Missionari reggiani nell'isola rossa HO VISTO MERAVIGLIE S ei fortunato ragazzo!» di- ,;,; co a u~ giovru:tono, po~ta- ' ' core dt handtcap e pr1vo dell'uso di braccia e gambe, mentre viene imboccato da una volontaria eli Reggio Terzo Mondo (Rtm). «La fortunata sono io» risponde Alessia Antonelli, .3.3 anni, arrivata in Madagascar per dirigere un progetto di sicurezza alimentare ad Ampasitesto e foto di Alex Moreschi manjeva. Per il momento sta studiando il maJgascio nella «Casa della cadtà» di Fianarantsoa, 400 km a sud eli Antananarivo, capitale del Madagascar. Sono le sette di mattina. I disabi· li. puliti e rivestiti da suor Maddalena Razafiarisoa, coadiuvata da tre giovani consorelle malgasce e un paio di novizi, sono quasi tutti a tavola per la colazione: un abbondante piatto di riso e una tazza di latte. Altri ospiti, impossibilitati a nutrirsi da soli, sono imboccati dalle suore e personale locale. <<È il primo miracolo del vangelo dell'amore - spiega don Giovanni Caselli, da 8 anni inMadagascar, responsabile del ramo maschile delle Case della carità -. I malgasci accu-
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