182 J1l eo.,solata relativo decreto (l) , che qui riproduciamo ' letteralmente tradotto dal testo latino, per l'intelligenza di tutti. La S. Chiesa pia Madre non tral a sciò mai di consolare con opportuni sussidii, secondo · i bisogni, i · fedeli ridotti al punto di morte. A questi salutarissimi aiuti un altro reCentemente ne aggiunse. Imperocchè parecchi ecclesiastici, specialmente fra quelli che hanno affidata la cura delle anime, affinchè sempre meglio ' si provveda a quelli che trovansi in · tali estremi frangenti, supplicarono S. S. Papa Pio X perchè si compiace$se di accordare l'indulgenza plenaria da lucrarsi nel punto di morte ai fedeli che emisero in vita il seguente atto: SIGNORE DIO MIO, FIN D'ORA (l) URBIS ET ORBIS Christifideles iam prope morituros pia Mater Ecclesia nunquam praetermisit opp ortunis pro rei necessitate solari subsidiis. - Saluberrimis auterri hisce adiumentis recens aliud iamnunc accenseri potest. ·Nam plerique . e clero, iique potissimum, qui curae animarum incumbunt, ut in dies spirituali hominum bono in supremo vitae discrimine provideatur, Sanctissimo Domino Nost1·o Pio PP. X preces admoverunt, quo Christifidelibus sequentem actum adhuc in vita emittentibus ,; « Dm:pine Deus meus, iam n une quodcumque mortis genus prout Tibi plact�erit, cum omnibU:s suis angoribus1 poenis ac doloribus de �anu tua aequo ac libenti animo suscipio », plenaria'in indulgentiam in articulo ' mortis consequendam elargiri dignaretur. Has vero preces, relatas in Audientia habita die 9 Martii 1904 ab infrascripto Cardinali Praefecto S. Congregationis Indulg' entiis Sacrisque Re � liquiis praepositae, Eadem Sanctitas Sua peramtmter excipiens, benigne concessit, ut omnes Chrlstifideles, qui, die ab eisdem �ligend�, s�cramentali confessione rite expiati sacraque Synaxi, refecti, cum vero charitatis in Deum affectu, praedictum actum ediderint, plenariam indulgentiam {n ipso mortis articulo lucrari valeant. Praesenti in perpetuum valituro. Con ·trariis quibuscumque non obstantibus. Datum Romae e� Smetaria elusdem S. C., dia 9 Martli 1904. L. � S. A. Card. TRIPEPI, Praefectus. Pro Secretario J. M. Cau.cus CosELLI, Substitutus. p ·SPONTANEAMENTE E VOLENTIERI IO ACCETTO DALLA VOSTRA MANO QUALSIASI GENERE DI MORTE CON CUI VI PIACERÀ DI COLPIRMI, CON TUTTI I DOLORI, LE PENE E GLI AF· FANNI CHE LA ACCOMPAGNERANNO. Questa . supplica, riferita nella udienza del 9 marzo 1904 da Sua Eminenza il Cardinale Prefetto · alle Sacre Indulgenze e Reliquie, Sua Santità accolse assai volentieri, e concesse benignamente chi! tutti quei fedeli i quali, in un giorno di loro scelta, confessàti e comunicati, emetteranno il predetto atto con vero affetto di carità verso ·Dio, possano lucrare l'indulgenza plenaria nel punto di morte. Valga questo decreto in perpetuo, nonostante qualsiasi cosa che gli si opponga. . Roma, dalla Segreteria della Congregazipne delle Indulgenze, 9 marzo· 1904. Luogo . � del sigill<,, Cardinale TRIPEPI, Prefetto. · · C.co CosELLI, Sostituito. Così si legge negliarchivi di questa Sacra Congregazione delle Indulgenze e Sacre Reliquie. Roma, dalla d,etta Seg�et�ria, 27 aprile 1904. G. M. C.co CosELLI, Sostituito. Vantaggi della nuova indUlgenza. e modo di lucrarla Dopo il sin qui detto pare inutile dilun ,garci sui vantaggi di questa indulgenza. L'essenziale, quello che da tutte le altre la dif· ferenzia e fu il motivo che indusse D. Cafasso · a promuoverla, si è che con essa si prevengono le sorpr�se dell.��o morte. -Nilmo è che non , veda come, dal tempo del piissimo sacerdote, siansi ancora smisuratamente moltiplicàti i pericoli di morte improvvisa. L'estendersi delle reti ferroviarie e delle linee di navigazione ; l'immenso e · multiforme impiego dell'elettricità ; il più intenso sfruttamento d'una infinità di miniere; i sempre nuovi ritrovati dell'industria chimica e della meccanica; i nuovi mezzi di locomozione, hanno . a dismisura accresciuti i pericoli di disastri e di .
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