Missioni Consolata - Febbraio 2002

loro impudico puritanesimo. I platesi ammettono che il loro paesino sta andando alla deriva da qualche decennio a questa parte... al punto che tanti preferiscono man- dare i figli a studiare nei paesi vicini. Platì, alla pari di un centro napo- letano, detiene il primato della na- talità in Italia e, forse, anche in Eu- ropa. Purtroppo è simile a una ma- dre che genera generosamente le sue creature, le avvolge di tenerezza nel- l’infanzia, le vede allontanarsi da ca- sa nella gioventù per motivi di stu- dio e lavoro, le vede scompaginarsi ai quattro angoli della terra: Torino, Milano, New York, Toronto, Sid- ney... E Platì langue. Quarant’anni fa il paese contava 7 mila persone, scese oggi a 3 mila. Platì era un rinomato centro agri- colo, commerciale, artigianale (chi non ha sentito parlare delle pipe di Platì?); era stimato e invidiato da tutti per la creatività, laboriosità e ospitalità dei suoi abitanti. Resisto- no alcune vestigia: falegnami, veri maestri del legno, e fornai che di- stribuiscono il fragrante «pane di Platì» ad una ventina di paesi nella provincia di Reggio Calabria. UNA FIACCOLATA STORICA Come sacerdoti, data la scarsità di clero in diocesi, oltre Platì, serviamo altre due modeste parrocchie. E sia- mo contentissimi della vita un po’ spartana. Ci organizziamo la giorna- ta, prevenendo l’uno le difficoltà del- l’altro per alleggerire i pesi di en- trambi. Rinunciamo a ogni privacy ... con un unico camino, che a volte ci rallegra nel tepore, a volte ci inumi- disce gli occhi per il fumo. Uno cu- cina e l’altro lava i piatti; uno scopa la casa e l’altro bada alla lavatrice. Ma non ci esauriamo nel fare: è es- senziale il confronto quotidiano con la parola di Dio e uno sguardo ai giornali. E predicazioni, confessio- ni, apostolato spicciolo. Alla sera siamo così ubriachi di sonno che, re- citando il rosario, il più forte deve svegliare energicamente il più de- bole, quando dalla contemplazione dei sacri misteri scivola in braccio al pagano Morfeo. Ci ripromettiamo, quando sare- mo in tre, di collaborare attivamen- te con la diocesi nella missionarietà specifica ad gentes : lo desidera an- che il vescovo, Giancarlo Briganti- ni. È un trentino di pura razza, ma visceralmente inculturato nei valori nobili della Locride e della antica e gloriosa Magna Grecia. Presieduta dal vescovo, abbiamo organizzato il 15 dicembre scorso u- na processione-fiaccolata per sve- gliare la coscienza della popolazio- ne dinanzi al ripetersi del gravissimo fenomeno della sparizione di perso- ne (7 in 8 anni, di cui 3 da luglio a novembre 2001). Prima della fiaccolata, durante la messa, concelebrata dal vescovo e dai sacerdoti della vicaria, coraggio- so e commovente è stato l’interven- to di una mamma. Dal pulpito ha pronunciato parole pesanti, come i macigni disseminati su queste colli- ne, e brucianti come il fuoco di lu- para: parole che hanno sfidato ogni trincea di omertà. «Popolo di Platì, svegliati e uni- sciti a noi per costruire un futuro di pace per i nostri figli. Siamo contro ogni forma di violenza e vandalismo: uniamoci per punire i misfatti! Ab- bandonati da tutti, abbiamo sempre chinato la testa con triste rassegna- zione. È tempo di far sentire la no- stra voce. Un grido di pace e perdo- no contro ogni male. Impegniamo- ci a riscattare il paese per quanto è successo nel passato e nel presente». Anche i cartelloni, preparati dai giovani e portati dagli adolescenti nella marcia-fiaccolata, osannavano alla pace, alla responsabilità, alla vi- ta. Uno fra tutti: «Caino, dov’è tuo fratello?». Nelle acque stagnanti un sassoli- no è stato lanciato. Piccoli circoli d’onda si propagheranno lenti, ma indefettibili, fino alle più remote profondità delle coscienze. Ne sia- mo certi. Confidiamo nel Signore della vita, che dalle tene- bre dell’odio è risorto alla luce, vincitore del male. MISSIONI CONSOLATA 15 FEBBRAIO 2002 (*) I padri Luigi Manco ed Enrico Redaelli, già missionari della Consolata rispettivamente in Argentina e Mozambico, sono oggi impegnati nell’animazione missionaria-vocazionale in Italia. Gli unici in Calabria. Mc Padre Luigi Manco... con il mate . Padre Enrico Redaelli in Mozambico.

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