Missioni Consolata - Febbraio 2005

Sono tutte drammatiche le cifre dei rapporti annuali di Do, Unicef e Fao. Nel1996 i principali paesi del mondo lanciarono, da Roma, una campagna per dimezzare gli affamati del pianeta entro il2015. Nel2004, leggendo l'ultimo rapporto della Fao, scopriamo che le persone sottoalimentate sono addirittura aumentate, arrivando alla cifra di 852 milioni, la maggior parte nell'Africa sub-sahariana e nell'Asia del Sud. Ma, come dice il detto popolare, le disgrazie non vengono mai da sole: dove c'è povertà il più delle volte non mancanola guerra e lamalattia. L'Aids, ad esempio. Nel2003l'infezione ha ucciso 500 mila bambini sotto i 15 anni, i sieropositivi sono arrivati a più di 2 milioni e gli orfani a 11,5. Secondo l'ultimo rapporto Unicef, sono 180milioni i bambini costretti a lavorare e 140 quelli che non sanno cosa sia una scuola. E senza un'istruzione di base non è possibile una crescita normale ed anzi aumenta la possibilità che i minori vengano «reclutati» dall'industria militare (i bambini-soldato) o da quella, in costante espansione, del sesso. Le statistiche riportate nei tre rapporti delle organizzazioni internazionali ilo, Fao ed Unicef (tutte emanazione delle Nazioni Unite) illustrano situazioni drammatiche o almeno gravi, mentre i dati positivi sono una minoranza. «Così va il mondo», potrebbe dire qualche lettore, magari contrario alle nostre campagne contro le guerre di qualsiasi tipo e con qualsiasi aggettivo (guerra «preventiva», guerra «giusta», eccetera). A quel lettore si potrebbe rispondere con un dato come il seguente: il5% (cinque per cento!) della spesamilitare globale annua (pari, nel2003, a 956 miliardi di dollari) basterebbe per ridurre di due terzi la mortalità infantile tra O e 5 anni e garantire a tutti l'accesso all'istruzione primaria. Se questo dato non fosse sufficientemente esplicativo, ne proponiamo un altro: ogni anno migliaia di bambini (si parla di 40.000) muoiono sulle mine anti-uomo, molto economiche da acquistare (3 dollari), assai meno da disinnescare (1.000 dollari). LE ORGANIZZAZIONI: • www.ilo.org lnternational Labour Organization • www.fao.org Pa.Mo. Food and Agriculture Organization of the United Nations • www.unicef.org United Nations Children's Found LA POVERTÀ INFANTILE NEI PAESI 0CSE (2000) CONDIZIONE DEI BAMBINI NEL MONDO (2003) CIFRE PERCENTUALI Finlandia Norvegia Svezia Belgio Ungheria Germania Lussemburgo Olanda Austria Polonia Canada Regno Unito Italia Stati Uniti Messico 2,8 3,4 4,2 7,7 7,8 9,0 9,1 9,8 10,2 12,7 14,9 15,4 16,6 21,9 27,0 • bambini lavoratori • bambini sfruttati sessualmente • bambini oggetto di traffici • morti sotto i 5 anni ogni giorno per malattie curabili • morti sotto i 18 anni per guerre dal1990 • bambini uccisi dalle mine ogni anno • bambini privi di un tetto • bambini senza acqua potabile • bambini privi di assistenza sanitaria • bambini che non frequentano alcuna scuola FONTE: UNICEF CIFRE ASSOLUTE 180,0 milioni 2,0 milioni 1,2 milioni 29.158 1,62 milioni (l) 40.000 (2) 640,0 milioni 400,0 milioni 270,0 milioni 140,0 milioni (l) Corrispondenti al45% del totale, che è di 3,6 milioni di morti in 59 guerre. (2) Una mina costa 3 dollari; per disattivarla ne occorrono 1.000.

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