Missioni Consolata - Marzo 2005

8attitore Libel"o PARLA CON CO !JCI ENZAr SENZA GUA RD ARE I N FACCIA A LCUNO. (LA R.UfiRICA ~. PERDEI'JNlriONE, APERTA A TUTTE 1.E OPINIONI. CoNOl lnS18 1LI O .MENOr SAIMNNO J Uir'TQRI A STA81UR lQ) SULLE <<DUE SIMONE>> Luciano Coggiola e Giuseppe Gentile contestano la redazione per l'articolo puliblicato in questa rubrica nel numero di dicembre 2004. Paiché i contenuti sono molto simili, riportiamo solo la prima. Nel frattempo, un'altra italiana, la giornalista Giuliana Sgrena, è stata rapita.•. Per quanto riguarda il sig. Farlnella, al quale mi permetto suggerire cll non definlrsi «Ube~ per questionì di buon gusto, desidero sottolineare che egli ba scritto il suo lungo e dotto libello senza considerare che proprio il governo attuale (voluto dalla maggioranza degli italiani con votazione democratica) ha sborsato migliaia di euro per la liberazione delle •due Stmon01, tornate dalla terribile esperienza carceraria, ridenti e ingrassate, e elivenute il simbolovivente e immediatodi un tipo di kultura che, spaziando su riviste, giornali e tv1 ha l'improntitudine di affermare che i mass media sono 4<COm· pletamente>~-in mano al c;entro-destra e che il loro spirito, collaborativo e per nulla disfattista, viene respinto con dìsprezzo e alterigia. Sono altresi rattrìstato che una rivista come Missioni Consolata , che venne alla luce l'anno in cui nacque mia madre e che dovrebbe - mi si perdoni la «pretesa• • essere s~per partes, non tralasci occasione per non es· serio. Euna rivista che ho sempre letto unìtamente a pa· recchi conoscenti (anche a nome dei quali scrivo la pre· sente) e della quale ho apprezzato il suo ((essere l'eco del lavoro missionario nel mond011-. Nella mia vita (sono del 1930) ho visto passare l'orrore d'innumerevoli conflitti, con l'inesorabile scia di san· gue e sofferenze che lasciano appresso. Valuto la cadu· ta morale di una società che bada al profitto, calpestando i diritti di molti, però non ho portato il cerveUo all'ammasso, in quanto giudico che ogni dittatura sia una sciagura. A cominciare dal nazlsmo e comunismo, per giungere agli sterminii di Saddam con gas venefici, al massacro dei Curdi, all'annullamento di tante minoranze etniche di cui si ha notizia o meno. Contro tali dittature proprio l'America (ora di Bush, rieletto con l'apporto di una maggioranza di 3,5 milioni di voti) ha sacrificato per la liberazione d' Italia e d'Europa, migliaia di suoi figli. Tale verità viene continuamen· te taciuta. Proprio l'America di Bush ha sofferto un 11 se«embre di sterminio e distruzione ad opera di un ter· rorlsmo (il profetizzato«anticristo»), che ha deciso l'annientamento deUa democrazia, dell'Occidente e del Crtstianeslmo. Come tutti , anch'io sono contro la guerra e mi adopero giornalmente con il volontariato, onde portare aiuto a indigenti e malati. Nei ritagli eli tempo che mi rimango· no, leggo, oltre a uno dei •rimasugli della irtciviltà italio· ta~. anche autorevoli quotieliani come Repubblica, cercando eli avere una visione pluralistica degli avvenìmenti. Per la verità non mi sento affatto in colpa, in quanto non acclamo come eroine le «dueSimone». Acclamo per contro l'opera silenziosa delle migliaia di persone, reli· giose o laiche, che si adoperano per gli altri, onde riportare pace e democrazia (binomio inscindibile} anche a costo della propria vita. U sig. Fartnella cita Dante; io citoMaister Ecl<art: •Non c'è niente che assomigli a Dio come ilsUenzlo11. Grazie per avermJ letto e auguri di un «sereno 2005». LuCIANO C OGGIOLA Rosignano Monferrato (AL) RisPONDE PAOLO FARINEU.A. G entlle amico (se mi permette questa confidenza), vorrei chiarire alcune coSé, come è possibile. ] titolo Battitore libero è un'espressione giornallstica per esprimere il fatto che alame pagine della rivista (preparata un mese prima della data di pubblicazione) non sono legate né a ternatiche prefissate, né ad autori precisi. Di conseguenza, Battitore libero non era e non è un titolo che mi attribuìsco né Lma definizione, ma solo l'indicazione eli uno spazio. le «2 SiJnone.... L'articolo da lei contestato ha solo evidenziato alcuni fatti visibili a occhio nudo a chi non è prevenuto ideologicamente, tanto è vero che personalmente ho ricevuto attèStazloni esattamente contrarie alle sue. Ciò non mi stupisce, perché so che la realtà non è solo quella che è, ma è anche quella che noi interpretiamo in base alla nostra esperienza, convinzioni, ecc. S. Tommaso d'Aquino lo insegna con autorità: «Nulla può essere nella mente che prima non sia passato at· traverso l'esperienza». Riguardo al governo, bisogna distinguere con preci· sione, perché altrimenti si fa confusione: il governo non è la nazione e nemmeno la rappresenta, perché secon· do la nostra Carta costituzionale è il presidente della re~ pubblica che incarna l'unità nazionale, simboleggiata dal tricolore. Il governo amministra la gestione deUo sta· to ed è per natura sua "ProVVisorio»;.infatti giuridicamente si dice governo «pro tempo re~>, proprio perché eletto dalle camere che possono in qualsiasi momento, teoricamente, negargli la fiducia. Ciò precìsato, è necessario puntualizzare che il governo ha pagato un riscatto per le •2 Simone»1 ma i solcllli ha sborsati lo stato, cioè lei, io e chiunque ha il senso morale di pagare le tasse. Ufficialmente lo stesso governo ha sempre negato di avere pagato qualsiasi riscatto, forse per non ammettere compromessi imbarazzanti

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