Missioni Consolata - Aprile 2005

Coltivazione di papaveri. A destra: dal frutto (capsula) si ricava l'oppio. circostanti che, una volta al mese, si riuniscono in parrocchia per fare attività formativa di educazione alla pace. Sono loro, in fondo, il futuro elasperanza vera di questa terra che saprà crescere ulteriormente nei sentieri della tolleranza e della convivenza pacifica nella misura in cui avrà ttn ricambio di Jeaders capaci di testimoniare e credere in questi valori. SOLIDARIETÀ n fuoristrada bianco continua Ja sua discesa, siamo ormai giunti al termine della strada sterrata. L'asfalto che tra poco incontreremo porterà via più velocemente i ricordi, i profumi di questa terra magica, i suoi colori più vivi, i sapori di frutta, le emozioni forti che genera. Non sarà la terra promessa dove «scorrono latte e miele», ma è comunque un mondo per me ricchissimo per quanto ha saputo offrirmi in tutti questi mesi, nelle cose forse banali che formano il quotidiano. Sono passato davanti alla casa di Dany Gustavo, un bambino di 8 anni afferro da istiocitosi di Langèrhans, una forma tumorale molto rara. Lo curavano a Cali con dosi MC l aprile 2005 pagina 18 massicce di ch.emioterapia per cercare di sanare il fegato e di dargli qualche speranza di vita. La solidarietà è da sempre il centro dell'attività dell' equzpo misionero, ma in questi ultimi anni si è voluto dare un'enfasi del tutto speciale a questo aspetto, non solo come testimonianza personale del messaggio dell'amore evangelico, ma anche come formazione della comunità ad un valore che trascende ut:~o dewi elementi etici fondamentali della cultura nasa: la reciprocità, il fare qualcosa per gli altri aspettando qualcosa in cambio o come risposta a un qualcosa che si è ricevuto. Il sogno è quello di veder cambiare per sempre situazioni che d fan - no soffrire soltanto al contemplarle, sogno che si blocca davanti ad una realtà che ci supera e che frustra i nostri desideri; dawero il regno dei cieli è qui presente, ma non ancora pienamente realizzato. n disincanto, frutto della coscienza dei nostri limiti davanti aUa complessità della realtà, solo ci spinge a sognare di più, a continuare ad offrire il nostro piccolo bicchiere per svuotare un oceano di dolore che sembra essere a

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