Missioni Consolata - Marzo 2005

E La pace darà bKonl frKtti L a pace produrrà mille pampini di giustizia e ogni pampino farà sbocciare mille grappoli di pace e ogni grappolo fruttificherà mille aci· nl di giusti e ogni giusto pianterà mute ulivi e ogni ulivo vivrà e darà olio per miUe anni. In quel giorno, l figli di Palestina e l figli di Israele, ambedue scaturiti dalle viscere di Abramo per Sara e per Agar, sosteranno al pozzo della Pace per attingere l'acqua della giustizia e nessuno del due popoli avrà più sete per mlUe anni a venire perché l'acqua Invaderà il deserto e Il diritto scorrerà come un fiume che alimenta la vita. Solo aUora sarà veramente iniziato il terzo millennio, un millennio in cui la Giustizia incontrerà la Pace che si baceranno davanti a Israele, davanti alla Palestina, coram mundo. Auguri Mahmoud Abbas, che Dio Misericordioso abbia pietà di te e dei governanti israeliani e vi benedk:a nel vostro entrare e nel vostro uscire ( Dt 28,6). L'Italia berlusconiana, purtroppo, ha cream anche un vulnus nella politica mediorientale che era stato un distintivo d'onore degli ultimi 60 anni: punto di raccordo tra le esigenze di sicurezza d 'I sraele e il bisogno di giustizia del popolo palestinese, sog· geuo arabo di diritto. La stessa posizione geografica dell'Italia ne ha sempre facilitato la missione di pontiera fra i tre continenti : arabico-asiatico, africano ed europeo. lo questo ruolo di prim'ordine si distinse il sindaco di Firenze, G iorgio La P ira che già ne- wi anni '50-'70 con i <<Colloqui del Mediterraneo» fu indefesso profeta del «Sentiero di Isaia», che inesorabilmente conduceva i figli dispersi sulla stessa terra e nemici per condizioni storiche verso l' inclunabilità dell'unica paternità: Abramo. Israeliani e palestinesi, discendenza abramitica, possono violentaMC l mara:o 2005 pagina 56 re la Pace in modo sistematico con ogni forma di guerra, possono ritardare gli appuntamenti della Swria, ma sono condannati ad una inesorabile pacificazione. l'INSEGNAMENTO DI ABRAMO El'EREDITÀ DELLE «3P» Come Abramo, Abu Mazen deve avere il coraggio di lasciare le «tre P>>: il padre, il paese e la pa tria. D padre Arafat lo ha lasciato per sempre e senza rimpianti. Ora deve superare il concetto di «paese» ed accettare la convivenza con l'altro fi· glio di Abramo, Israele. Infine, deve porre mano all'aratro dell ' identità paJestinese e ritessere un concetto di «patria» che finalmente possa assidersi alla mensa del consesso dei popoli. Non più popoloparia ai margini del deserto, senza petrolio e senza arte né parte, ma po· po)o di diritto che difende i suoi diritti e interessi non uccidendo i suoi stessi figli scagliati come kamikaze contro altri figli , ma innalzando l'emblema della giustizia che si conquista nella normale dialettica politica, nelle sedi mondiali dove ancorasi esercita il magistero della legge internazionale come stativo di ogni popolo e Stato. Solo allora inizierà un'e- [M C j ra di Pace-Shalom-Salam.

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