malato. Lo strègone quindi, postosegli di dietro chino e facendo passare.le sue sotto le di lui braccia, ~inting~ i ·due piedi del caprone negli escrementi del medesimo e li avvicina alla bocca del paziente dicendogli: - Lecca e sputa via tutti gli spiriti cattivi ch'e-ti hanno assalito ·-. Il ·povero MociriEnrico 9<)ntorce, le· labbra e sputa subito dicendo: - Sputo via -; L'altro intinge e presen.ta di-·nuovo a leccare: -Sputa via t'ljtti i tuoi peccati; che ti hanno attirati gli spiri~i malvagi -. Il paziente ripete l'atto e le ·parole: - Sputò via -. Ed i lecca· menti e gli sputi, colla relativa tiritera che pare una parodia delle .nostre litanie dei _ santi, si .prolungano per un venti ·minuti. La stupida cerimonia ha stancato enormemente Mocir~, tanto che riportato nel suo lettuccio non ha più ·forza di dire una ' sola parola. Ma un peggiore-strapazzo l'attende. ' · Intanto che lo sr lascia riposare, lo stregone ed i suoi aiutanti scavano, l'una accanto all'altra, due fosse di circa ' ùn metro di profondità, su uno e mezzo di lunghezza e cinquanta centimetri di larghezza: esse vengol!o poi messe in comunicazione fra, loro, mediante un buco scavato .nel profondo attraverso lo strato di terra che le separa. Nel tempo stesso si è costrutta alla svelta una piccola capanna con bran~hi e frasche tolte agli alberi della vicina foresta. Io osservo e seguo stupito questi lavori, almanaècando a che possano servire; quand'ecco vedo ~rrivare il fanciullo che vien portato nèlla capannetta sulle braccia degliinfermieri e circondato di ·tutti i suoi parenti, i quali, intanto che Vambogo·e l~ stregone uccidono un nuovo montone, si mettono repentinamente a gridare, a piangere ed a fuggire. I due continuano imperterriti la macellazione dell'animale per il sacrificio, senza darsi' per accorti' della scena nemmeno quando i pianti e gli st~;illi dèlle donne toc" cano le più alte é dolenti note: Chiedo il perch'è Iii 'tanto fracasso, e mi si' risponde che questo è il kerer'o (lutto) per il figliuolo del g'ran capo Vambogo. - Come, chiedo io, Mociri è dunqué morto? 'E senz'attendere risposta entro nella capannetta. Con mia, grande contentezz11- trovo che il fanciullo non è morto, ma è tranquillo, dist~so a terra su una coperta. Il catechista che mi accompagna mi spiega tutto, raccontandomi che adesso lo stregone sta preparando un famoso inganno agli spiriti cattivi. Egli fingerà che. Mociri sia morto e farà le viste .di seppellirlo in una delle ~osse; ma invece lo farà subito uscire dall'altra: così gli spiriti ma-· ligni,,credendo il fanciupo morto e sotterrato, lo abbandoneranno ed, in barba a loro, esso guarirà. Tutto procede infatti come il catechista. mi ha detto. Il fanciullo dalla capannuccia. viene portato in mezzo al cortile: qui si uccide ancora un caprone per ·lo spirito del finto morto - quasi, come diremmo 'noi, in suffragio dell'anim~. del defunto. - Quindi, mentre lo stregone recita una specie di preghiera, Mociri 'Viene calato dagli aiutanti in una delle fosse; è coricato sul fondo di essa sopra una pelle, ed un' altra gliene vien stesa sopra, nascondendolo completamente. Mentre il padre si allontana tutto mesto, oome se veramente partisse dalla tomba di suo figlio, un aiutante, sceso nella., seconda fossa, tira a sè e fa in questa destramente sgattaiolare ·Mociri per il buco appositamente preparato, lasciando nella. prima soltanto le pelli di cui era coperto, e sulle quali subito lo stregone e gli altri suoi inservienti si danno a gettare terrà e sassi, fingendo di sotterrare il cadavere. Il malato intanto, tratto dal finto sepolcro, è portato, non più nelle capanne di suo padre, ma nella casa. di sua nonna. La capannuccia costrutta presso le fosse, e che ha servito per breve ora quale solito deposito dei morituri, mentre si fingeva il seppellimento del morto è stata abbruciata. Mociri nella n~Wva provvisoria - in due modi purtroppo! - dimora presso la sua _avola, viene lavato da capo a piedi; gli · è nuovamente. rasàto il capo, o dirò meglio. raschiato, perchè i capelli già gli f-urono completamente tagliati ieri per il primo sacrificio. Poi, siccome dopo tutto il tramestio fatto per
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