152 . w eo.,so (a t a a.-. -� � · �-==;;o;>C==;;;I!!II" - Carboni colossali - Portici di Po di nuovo genere - Panorama .incantevole -Sofferenza provvidenziale - A1·dzta ·salita - Un elefante morto - A 3100 metri - Delusione - La località ideale - Riposo meritato. Venerdi 19 febbraio. Quando, ·celebrate le tre messe, finite le nostre devozioni e fatta colazione, suonò la tromba per la partenza, il sole spuntava appena sull'orizzonte. Come al solito, le suore ci precedettero e noi. restammo per disfare il campo ed avviare la carovana; affare molto semplice� quando vien fatto dai nostri porta.tori· di Tusu già pratici e che, sopratutto, sanno già benissimo che noi non vogliamo as.solutamente perdere tempo. Ma in questa carovana., tolte alcune vecchie conoscenze ed un gruppo di catechisti adibiti alla sicurezza eçl. al servizio personale delle suore, gli altri er!!Jn tutti individui che non 'avevan mai Il!esso piede fuori dell'uscio di casa.- nella supposi#on� ch'e abbiano anch'ess,i degli usci � e ,tanto ,ll eno imparato come va fatto il servi�io di , carovana.. Era anche questa una ·ragione p.er cui ieri avevano creduto di poter �a:mbiare'. i capi �d ogni�.tappa. E non riuscito lo . scambio dei _capi, -stam�ne si scam� b�ano i �aricJ?.i. È consuetudine i� carovana ch,e, accettato un carico, questo diventa, per co�i dire, personale ed inalienabile: al termine del viaggio, all'atto in cui viene pagato, il p_o�:: tatore deve riconsegnare lo stesso carico che ha ricevuto alla prima partenza. Cosi ognuno è responsabile degli oggetti a lui affidati, e non succedono con.testazioni in caso di rottura o smarrimento: incidenti, a dire il vero, assai rari. Che i nostri portatori non sapessero di quest'uso, o che la cosa fosse stata premeditata, fatto sta che parecchi i quali avevano ricevuto un carico un po' incomodo, dopo essersi impadroniti prestamente di un altro, ancor più in fretta se ne erano. partiti. Noi, lontani dall'immaginare una,cosa simile, non ci accorgemmo del tiro birbone se non quando un . bel numero di portatori sorse protestando di non trovare più il. carico del giorno precedente, e vedemmo un numero ancor maggiore di carichi giacenti sul terreno, senza che alcuno li reclamasse. Era troppo tardi per porre un immediato riparo alla jattura, resa maggiQre dal fatto che parecchi carichi composti di due cassette o di due sacchetti, erano stati sdoppiati, cosicchè ci trovavamo con quasi tutta la carovana . partita ed attorno . a noi un numero di portatori inferiore ai .carichi rimasti. Poichè i capi avevano, nel fatto almeno, la colpa d'in- · sufficiente vigilanza, li obbligamtp.o a caricarsi di quanto restava unitamente ai portatori che s' eran lasciati sostituire i loro carichi; cosi si potè ovviare provvisoriamen�e all'inconveniente. 'C'n'ora dopo il vero rimedio .era :stato applicato, restituendo ogni cosa in pristinum, con un predicozzo ai più o meno innocenti autori del disordine. Il cammino contirluava attraverso alla steppa, ora non più deserta ed arida come ieri: numerosi ruscelli, tutti decorrenti a nord, la intersecavano, e squadroni di zebre, gruppi di kongoni ed antilopi animavano il paesaggio incorniciato dalle montagne, fra i cui poderosi contrafforti noi ci addentravamo. D. Barlassina, che si trovava in testa .alla carovana ad acco�pagnare le suore, co'n un colpo ben aggiustato al cuore, abbatteva un grosso kongone (bubalis). Anche le suore accorsero ad ammirare la bella bestia della grossezza di un bue, dalla lucida pelle e dalle spJendide corna. Sfortu,n�tamente, tutti i portatori avevano già il carico completo, per cui nulla potemmo usufruire di quella massa di carne, che iasciammo in preda alle iene ed agli avoltoi già roteanti sulla vittima. Soltanto alcuni Akikùyu tagliarono nella sua pelle poche ' striscia da far correggia per portare i carichi. ·D'altronde non conveniva arrestare la carovana, avendo troppa strada da fare oggi prima di arrivare· all'acqua. E difatti verso le nove attraversammo l'ultimoJìumicello, profondamente incassato, colle rive coperte di alberi enormi e d'aspetto assai caratteristico per avere tutte le estremità dei rami infestonate con pennacchi di una muffa speciale a tinta ' verde chiaro, contrastante col verde cupo del fogliame. Quivi incon- ' .
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