Missioni Consolata - Febbraio 2005

r l l()ote Culflll AESIDUATO BELUCO I l governo Koizumi si sta preparando per convincere Putin a riaprire .qualche spiraglio di trattativa per discutere il problema delle Curili. Si ttatta di una mandata di isolette alL'estremo norddell'arcipelago, allargodt Hokkaido, che l'allora Unione SoVietica ~veva occupato nell945, aU'indomani dell'entrata in guerra di Stalin contro il Giappone, nella speranza di contrastare rintluenza statunitense del dopoguerra inEstremo Oriente. Per quasi cinque decenni le isole hanno rappresentato una spina nel fianco del Giappòne, le cui co· ste· si trovavano a pochi chilometri da postaztoni militari sovietiche. Con la fine.della guerra fredda e il dissolvimento dell'Urss, Tol<yo ha ripreso con più vigore le richieste di riottenere il desolato e scar5amente abi:tato ateipelago. In particolare, sono quattro Le isole contese: Etorofu, Kunashiri, Shikotan e Habomai. ln gioco non éè solo il diritto di pesca nelle ricche acque del nord, ma anche il ristabilimento dell'onoreimpeiialè. Le Curili, infattl, sono abitate da popolazioni ainu, autoctoni di Hok~aido e da discendenti dei giapponesi che nèl xvrn secolo com)lletarono la colonizzazione dell'arcipelago. Dopo la Dichiarazione co.ngiunta tllSso-giapponese del 1956, che prevedeva la restituzione di Shikotan e Habomai al Giappone doPl) la firma del trattato di pace, Mosca ·e Tokyò per· misero 11Lle famiglie separate di effettuare visite tra le due nazioni per onorare la memoria d.ei loro congiunti defunti. M a 60 anni di presenza sovietica e russ·a, hanno modificato, forse per sempre, la fisionomia etnica e sociate di questi isolotti. Oggi, accanto agli ainu e ai nipponici, vivono migliaia di russi e siberiani che si sono stabiliti qui con le Loro famiglie, allettati dagli atti stipendi che Lo.stato garàntiva loro e che non vedono di buon grado l'eventuale cambio di bandiera sulle loro case. Neppure sul nome topografico Mosca e Tokyo hanno trovato un aècordo, riferendosi all'arcipelago rispettivamente èome Curili e come Territori delNord. Pochi mesi fa, Putin ha raggelato le speranie del governo Koizumi affermando che la Dichiarazione congiunta del1956 non costituisce un impegno per il nuovo gabinetto russo. IL problema è che le due capitati interpretano il documento secondo due dìversi punti di vista: mentre al Cremlfno i punti sottoscritti si ìntendono conclusivi .per una definitiva soluzione del contenzioso, a Toi<Yo l'inte~a viene tradotta come una prima tappa per la restituzione di tutte le quattro isole contese. Douier MC l febbraio 2005 pagina 44 p'etere, p.er essere sicure che non mi f{)ssi "Confuso e che, am;iché 4 mila non avessi voluto dir.e 400 o 40. Confermai la· pot~mza 4.mila volte supetiore; e ricordo l'espressione del p.apa, molto stupita e a.ffranta . Ho inoltre spieg~to la mia personale esperienza. Il tempo previsto per la sosta al museo eta di 20 minuti, ma il papa ha voluto trattenersi per ben 40 minuti, chiedend.o cantinyamente della mia esperienza. Alla fine, €-lò che più mi ha commosso è stato il ringrazi-amento ricevuto dal • santo padre che, ha volutosottoli· neare, non era diretto solo al direttore del museo, ma soprattutto al testimone e vittima delia bomba atomica. Dopo dieci-anni sono stato ricevuto in Vaticano. Quando l'ho incont rat07, Giovanni Paolo II mi ha subiUn missile /ncomheflte sul globo/ .per simboleggiare che le arml nucleari sono ancora una minaccio per il mondo {Museo della bomba atomica, Nagasaki).

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=