28 - Io ignoravo allora i motti e le graziose accorciature piemontesi. Ma in quella figura impressa su semplice foglio di carta, della grandezza d'un protocollo ordinario, rividi l'amabile volto materno contemplato con tanta , interna delizia nella mia infanzia. Sebbene non perfettamente riprodotto, anzi un poco diféttoso, esso conservava la sua maestà ed un raggio di quella bellezza che già m'aveva destato così profondi affetti nel cuore pargoletto. _L'antica. impressione, sempre viva, 'si rinnovò in me più'potente : quando potevo recarmi in quella casa, rivedere l'imagine ed impr!mervi qualche bacio furtivo, oh, come sentivo consolarmi! Quanto contento pareva mi piovesse nell'anima! « Ed ai miei fini, con femminile scaltrezza, profittai della semplicità di quei buoni villici, fra i quali nessuno aveva rilevato la sovrumana venustà delle due sacre faccia della Vergine e del Bambino, così diversa. dalle usuali figure delle stampe a buon mercato. N ella località fu eretto, non so perchè un pilone. Seppi che non si aveva ancora l'imagine· da collocarvi; io lesta ed ansiosa, simulando èalma, anzi affettando indifferenza, corsi dal parroco e feci cadere il discorso sul nuovo pilone. Dissi che provvisoriamente vi_ si poteva mettere un'imagine su carta, e che appunto il signor Basilio ne aveva una di cui si sarebbe privato senza dispiacere, avendola comperata per levarsi d'attorno un seccante di venditore, ed essendovi d'altra parte effigiata una Madonna a lui incognita. Più altre cose simili aggiunsi, finchè il buon curato andò davvero dal signor Basilio; ne ebbe. l'imagine della Consolata e l'appese al nuovo pilone, e per tu'tto il tempo ch'io an· cora dimorai colà sempre vi restò, ricevendo da quanti passavano rispettosi _saluti. «Io estremamente di ciò soddisfatta e contenta, dovendo spesso transitare per quella strada, la riguardai come la stella del mio cammino, la speranza mia, il mio rifugio. «Ricordo tempi burrascosi pieni di angustie e tribolazioni spirituali, molt~ . più terribili e penose che non i mali temporali... Partivo dalla mia abitazione in qualunque stagione, sottoqualunqne intemperiee, sempre 1 coll'incertezza del buon esito, mi recavo in un paese dei dintorni (quasi due ore di cammino) onde confidare ad un venerando sacerdote le miserie dell'anima mia agitata e sconvolta; dovevo passare un torrente ed inerpicarmi su e su...... «Nel cammino andavo recitando ii rosario: giunta al pilone facevo sosta e fissavo i lacrimanti occhi nella Consolata, e pareva che Ella mi assicurasse del suo aiuto; Le affidavo la mia causa, Le mostravo gli affanni che mi conturbavano, le amarezze che mi inondavano tutta l'anima, le difficoltà che potevo incontrare, l'impossibilità (dìrei quasi) di riedere alla pace di coscienza, e quel misterioso sguardo-della Maaonna pareva dicessami : Fa coraggio, io ti consolerò; e mi pareva che il divin Bàmbino mi additasse la su·a cara l'lfamma e dicesse: Ecco chi ti proteggerà; confida in Lei ed io, benchè tu sia cosi ingrata e rea, ti ritornerò nella grazia mia. Recitate nove Ave Maria con diverse giaculatorie adatte al mio bisogno e lasciata ivi qualche traccia delle mie lagrime, sorgevo più confortata e proseguivo il viaggio, giungevo alla ~eta. Da quel santo sacerdote ero sopportata con pazienza, confortata, assistita, guidata nel mare delle mie angoscie con tanto perita destrezza e carità, che, senza avvedermene, ,mi trovavo nel porto, fra il gaudio della pace di coscienza, quasi dimentica di ogni p~ocella, che per poco non aveva sommerso nei flutti amari la vacillante anima mia. « Non rammento di essere stata· delusa 11na volta sola: giammai ritornando alla deserta collina, luogo di ~ia cara dimora, giammai sono ripassata innanzi a quel pilone, ove su lieve carta era abbozzata la Consolata di Torino, senza doverla. ringraziare di tutto cuore per il modo meraviglioso, e dir& per me veramente miracoloso, con cui ero stata pienamente racconsolata, al di là dei miei medesimi desideri. Oh, benedetti cento· volte quel mercante d'imagini .che ti vendè, quel signor Basilio che ti comprò, quel. pio curato che ti fece venerare al nuovo pilone, l
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