166 Jj eoflSO(ata _ Altra lettera del P. Filippo Perlo al Reve· rendisslmo Can.co B;. Gluganino. Stazione della Madonna di Mondovi al Karema. 15 Giugno 1907. Rev.mo Signor Canonico, Qualcosa più di una fortuita combinazione mi successe pochi giorni fa, quando coll'ul- . timo corriere po13tale ricevevo da Torino la notizia di un nuovo atto della ben nota generosità di v. s. rn.ma e del suo interessamento per le nostre missioni; e nello stesso momento mi si annunciava che una donna kikùiu .era morta, lasciando un bambino, · destinato, in forza di certe superstizioni indigene, ad esser abbandonato preda vivente alla iena, insieme al cadavere della madre. Oh, esclamai subito, il padrino è proprio arrivato in tempo. E mentre si avvertivano due suore di portarsi presto al villaggio, che una buona vecchierella· di nascosto era ve:q.uta adindicarci, narrandoci il fatto della morte della madre e dell'abbandono del ba.mbino, al Padre missionario che le doveva accompagnare davo il nome di imporsi, nel caso lo si dovesse battezzar subito: il nome cioè di v. s. rn.ma, Il caso di dover battezzar subito bimbi ·non è infrequente sia perchè talvolta, causa le inveterate superstizioni di questa gente, il bambino non può essere portato alla missione e la prudenza consiglia, per evitare mali maggiori, di abbandonarlo alla sua sorte, oppure - il che succede più frequentemente - il bambino è in fin di vita;· non avendo potuto la madre negli ultimi giorni d'agonia quasi porgergli nut~imento. Il Padre con le due suore e un catechista partiron per il villaggio: uno di quelli n è freddi nè caldi, e lontano dalla missione una buona passeggiata. Vi arrivarono, ostentando la massima indifferenza, come capitativi a . .caso; ed è l'esperienza che ci insegna a re- .golarci in tal modo, poichè quando si tratta di cose..... funebri, le superstizioni create (lalla paura della morte son senza numero e delle più temute. Salutati gli astanti raccolti attorno ad un fuoco, e sedutisì anche. essi, si incominciò a parlar di tutto, meno ·di quel che importava di pi?, facendo anzi ben attenzione a non lasciar· trapelare menomamente che sapevano essèrvi in quella casa dei morti e'dei probabili moribòndi; e gli indigeni rispondon sullo stesso tono a tutto, ma senza mai accennare alla morta: chè se parlassero di tali cose 1 chissà quali terribili disgrazie capiterebbero loro e, di regola, di chi è passato all'altra vita non 'si pronuncia neppur piil il nome. Però siccome ad una conclusione si doveva pur venire, iJ Padre cominciò a tastare il terreno .un po' alla larga; ma quando si accenna a quel- ·l'affare li, son tutti muti: chè non vi è peggior sordo di chi non vuol intendere. Non re_- stando altro mezzo per saperne qua1cosa, si decide a domandar direttamente notizie di quella certa donna _malata di cui aveva sentito notizie giorni fa; e allora una vecchia, che sta rimestando chissà che cosa al foche· rello, risponde. con la maggior naturalezza del mondo: è guarita ed è già andata a lavorare il suo campo. I nostri incomincian a non più' capirne nulla e a seriamente dubitare se per caso non avessero sbagliato villaggio; tanto più quando tutti gli astanti prendono a confermare la notizia della guarigione ti- . rata fuori dalla. vecchia. Che 'fare? due parole di catechismo son la parte obbligata di ogni visita ai 'villaggi indigeni; e difatti mentre il Padre vi ~~:ttel}rle, e le suore, adunati a parte i fanéiulli, una insegna loro le preghiere e l'altra ne cura i piedini, quasi tutti piagati dalle infezioni di una specie di pulce, ben terribile per questi ne~i sempre sc~lzi, una delle fanciulline, chiaccherando con la suora che la medica, le fa le sue confidenze e le va spiegando che il suo piede le duple tanto, perchè la mamma se ne è andata. e nessuno ·più si prende cura di lei. Per la suora queste parole furono come.un raggio rivelatore: da una parola all'altra si fece condurre ad una di quelle capanne, la cui porta ben fermata era la prova più certa della veridicità di quanto la fanciullina aveva detto. Poichè quando la donna appartiene a un.à..famiglia 9-istinta., anzichè_ portarla a morir nel. bosco, come si pratica comunemente, 'la.si lascia invece nella propria ca-
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