Missioni Consolata - Settembre/Ottobre 1905

Settembre-Ottobre 1905 l~~nsoiat~ PERIODICO RELIGIOSO MENSILE . ç~~ -~~~ DIREZIONE ~( · SO:M:M:.ARIO ,PREsse LA Le nusswm della Consolata nell'Africa equatoriale· nel ~ primo triennio dalla loro fondazione - Stato delle missioni SACRESTIA DELLA CONSOLATA della Consolata al l• lug!io,1905 ~ La gran questio,ne..... - :; Indulgenze a chi visita il santuario in settembre e ottobre - TORINO Orario delle Sacre Funzioni per settembre· e ottobre.- 0/l'erte per l'ampliamento del santuario ~~ e per le missioni d~lla Consolata in A/'rica. LE MISSIONI DELLA' CONSOLATA NELL'AFRICA EQUATORIALE ' ' , nel priOlo triennio dalla loro fondazione =========~~·========= Le relazioni da noi fin qui pubblicate sul soggetto, sebbene frammentarie, hanno fatto constatare ai nostri lettori che la Consolata va' visibilm:ente benedicendo le Sue missioni dell'Africa equatm·iale. / In meno 'di tre anni dacchè queste furono iniziate, già una cinquantina di missionarii -sacerdoti, confratelli e suore- salparono per quelle terre avvolte nelle tenebre della barbarie e, dell'ignoranza; ove alcun raggio. di t:eligione o di civiltà mai, dai primi giorni del mondo; aveva brillato: terre che, anche al giorno d'oggi, non ostante le progredite cognizioni g~ografiche e le avventurose espio· · razioni di viaggiatori attraverso.!'Africa te nebrbsa., con~inuano ad essere segnate in bianco sulle carte geogratìche. • Eppure in quelle piaghe, c)le parevan deserte sòlo perchè separate dal monP.o dvile, vivevanocentinaia•dimigliaia di nostrifratelli: l (J Ma che diciamo: vivevano? Vegetavano: è la -vera parola. Poichè che cosa è la .vita ~mana senza la luce della fede, priva di quel corredo di leggi e di cognizioni che sono i pre-. ziosi benefizi di una religione divina e d'una civiltà . millenaria ? ' La Cona:olata, che da secoli e secoli andava spargendo le .sue materne beneficenze sui padri nostvi, e che ora dalla forte e generosa fede ·subalpina vedeva prepararsi i gloriosi ed indimenticabili trionfi delle passate feste centenarie, volle ricompens~re la devozione dei suoi figli, e lo ha fatto con una nobiltà ed una delicatezza degna di Lei. Volle cioè che i barbari abitatori dei grani- . tici contrafforti dol Kéhya venissero alla luce ~ della religione e della civiltà per opera dir.etta dei figli delle granitiche Alpi, a questi affidando l'incarico - vero attestato di fiducia - di portare la buona novella, la re-

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