• etfort~ ~w©~rR[3D GYM\ ~@~ [p@~~©ooo~ L o scorso anno, a Stresa, sul Lago Maggiore) si è tenuto t incontro TheWorld Politica! Forum, avente per tema: «Povertà nel mondo: una sfida alla globalizzazione». Ho avuto la possibilt'tà diparteciparvz:· penso che valga la pena sottolineare qualche aspetto che merita ulteriore approfondt1nento. È fuori discussione che qualunque sforzo dianalisz' e programmazione per risolvere la drammatica situazionedella povertà e della fame nelTerzoMondo è meritevole diattenzione. Sotto questo profilo ben vengano iniziative che, mettendo attorno aun tavolo tanti personaggifamost' della politz'ca internazionale, ricercbino soluzioni /attibilz: atte adare una svolta alla stagnantecondizione esistente. IpoliticipresentiaStresa erano effettivamentedi primissimo pùmo: da Michail Gorbacev a Boutros Ghalt: da BenazirBhutto aMano Soares1 da Wojciech ]aruzelski a Ltonel ]ospin, da Giulzo Andreotti a Oscar Luzg,i Scal/aro e via dicendo; gente abituata agestire il potere con acume e intellt'genza, capaci anche di dare svolte epocali al corso della storia (basti pensare a quello che ha /atto Gorbacev nella ex Unzone Sovietica) per capire che i discorsi che sono stati/atti erano veramente incisivi e coglievano nel segno per quello che n'guardava i problemi trattati. Per la verità, ad ascoltarli sembrava di «leggere» una n'vista missionana con le ultime novità dalle pen/erie del mondo. I l Hmite di qu!st't·ncontro, pero, sta proprio nel /atto che «le vecchie glorie» present~ che si sono alternate discettando su questi temz: sono ormai politid fuori dalla mz·- schza o in pensione, assolutamente non più in grado di determinare nessun orientamento né economico, né sociale, né politico, in grado d't'n/luenzare le scelte dei goverm·e la vita det' popoli del Terzo Mondo. Anz~ propno l'ascoltare discorsi innovativz: per certi versi (sulle loro bocche) nvoluzzonan: portava a considerare che forse la profondità delle analisi e la cht'arezza delle soluzroni dette, erano detenninate dal/atto cheaquesti discorsinon sarebbe seguita nessuna presa diposizzonepolitica. Tanto per essere chùm: sentire relatori diprima grandezza, che hanno avuto i11 ma1zo i destini deltumanità per periodi abbastanza lungh~ af fermare che bisogna porre un/reno alla corsa agli armamentz: azzerare il debito estero e condannare la politica protezzonistica dei rispettivipaest: che impedisce ai prodottidel Terzo Mondo di entrare nel libero mercato, sembrava davvero di ascoltare padre Alex Zanotelli in una delle sue pro/etiche prese dt' posizione. Purtroppo, e qui sta il vero tallone d'Achille di questo Forum: t. pott'tta: pur autorevolt: che af fermavano queste cose, non hanno pt'ù autorità perdeterminare linee concrete di azzone, in grado di dar seguito alle loro parole. Sembrava quasi disentire il ritornello diuna canzone alla moda qualche tempo fa che diceva: «Vorrei ma non posso... », nel senso che questi personaggz: quando occupavano postidi nlievo nei rispettivi goverm: potevano, ma non hanno voluto cambiare nulla; adesso che vorrebbero fare qualcosa, non possono in quanto sono /uon· dalle stanze dei bottoni. Eipoven: nelfrattempo, come sempre stanno a guardare. MARIO BANDERA
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=