Missioni Consolata - Dicembre 1907

184 valle del Keklra (circa due ore di distanza), dove vi era molta canna sugosa e in maturazione.. Il missionario pensò subito .che il bambino non avreqbe naturalmente potuto continuarla a sola saliva zuccherata, e dopo molte altre s e insistenza ed assicurazioni d'!- parte del catechista, riuscirono a perspa· dere: il padre ad;_, accompagnarli al m~mpo dove. si trovava la 'nonna col bambino. . Questi evidentem~nte vien trovato in cattive' condizioni, e si 4 ossérvare alla vecchia che andando avanti ~~l non vivrà di certo ~ ma éssa è troppo insospettita per rispon!iere;- tenta nascondérlo e si limita a rivolgere·. brutte occhiate or al figlio, or al mission'ario e. a borbottare parole incomprensibili. Ma. quando il mis.sionario fa a quello sventurato padre la proposta che, se gli de~se il bambino, egli lo porterebbe all'orfanotrofio per potergli · ~pp~estare ·tu~te le cure necessarie-e sal-'· vario\ la veechia divien di un subito furibdnda:~ se lò 'serra al.seno, nascondendolo · nellat\pell~ :d'~gnello che le fa da vestitò, ~ rabb'iosa.mente urla: vado·piuttosto a portarlo alla. iena che darlo a.-voi. · · 'Sorpresi da. un' accoglienza di tal genere, il missionario e il catechista tentano con le migliori parole 'di calma.r.la; ma è · peggio: strilla, r st~pita .. i }'\ien· lascia ,compren_dere' ·che ' la sua.· indignazione non si limiterebbe a; Ilo ' ·s'trillare, i se pér' l'età·le forze non le facessero già difetto. '\T adendo di non riuscir a. nulla prendono in disparte, secondo l'us? indigeno, il padre per·discutere. Il catechista. comincia lui in tono risentito': -Bel ntodo di trattare il patri l Non sai che se lo dico a; Vambogo (il gran capo) egli ti farà pagare l'ammenda di montoni : vèniamo qui per curare tuo figlio e 'quellavèccllià Ci ma- - ledice ! - W ~~ongioi, in molta agitazione, sta &lliJ.uanto soprapensiero, poi rivolgendosi al catechista : ·- Non mi dir bugie·; che ne volete fare del mio bambino ? · - Eh l che vuoi che ne facciamo ? Lo portiamo con gli altri dalle suore. che·.-lò curino bene, e l'allevino su alto e in salute. - Ma ne avete già degli altri? - Eh!... molti;. e se-vedessi come sono grassi e cqntenti, e .ben vestiti. Rivolgendosi allora. al missionario : - Senti, patri, mi dice che aUri bambini akikùiu son già dalle suore ; è proprio vero ?... Perch& qui da noi si. dice.;. che tu prendi i nostri bambini e poi li mangi... e se è .cosi, io piuttosto di darti il mio lo porto di nuovo alla iena. - Il missionJ~.rio, per tutta risposta dà in uno scoppio di risa e : ---: Senti, gli dice, non hai che da venire con me : io ti darò una. Ìettera e un mio uomo che ti-ac- .cqmpagni all'orfanotrofio, dove· vedrai con· i -tuoi .occhi' se noi i bambini li mangiamo, oppure 'non li teniamo come ·nostri proprii figli. ' Avendo il catechista. confermate quest& parole con certe energiche frasi indigene, il padr~;~ sembra persuaso, e ·si còmbina.·'che la nonna. porterebb'e il bambino alla Missione, dove· glie lo nutrirebbero con latte; egli intanto andrebbe a. vedere che 'si fa. all'orfanotrofio. La vecchia. per un po' parve irriducibile ; ma poi, vedendo essa stessa lo stato :misere~ole in cui si trovava. il bambino e sco'ssa dalle assicurazioni che le ripeteva. il figlio, la si .potè incamminare per la Missione.' La via.· era. lunga, e il missionario' ebbe· modo d'esercitare fin che volle la pazienza., perchè Iié · vec~hia. èammina.va adagio adagio, non solo a causa dell'età,. ma sopra.t.utto per la. in.a.Ili.voglia. ; e il bambino non ci fu verso di .deciderla a. !asciarlo portare da altri. Finalmente.s'arrivò. Furon chiamate subito due suore. ·Ma mentre una di esse riempiva di latte un biberon; e l'altra era andata a.· ricercar qualcosa da ricoprire il nudo bambino,."e il in.fssionariò preparava il OigJietto d'accompagnamento per il padre all'orfano-. trofio, sfortunatamente fra gli indigeni a:ffol-· latisi a veder che ci fosse di nuovo, ·erJl pure ' accorsa. una vecchierella, -un nipotino della. · quale, in ànaloghe circostanze era stato portato, mesi fa, all'orfanotrofio. Siccome. a,nche qui .tal classe di pérsone .non stanno· facilmente zitte, essa ficca subito) l becco a nar~ rare i fatti suoi a tutto -il.pubblico. Quella

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