186 1.2 eo.,solata gli dice, non affiiggerti, chè io andrò con Dio. -Il povero uomo non può più resistere alla violenta commozione e si allontana senza speranze, senza conforti, perchè ancor non sente che voglia dire andar con Dio. Virginia, con un cenno, manda lo zio che lé era dappres<o là dal padre: vuole che lo consoli, che non lo l!lsci solo; poi rimette giù il capo, chiudendo gli occhi e raggomitolandosi sulle foglie che le fan da letto, come per morire. Il f!Ole era tramontato e fra pochi minuti la notte sarebbe venuta. Per tener lontane le iene vagolanti nella boscaglia fu riattizzato il focherello che, coll'aggiunta di nuovi ràmi secchi, portati or ora dalla madre, divenne gran fuoco. I nostri dovevan tornare a casa, e si spezzava loro il cuore al lasciar là la moribonda come un'abbandonata, mentre i grossi nuvoloni della stagione andavano accumulandosi e si sentiva l'odor di pioggia: dei forti acquazzoni notturni, gia vicini. Il patri suggeri di aumentare le poche frasche · messe sul capo dell'ammalata e di ridurle meglio a formar capanna: e si accinse egli stesso all'opera, secondato prontamente dai parenti che non ci avevan pensato- poichè tutti fan cosi :...._ ed andavan ripetendo tra loro: -Vedi come è buono il patri l Vedi come si interessa di noi akikùiu: per una che domani è morta! - Ciò fatto, i nostri decisero di andarsene; ma prima, pensando che con tutta probabilità sarebbe per l'ultima volta, vollero ancora salutare la moribonda; equesta, cui forse lo stesso pensiero vagava per la· mente, non li voleva lasciar partire. Le ' ultime parole che in quegli ultimi momenti si dissero non sono di quelle che il Kikùiu ' sia abituato ad udire. Le suore ricordano a Vangiukko che quando sarà giunta col Signore gli raccomandi suo padre, sua madre, i parenti tutti; che preghi per la sua madrina, per i patri e le muari; che domandi proprio con forza la conversione degli Akikùiu. Ed ella: - Si, si, lo dirò al Signore, e ·anche tu, babbo, diverrai mocristo;· Le si fece bere un po' dì cordiale che-le suore avevan portàto appositamente per lei; o ed essa, bevutolo, come se le restasse qualche gran confidenza da fare a padre Vignoli, lo chiama a sè e gli sussurra una preghiera, un'ultima domanda. Lo prega di voler dare . un po' di tabacco a suo padre, perchè stia. tranquillo, non pianga più, e perchè non sia costretto nella notte a !asciarla sola, perandarsene a cercare; chè il tabacco, fra gli Akikùiu, è que1lo che serve a tenerli svegli la notte. Il patri sorride e versa tutta la. sua tabacchieJ;a - quella grossa che usa nell'andare ai villaggi - in quella ormai vuota del padre, rendendoli tutti contenti. Questa piccola scenetta d'amor figliale pose fine alla visita, e quando i nostri s'incamminarono per ritornare alla Missione era notte fatta. Passando vicino alla capanna abbandonata dalla· Vangiukko, la piccola Rupìa, a sentire il fruscio delle loro vesti, grida a squarciagola: Muari, · muari! E poi intona, come sa e come può, il Mocùmie Maria (Lodate Maria), in segno di gioia. Ai nostri fece l'impressione che quelli fossero i primi canti degli Angeli, preparantisi a ricevere l'anima beata di Virginia. Per tutta la notte una bufera infernale parve essersi scatenata attraverso i valloni d~l paese di Vambogo. Il nostro pensiero correva con uno stringimento di cuore alla poveretta agonizzante sotto alcune frasche, e ci pareva che quel piccolo fuoco a tanto diluviare si dÒvesse spegnere, e che la iena, indisturbata, dovesse sbucare dal folto per portarsela via cosi... ancor viva... Oh! quando la religione e la civiltà avranno spazzato queste barbare consuetudini, contro cui 'ci è impossibile per ora lottare? Il domani, come dissi, io dovetti partire pel Saga:ò.a, e prima di inettermi in cammino, due dei miei portatori, venuti dal villaggio della Vangiukko, mi avevan confermata la notizia - già portatami dal capo carovana - della di lei morte; e poi con un misto di stupore, senza capirne milla, mi avevano soggiunto· che- nelle-ultime- ore, nel delirio- ·· dell'agonia, ripeteva continuamente: Por~ tatemi dal patri, portatemi dal patri, che
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