J1t eof1SO{ata 191 Q - .PieR Q che fosse breve la sua vita. Le' apprensioni al riguardo aumentarono quando, verso i 13 anni, lo si vide piegarsi alquanto della persona verso sinistra, con un po' di rialzo della spalla destra. Ma se la leggera deformità rimase a rendere poi caratteristica la figura del Venerabile, essa non segnò l'insorgere di alcun morbo fatale a troncare per allora la .preziosa esi- .stanza che la Provvidenza voleva conservata per alti suoi fini. In quel turno, secondo l'uso del tempo che lo differiva fino oltre i 12 anni, il nostro Giuseppe ricevette il sacramento della cresima nella chiesa parrocchiaJe di S. Giovanni Battista del vicino paese di Moncucco, da Mo.ns. Alessandro d'Angennes, allora vescovo d'Alessandria. (Còntinua). Molti s'immaginano che col fare un'offerta al Santuario della Consolata resti pagato il loro abbonamento al pewdico. Crediamo necessario ripetere che quest' abbonamento essendo a tutto beneficio delle Missioni della Consolata in Africa, il periodico viene spedito soltanto a chi fa un'offerta annua per queste Missioni. Preghiamo quindi vivamente chi ci manda un'offerta di voler indicare ogni volta, se queste sono per le Missioni suddette oppure pel santuario. • Brevi relazioqi di grazie PERVENUTE ALLA SAGRESTIA DEL SANTUARIO S. Francisco de Cordoba (America).-SONA MATTEO da Caramagna e la di lui consorte furono piombati nella desolazione da una gravissima jattura: il loro figliuolo maggiore, di 28 anni, fu preso da alie.nazione mentale. I buoni genitori, divotissimi della Consolata, trovarono soltanto conforto nella speranza che in Lei ripos\lro. Intanto che il povero giovane nell'ospedale-manicomio era sottoposto, alla necessaria cura, essi non cessavano di impetrarne da Maria Consolatrice il felice esito, con voto che se ottenevano la guarigione del loro diletto avrebbero · ogni anno · mandata un'offerta - secondo i loro mezzi - a favore delle Missioni della Consolata. Ne spedirono intanto subito una di L. 50. La loro fede ebbe il meritato premio e furono esaudite le ferventi suppliche: la Consolata rese loro il figlio perfettamente libero dal terribile malore, sano e lieto come prima. Nella gioia della riconoscenza i bravi nostri piemontesi inviarono ·un'altra offerta per le Missioni, insistendo per la. pubblicazione della grazia. Corio Canavese. - « La mia mamma, coltada malore improvviso, era in pericolo di vita. Guai se si fosse ripetuta la sincope! In tanta ambascia, invocai con gran fiducia la Mamma celeste, pronta sempre a consolare i figli suoi, promettendola per la guarigione della cara malata una messa al suo altare nel santuario. Maria Consolatrice, la pietosa e potente Regina dei tribolati, si·'degnò esaudirmi, perciò, riconoscente, sciolgo ora il mio voto. MARIA AUDI, maestra ». . Gravere: - Il M. Rev. D. NATALE OLIVA, verso la fine del 1903 aveva subito un' operazione delicata e non senza pericolo, in bocca, per l'estirpazione di una cisti sublinguare. Ma il male si riprodusse, e passato un &nno appena dalla prima cura chirurgica, un valente specialista da lui consultato in Torino, disse al buon sacerdote che a guarire il suo. male occorreva una nuova e piu radicale operazione. Profondamente turbato a tale sentenza, egli non si perdette però d'animo. Si recò al santuario, invocando piamente la grazia di poter guarire senza operazione, cosa che il professore suddetto aveva ritenuta, secondo la scienza, difficilissima. La Consolata esaudì benigna,la preghiera: il Rev. D.Oliva poco a poco senti diminuire il suo male fino a completa guarigione. Riconoscentissimo, dopo avere da lunga pezza soddisfatto alla promessa di un'offerta, può ora compiere quella della pubblicazione dell'ottenuta grazia ad onore e gloria di Maria Santissima. Nizza. - FERRARI CAMILLA per tre lunghi mesi fu ammalata gravissima per febbri che le cagionavano insopportabili dolori nella testa. I dottori curanti piu non sapevano a quale rimedio ricorrere per liberare la paziente, ed il suo stato divenne cosi pericoloso che le fu portato il SS. Viatico. In tali quasi disperate contingenze ricorse con grande divozione e fiducia a Maria SS. Consolatrice; _implorando la guarigione con varie promesse. Da quel punto- come ella scrive nella sua relazioneprese subito miglioramento, ed in seguito, sebbene la convalescenza riuscisse lunga, sperimentò continuamente la bontà di Maria SS., che infine le ottenne la completa liberazione dalle terribili, insistentissime febbri Adempiendo i suoi voti, fece celebrare 5 messe al santuario, presentò una generosa offerta per le Missioni, ed infine rende pubbliche grazie ,alla Consolata, da cui, oltre questa, riconoscemolte grazie.
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