Ammaestrati dalla Chiesa, la quale secondo i bisogni invoca Maria SS. sotto i diversi suoi titoli ed attributi, i valdostani La venerano nei diversi loro santuari e cappelle sotto i nomi più dolci ed espressivi. A Perloz, alle porte della loro regione, la Vergine è invocata come N. S. della. Guardia; sulle eminenze: a Champorcher, a Cunéi,· a Courmayeur, alle falde del Monte Bianco-come N. S. della Neve e delle Rocce; a difesa dai . disastri e dalle sciagure della montagna. Altrove Maria SS. è pregata sotto il titolo delle Grazie, della Pietà, della Guarigioni>, du ToutPouvoir e della Consolata. Si, anche la Valle d'Aosta, invidiando al vicino Piemonte la più dolce fra le divozioni, ha ele- � vato un piccolo tempio a Maria Consolatrice. N()i dobbiamo le notizie su questo Santuario al dotto quanto pio Canonico Roux, il quale con squisita cortesia ha voluto favorirci questa interessante relazione. « Al nord della citta d'Aosta - scrive il canonico. Roux - ed in mezzo al)e· più ubertose campagne si eleva un' e1egante cappella, dove il cristiano può ad ogni ora pregare la Consolatrice degli affiitti. Questo Santuario è volgarmente chiamato La Con solata, al pari del grande e celebre Santuario cosi caro ai torinesi. Il nostro è piccolo, ma egualmente caro alla pietà degli abitanti di Aosta. Il convalescente ama dirigervi i primi suoi passi per respirare colle . brezze profumate del mattino le grazie che discendono dal· trono della Vergine; il cam· pagnuolo, recandosi al suo lavoro, depone un istante i suoi rustici strumenti ed offre le sue fatiche a Maria SS.; da Lei implora la benedizione sul suo cammino il viandante che sta por ·intraprendere la rude ascensione del S. Bernardo. « Il Santuario d'Aosta, sorto sul luogo d'un preesistente oratorio, deve la sua forma e bellezza attuale allo zelante Mons. Andrea Giordano, il quale tesse per 27 an!li la Chiesa Valdostana e vi lasciò numerosi monumenti della sua beneficenza e della sua pietà.. Il 13 . Marzo 1853 l'insigne Prelato, dopo aver solennemente benedetta la statua della Vergine Consolatrice, mosse proces-. sionalmente a collocarla nella cappella, a cui diede la liturgica consacrazione. Lo seguivano il Reverendo Capitolo della Cattedrale, i Seminaristi, le Confraternite della Parrocchia di .Santo Stefano, nella giurisdizione della quale si trova il sacro edificio, ed una grande folla di popolo. « Da quel giorno la divozione alla Vergine sotto il titolo della Consolata ebbe nuovo incremento in Aost�; il piccolo Santuario ha anch'esso i suoi sabati ed è specialmente frequentato nel mese di Maggio e nella festa titolare del 20 Giugno. « Un pio sacerdote e valente poeta, il canonico Gérard, in un pregevole poema, in cui ha cantato le glorie della Valle d'Aosta, cosi accenna alla cappella della Consolata: Cette solitaire et charmante cltapelle · Où .Varie d nzes yeux se présente si bette l Ofatoire autrefois, sanctuaire en ce jour, Et! e est te rendez-11ous des peuples d'alentour ; Ate pied de son azetel ltn coeur qui se dési:Jle Vient chercher dans Marie "" coe!tr qui le console. 8on espoir n'estpas vai-il : ses voeux sont satis/aits, Marie en ce lie.e prodigue ses bien/aits. Vous tous qtei gemissez so«s le poids des alarmes Venez, Marie 'ici aline d secker vos lartne.fJ. « Ma un altro monumento, benchè a Lei non direttamente consecrato, ricorda in modo gloriosissimo l� nostra Consolata in Valle d'Aosta. È questo una cappella assai frequentata, che. sorge non lontano dal celebre santuario di Machaby in territorio di Arnad, e che dal nome del fondatore è detta la Palloetaz. « Era nel Settembre del 1706. Una splendida vittoria aveva liberata Torino dalle estreme distrette di un terribile assedio. I Francesi, benchè in ogni modo avvantag- . giati dalle loro posizioni e dall'equipaggiamento, benchè quasi doppi di numero ·dei Piemontesi, erano stati da questi completamente sbaragliati. Un ricchissimo bottino di guerra in danaro, in cannoni, in munizioni d'ogni maniera e, quel ch'è più, seimila prigionieri ed un gran numero di bandiere: ecco il trofeo - che al pio Amedeo II provava la potenza della Vergine, e gli diceva che non invano ·egli aveva a Lei fatto sulla vetta di Superga un voto memorando nei secoli.
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