bisca ai non musulmani di ricoprire incarichi di responsabilità nell'esercito. «Hamid non bamai tenuto nascosta la sua conversione al cristianesimo · ha dichiarato un suo amico ·. Ma è un uomo onesto, i suoi colleghi lo amano e lo rispettano». I cristiani in Iran sono 360 mila su u· na popolazione di 65 milioni di abitanti; i cattolici sono 25 mila. (Asia Netos) ORISSA • INDIA RICONVERSIONI FORZATE C on una cerimonia pubblica, 300 tribali cristiani sono sta· ti «riconvertiti>>all'induismo e, dopo il rito, hanno avuto in regalo cibo e vestiti nuovi. n fatto è avvenuto nel distretto di Sindurgh, nell'Crissa (nordest dell'India). Si tratta di 336 persone, riconvertite con la forza elusinghe. I gruppi fondamentalisti,molto attivi nella zona, creano una situazione difficile per i crisdani che si trovano, in pratica, incapaci di sopravvivere in mezzo alle difficoltà. Gli integralisti li minacciano di conseguenze spavento· se se frequentano la chiesa. I tribali dipendono in larga parte dalla maggioranza indù per quanto riguarda il lavoro, ad esempio, nelle miniere di ferro. In Orissa è in vigore il decreto di libertà di religione per prc· venire qualsiasi conversione forzata. Tale decreto è spesso usato come ar· ma legale per minacciare i tribaH, la maggior parte dei quali analfabeti e, quindi, più facili da manipolare. (Asza News) TEGUCIGAlPA • HONDURAS LA «S11W>A DIRITTA» PER Il CENTROAMERJCA I l Centroamericasta vivendo ,/,/ un momento-chiave. Dopo ' ' cinque anni molto difficili, le economie iniziano a riprendersi; ora dobbiamo decidere che direzione avrà questa ripresa e optare per la costruzi011e di un'alternativa sodale includente»: lo ba detto il cardinale onduregno Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, intervenendo ad una conferenza dal titolo «Centroamerica, il futuro è possibile». <<È tempo di riportard sulla strada diritta e consentire che leopportunità di democrazia per i nostri popoli diventino realtà» ha proseguito, sottolineando l'importanza dell 'integrazione dei paesi della regione. <d:integrazione, la visione e il riconoscimento dei problemi sono mete fondamentali da raggiungere per affrontare le sfide più importanti e porre fine alla povertà e alla corruzione». n porporato ha espresso an· che preoccupazione per i recenti scandali, scoppiati in diversi stati del Cemroamerica, rilevando cbe <da gente va a votare, ma poi sono i capitali a decidere». (M.isna) EMIRATO DEL QATAR LA PRIMA CHIESA CATTOUCA L a comunità cattoHca dell'E· mirato del Qatar ha accolto con «grande entusiasmo>> la notizia della concessione del terreno, sul quale inizierà la costruzione della prima chiesa cattolica, dedicata a Nostra Signora del Rosario. Nello stato arabo non si costruivano edifici di culto cristiano dal vn se· colo. La chiesa si ergerà su un terreno donato dall'emiro del Qatar, in una zona periferica della capitale. Alla parrocchia di Santa Maria del Rosario, che amministrerà la futura chiesa cattolica, appartengono circa 48.000 fedeli di diverse nazionalità presenti nell'Emiratoper motivi di lavoro. Attualmente l'eucaristia si celebra in rito latino, siro-malabarico e siro-malankar, ed in varie lingue: arabo, inglese, italiano, urdu, tagalog e tarnU. (Asù1News) LEJJ'ERA APERfA A GIANfRANCO fiNI S lgnor ministro degli Esteri, con Il suo arrivo alla Farnesina le vogliamo ricordare che è urgente che l'Italia rilancl la politico di Cooperazione internazionale - ha dichiarato Antonio Raimondl, presidente del Vis (Volontarlato per lo sviluppo) -. Da circa tre anni questa soffre di un immobilismo tale che l'ha condotta all'odierna paralisi eallo quasi scomparso. In questi anni si è proceduto a una sistematico dectJrtozione dei fondi destinati a questo importante settore, che dovrebbe essere porte integrante della politico estera italiana, così come sancisce l'articolo l della 49/8 che lo regola. Non solo abbiamo l'amarezza di dover ancoro costatare che seguitiamo a rimanere al penultimo posto tra i paesi deii'OcsE per l contributi destinati alla Cooperazione internazionale, ma c'è anche l'indignazione e la vergogna nel dover prendere atto che oggi questi sono scesi allo O,11 o/o del PrL eche si vuole far passare i pochi aiuti umanitari, doH ad alcuni paesi, come espressione di una politica di solidarietà Internazionale, volta a rinsaldare processi di sviluppo umano sostenibile e relazioni durature di pace. Signor ministro, è assolutamente necessario un suo Impegno solenne, affinché la riduzione delle tasse non vado a Incidere a danno dei paesi e popolazioni più povere del Sud del mondo. MC l gennaio 2005 pagina 9
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