f onte, o fonte, sgorgai Ofontecristallina, sgorgai Non ti seccare, sgorga per sempre. Fa' che anch'lo diventi una fonte, da cui sgorga acqua fresca ecristallina. Fa' che non mi secchi epossa sgorgare per sempre! (Teslo di un conto sacro del Ch'on·dcrkyo) Luoghi sacri dei buddisti · I primi a essere visitati sono luoghi del buddismo. Al tempio di Ki-rim ci ~~ spetta un personaggio che bo il piacere di conoscere già da diversi anni. Si chiama Pop-myong cd è un monaco buddista, che qualcuno certameme definirebbe «atipico». Sempre pronto alla battuta e allo scherzo, perfettamente «aggiornam» su cantanti e personaggi deUo spettacolo, costantemente mescolato ai giovani, che ogni anno porta addirittura in pellegrinaggio in In - dia, zaino in spalla... È lui che ci guida nella visita al tempio («Nel tempio ci sono cinque diverse fonti d'acqua... chi ne beve diventa saggio e raggiunge presto l' illuminazione!». «Quella statua di Budda è fatta di cartapesta e data dal tempo del regno di Shilla... »). Poi, subito dopo, le rovine di un a). ero tempio e una tomba «marina», coUegata dirertameote a queUe rovine («unica al mondo» la descrive il pannello turistico piantato sulla ri - va). Si tratta della tomba del gran re Mun-mu (morto nel 681), che ha riunificato sotto il suo comando la penisola coreana, allora suddivisa in tre regni. Fu quello un periodo di grande espansione del buddismo in Corea, tanto da diventarne la religione ufficiale. 11 re mor1, chiedendo la costruzione di un tempio-memoriale c di avere le sue ceneri deposte nel mare, per potersi trasformare in drago e continuare a difendere la nazione dai pericoli esterni... La sua tomba, infatti, consiste io un isolotto che emerge a 200 metri dalla riva, con un laghetto al suo interno (curiosamente, a forma di croce), al centro del quale emerge una grossa pietra, sotto cw - si afferma - sono state poste le ceneri del grande re. Ma non tutto è visita e spiegazioni; bisogna anche fare cena e raggiungere l'hotel, dove passeremo la none. È in questi momenti informali che la spontaneità e le relazioni raggiungono il loro punto più alto e vero. Si chiacchiera allegramente, si ride, si pongono mutuarnenre domande, anche impegnative. L'ambiente è molto disteso... Perfino il vescovo anglicano sembra mettere da parte la sua «dignità episcopale>>, inserendosi bene nella compagnia. Luoghi sacri del Ch'on-do-kyo- TI giomo dopo è la volta dei luoghi sacri del Ch'on-do-kyo. Veniamo portati, dopo colazione, ad un piccolo villaggio nei dintorni di Kyong-ju, dove c'è il «Ritiro di Yong-dam».ln questa piccola casa rurale, immersa tra i boschi (peraltro rivestiti di bellissimi colori autunnali , nel momento in cui la visitiamo), il fondatore del Ch'on-do-kyo, Ch'oi-je-woo, nel 1860 ebbe la grande «rivelazione>> che lo portò a fondare, appunto, la nuova religione. TI principio è: Dio non abita lassù nei cieli, lontano dagli uomini, ma abita il profondo, il cuore di ogni uomo. Questa religione è vista come la «nuova creazione» del mondo. Infatti, sulla parete del Centro di formazione, costruito oggi accanto alla Casa del ritiro, c'è scritto a grossi caratteri: <<Sii ri-creato e diventa una persona nuova!». I riti sono semplici e molto basati sull'uso degli elementi naturali , come l'acqua, che sgorga cristallina accanto alla Casa del ritiro (vedi box). Confesso che non conoscevo quasi nulla del Ch'on-do-kyo e, con questo pellegrinaggio, ho cominciato a vederla come una religione «simpatica»! Luoghi sacri del confucianesimo - Nel pomeriggio, già di ritorno a Kyong-ju, è la volta del confucianesimo. Nel Hyang-kyo, una delle antiche e caratteristiche «scuole>> confuciane, troviamo già preparate un gruppetto di persone, rivestite di ab iti da cerimonia, pronte a svolgere per noi e assieme a noi un rito in onore di Confucio. Uno dei due rappresentanti del confucianesimo che è parte della nostra comitiva si offre di spiegare, per filo e per segno, le varie fasi del rito. Entrata solenne, portando la tavoletta con il nome del Maestro; abluzione; processione all' imemo del Da sinistra, padre Diego Cazzolato, autore dell'articolo, il prete anglicano Park Kyong-io e il monaco buddista Popmyong. tempio (salendo ogni scalino prima con il piede destro); prodamazione solenne del motivo del rito (la nostra visita, io questo caso); offerta di incenso, inchini, uscita (dalla parte opposta a quella di entrata, scendendo ogni scalino prima con il piede sinistro). Tutto solenne, compassato, codificato, preciso... Noto che le persone che svolgono il rito sono tutte anziane. Non mi meraviglia: il confucianesimo, pur essendo molto vivo nella mentalità sociale coreana, non è certo al top degli interessi dei MC l febbraio 2005 pagina 23
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