ngo Quyen riuscirono a sconfiggere le truppe di occupazione e a instaurare uno stato monarchico indipendente. Seguirono varie dinastie che rintuzzarono le mire di vecchi e nuovi invasori: nei secoli XI e XIl resistettero ai chom e ai mongoli di Gengis Khan; nel YN e xvr secolo respinsero i cinesi delle dina· stie Ming e Ching, nel xvnr i khmer, finché estesero il loro territorio verso il sud, fino a comprendere la foce del Mekong dando origine al Dai Viet (Grande Viet). Intorno al1620, per le rivalità tra clan di corte Trinh e Nguyen, la monarchia cominciò a perdere potere e il Dai Viet fu diviso in due zone di influenza: il nord dominato dai Trinh, con capitale Hanoi; il sud dagli Nguyen, con capitale Hué. I contrasti tra nord e sud si inasprirono con l'arrivo degli europei, giunti nel sud-est asiatico per motivi commerciali e per diffondervi il cristianesimo. Dalla fine del1600, per oltre un secolo, le alleanze dei vari feudatari con gli europei si alternarono a violente proteste contro gli stranieri, sfociando nella persecuzione contro i cristianir finché il territorio fu riunificato sotto un unico regno (1789), per opera dei fratelli Tay Son. Poco tempo dopo, Nguyen Anh, unico sopravvissuDouier MC l aprile 2005 pagina 30 to degli Nguyen del sud, con l'aiuto dei francesi riprese il soprawento e nel1802 si autoproclamò imperatore e ribattezzò il paese con il nome attuale: Vietnam (1804). L a dinastia Nguyen, temendo intromissioni della Francia nei suoi affari, riprese la persecuzione contro i missionari e i vietnamiti convertiti, fino alresecuzione di alcuni cristiani. Quando vennero lesi anche gli interessi commerciali e militari francesi , Napoleone m inviò varie spedizioni punitive, finché il Vietnam fu costretto a cedere la Cocincina alla Francia (1860) e poi accettare il protettorato sulle altre due regioni, Annam e Tonchino, che diventarono parte dell'Unione Indocinese, insieme al laos e la Cambogia. Nonostante i tentativi di modernizzazione introdotti dal sistema coloniale, i vietnamiti furono ben presto delusi: l'imperatore fu posto sotto tutela, la maggioranza della popolazione fu esclusa dalramministrazione e privata della libertà politica, di associazione e di espressione. Ad arricchirsi erano solo i colonizzatori e una ristretta élite di vietnamiti e cinesi. Il malcontento causò rappariredi movimenti nazionalisti erivoluzionari. Nel1927 venne costituito il Partito nazionalista vietnamita; nel1930 Ho Chi Minh fondò a Hong Kong il Partito comunista di Cambogia, laos e Vietnam, che ben presto si divise in tre sezioni nazionali. Durante la seconda guerra mondiale il Vietnam fu occupato dai giapponesi. I comunisti diedero vita al Viet Minh (lega per l'indipendenza) e organizzarono la resistenza, cooperando con gli alleati, senza nascondere rintenzione di sbarazzarsi anche del regime coloniale. Di fatto, dopo la capitolazione del Giappone, Ho Chi Minh lanciò l'appello all'insurrezione nazionale: il partito comunista si insediò ad Hanoi e proclamò l'indipendenza della Repubblica democratica del Vietnam (1945). Nei negoziati del marzo 1946, la Francia, che controllava ancora la Cocincina, riconobbe l'indipendenza del Vietnam nelrambito della Unione francese, aspettando l'occasione per restaurare il dominio coloniale: in giugno dello stesso anno, i francesi formarono un governo guidato dall'imperatore Bao Dai, ultimo regnante della dinastia Nguyen. Per quasi otto anni {1946-1954), le forze del Viet Minh, guidate dal generale Giap, combatterono una sanguinosa guerriglia, culminata nella battaglia di Dien Bien Phu, in cui i francesi furono definitivamente sconfitti. la conferenza di Ginevra (20 giugno 1954) sanò la fine della colonia francese e divise provvisoriamente il Vietnam in due stati indipendenti, con l'impegno di tenere votazioni generali nel1956, per riunire il paese sotto un unico governo.

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