Missioni Consolata - Aprile 1906

50 1l1 eo.,solata È giusto peutanto che .associandoci noi pure, coli orgoglio di italiani, agli augurii universali che accompagnano l'Augusto viaggiatore, diamo qui alcuni cenni sulla prima parte del suo viaggio ~ attraverso quell'·Africa che, quasi ripu- < "diando· l'antico appellativo di tenebrosa, dall'ultimo qua~to del secolo XIX ha svelato ad illustri ed . arditi esploratori tanti meravigliosi segreti, e va aprendo sempre nuove parti del suo territorio alle conquiste gloriose della civiltà. I. I monti della luna - Il Illttcenzori. Come i nostri lettori già sanno, lo scopo della spedizione del Principe è l'ascensione del Ruwenzori, il gigantè dei celeberrimi· Monti della luna, intorno a cui fin dal tempo d'Omero ..:._ quaranta secoli or sono- esercitavano la loro scienza e la loro fantasia i geog;afi greci, che già li segnavano sulle loro , car.te · rudimentali verso l'equatore. Questi monti misteriosi, detti allora gene• ratori del mare 'di tenebre (il lago Victoria Nianza?) e delle sorge'nti del Nilo il fiume sac~o datore di vita all'Egitto, continuarono ad essere costante oggetto di dotte ricerche nei secoli posteriori, ed esistono innumerevoli mappe di scienziati arabi ed europei descriventi a loro modo la meravigliosa regione africana dei grandi laghi equatoriali. Ad Enrico Stanley, il quale in 22 anni di 'viaggi africani attraversò per ben . due volte il continente nero, toccò la fortuna di co~templare ,per il primo la stupenda catena del Ruwenzori coi suoi picchi di straordinaria altezza, coronati di nevi e ghiacci eterni ·sotto l'equatore. Ma ciò fu soltanto nel maggio 1888: la nebbia densissima e nera come la notte, di cui si ammanta quasi in ogni giorno dell'anno il re delle nubi e della pioggia (così appunto suona il nome del Ruwenzori nelle lingue indigene), l'avevano fin allora sottratto alla vista dello Stanley stesso, e di altri diligenti esploratori, quali l'italiano Gessi, Mas()n Bey, Emin Pascià, che già avevano in precedenti viaggi raggiunte località d'onde il Ruwenzori avrebbe dovuto essere visibile in un'atmosfera serena. Ed il mare di nebbia fittissima e tenebrosa, coi conseguenti immani rovesci teniporaleshi, gli scoscendimenti dei fianchi montuosi e le piene dei fiumi circostanti, costituì fin qui un ostacolo insuperabile per i provetti alpinisti che in .questi ultimi, tempi tentarono l'ascensione del Ruwenzori, compreso Mr. Douglas V. Freshield, il quale nel 1905 toccò altezze fin allora insuperate, ma senza raggiungere ];ultima cima. ,Egli però in una recente intervista avuta in Londra col Duca degli Abruzzi, gli espresse la convinzione che la nuova impresa possa riusçire, perchè tentata in stagione più propizia di quella ch'egli stesso aveva scelta (il novembre) su informazioni e calcoli dimostratisi praticamente fallaci. , \ S. A. Luigi di Savoia parte dunque sotto buoni auspici. Egli salperà il 16 aprile da Napoli per· l'Oceano Indiano e Mombasa, d'onde, attraverso ad un paese estremamente pittoresco, giungerà in 48 ore di rapido e comodo viaggio ferroviario a Port Florence sul lago Victoria. Al di là dellago il Duca dovrà procedere in carovana fino ai piedi del Ruwenzori. Riservando ad altro numero le notizie che si hanno su questo gigante dei monti africani, riteniamo che non siano prive d'interesse per i nostri lettori alcuni cenni sulla regione attraversata dalla grandiosa ferrovia dell'Uganda. (Vedi carta geografica a pagine 56 e 57). II. MomfJasa- Il Forte Gesù- RiDordi eroiDi e rioordi religiosi - .La Mom!Jasa moderna. Non suona certo nuovo ai .nostri lettori il nome di Mombasa, da noi più volte ricordato annunziando l'arri;vo in Africa di nuovi drappelli di missionari della Consolati_!.. Al navigante che vi approda dall' dce~no Indiano, essa si presenta nell'aspetto caratteris~ico delle città arabe con fabbricati bassi .

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