Missioni Consolata - Febbraio 2005

• • • ISSIOnarl Stupenda Eleonora Carissimo direttore, sono un antico lettore di Missioni Consolata, amico anche dell'ex direttore, padre Francesco Bemardi, con il quale ho lavorato in Tanzania: lui o Madibira ed io a Mdabulo. Sono stato un «aggregato» per qualche anno ai missiona· ri della Consolata. Ora so· no parroco a Potenza. li ringrazio della stupenda roto di Eleonora, apparsa su Missioni Consolala di dicembre, con la quale abbiamo partecipato al Convegno missionario di Mont.esilvano (Pc). Eleon?ra ro.parte delg~ppo gtovamle parrocchtale. Su Popoli e Missione è comparso pure Francesco, anche lui della mio pa•·rocConsegnare e n'cevere Le bomboniere di nozze è uno dei momenti emozionanti del matrimonio: è possibile far partecipi alla gioia degli sposi e delle loro famiglie un numero grandissimo di persone Lontane e sconosciute. Come? Aderendo all'iniziativa denominata «Bomboniera alternativa», che da anni gli «Amici Missioni Consolata», di Torino, propongono anche in occasione di battesimi, prime comunioni, cresime, anniversari di matrimonio. Sono piccoli aggetti artigianali~ provenienti dai paesi di missione, il cui valore supera di gran Lunga quello commerciale, poiché il ricavato allevia Le situazioni di povertà nel Terzo Mondo. Questa iniziativa ha permesso in passato, ad esempio, di aiutare bambini denutriti nel nord del Kenya e in BoLivia o di fornire di materiale scolastico un Lebbrosario in Liberia. Un gesto di solidarietà e amore, in momenti significativi della nostra vita, completa e arricchisce la nostra gioia, poiché altri meno fortunati, attraverso un invisibile Legame, hanno potuto sperimentare di avere dei fra· telli e di non essere soli. Sei interessato alla «BOMBONIERA ALTERNATIVA>>? Vuoi sapeme di più? CONTArrA SUBITO l'Associazione «Amfd Missioni Consolata», MARIA CARPANETO: TEL 011/ 5682471, OPPURE 011/8131007 E·MAIL: elecarpa@virgflio.it chio, volontario a Montesilvano. Ora è ospite della Consolata a Lisbona, dove impara il portoghese. Poi partirà come laico missio· nario per la Guinea Bissau. Io mi fnccio vecchio e non posso andare più dove voglio. Mi sostituisco· no i giovani ... don Mario NataHni Potenza l vescovi italiani in Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia scrivono: «La missione ad gentes non è soltanto il punto conclusivo dell'impegno pastorale [che clivcncerebbe appendice, con ddega completa ai missionari] , ma il suo costante orizzonte e il suo paracligma per eccellenza [ un modello cui ispirarsi]» (32). Ed è quanto il carissimo don Mario sta facendo a Potenza. Inno alla gioia Circa quattro mesi addietro, ho scoperto che mio moglie Maria Teresa aveva un grosso segreto: aveva altri due figli, di cui non mi aveva detto nulla, poiché aveva effettuato... due adozioni o distanza! (Suppongo che la sua discrezione fosse determina· ta dal non far sapere alla mano destra ciò che fa la sinistra!). Tale scoperta ha generato in me una gioia traboccante. E, sul suo esempio, qualche giorno fa ho anch' io richiesto di fare delle adozioni a distanza. Ma, al contrario di mia moglie, la gioia mi ha portato a comunicare il ratto a pare.oti e amici. (A quanto pare, non ho la stessa discrezio· ne di mia moglie). Però sia chiaro: non per vantarmi, ma perché la mia gioia doveva essere condivisa e non riucivo a tenerla dentro. Cosl altre persone mi hanno chiesto di sapere come fare per «adottare a distanza» e alcune di loro (ancor più gioia! ) mi hanno comunicato dj volerlo fare... Tutta questa premessa per ringraziarvi , perché siete voi (e i missionari in loco) che avete permesso tale <<estensione di gioia». ManlioMazza Torino Un principio della metafisica di san Tommaso d'Aquino suona: «honum di/fusivum sui>>. n bene è contagioso. I: abbiamo già serino. Ma repetita iuvanl ... « Far come se... » Spettabile redazione, non sono un filosofo. La mia formazione non è umanistica.lnvece il signor Bidelio mi pare che abbia una formazione di questo hP?· ~erò le s~e argomentaztoru non mt sembrano molto centrate (cfr. Missioni Consolata, settembre 2004). Infatti, trottando delle frasi di padre Bartolomeo Sorge («purtroppo troppi cristiani ranno come se Gesù fosse risorto... Viviamo come se il vangelo fosse vero, ed invece è vero!>>), Bidelio pone il dilemma: <<Qual è il confine tra far come se e far finta che»? Nel pose scriprum esce dal tema, perché argomenta sul «vivere come se Gesù non fosse risorto... come se il vangeJo non fosse vero». Questa è una divagazione, mentre il punto di pa·

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