Missioni Consolata - Luglio 1902

112 ]11· C o 11 so (a t a i:tercessione e la pre:i=enza fu ~~~ ""'" Qgg. ~t·neeGI'ugno Le offersero L. 20 per i lavori d'ampliamento. Cavour.-« Nella primavera.del190-1 mi colpì · un male all'indice della destra, che da principio . Torino•.- Siga C.ssa Maria di 'Cornegliano mi parve cosa da nulla, ma poi crebbe così da m suffragw della compianta Contessa Oliva di produrmi orribili dolori, non solo nella mano Cornegliano Raffo, insigne benefattrice del e nel braccio, ma puranco nella spalla. A tempo ~ostro santuario: una ricca pianeta 'ricamata debito il dottore mi diede un taglio alla punta m oro ~ seta. --;- ~errara. Sig.a Gabriella del dito tnalato, ne uscì il pus, ma poi invece Ste.fanatl: m. 7 dt p1zzo. - Torino. Sig. a Ca- d~ rimarginar.si e guarire, la ferita si allargò, rohna Madon : una tovaglia · per altare - d1venne una ptaga profonda che lasciava vedere S. A. : una guarnitura per cotta - A. C. : una la punta ossea della falangetta. Crucciata per tovag~ia per altare.- Casalborgone. S. C. C.: una. il male e più per l'impotenza di lavorare, fui guermtu~a per tovaglia.- Torino• Sig.•a Budot al colmo dell'angoscia quando da persone com- M!l'rghe~1ta: m. 8 di pizzo- .Sig.• Giuseppina pe.ten~i udii che ero in pericolo di perdere il Gwrdanmo ed Anna Remondmo: una tovaglia m10 d1to. Avendo lette le molte grazie di Maria per altare - P. G.: una guarnizione per to- Qonsolatrice, inco!llinciai unanovena, promisi vaglia - Sig.a Emilia M.: 4 m. di pizzo al di far pubblica la mia guarigione, ove l'avessi tombolo - Sig.a Caterina Venezia: una to- ottenuta, e di far celebrare una messa al san- vaglia per altare. - Pino Torinese. Sig> Ber, tuari'?. La gral!llia venne; la mia piaga si ri· tone Agata: 6 corporali, 6 animette e 6 puri- margmò poco a poco, scomparve ogni ulteriore ficatoi. - Torino. Sig a Delorme e famiglia: un pericolo. Da tre mesi posso di nuovo adoperare prezioso pizzo lascé per cotta - Sig. Marchese 1a mia mano ai lavori del mio mestiere. Malaspina: un cuscino peraltare- Sig.a Alinda « CAGLIERO TERESA, sarta ». Merse: m. 22 di pizzo, p. g. r.- Sig.a c.ssa Eu- Torino. - RAMELLA MARIA, d'anni 30, affetta glione di Monale : un pizzo per cotta, per ot- da artrite in tutto il corpo, nel novembre del1900 tenere una grazia. - Collegno. Sig.a Francesca fu costretta a servirsi delle grucce per potersi ~orizio: .una tovaglia. - Torino. Sig.a Gaspa- muovere. A giudizio dei dottori, i quali non rma Cerri v. Strada: una bella tovaglia per in- sapevano trovare al male un ·valido rimedio vocare una grazia - Suor Maria Consolatrice: esso doveva immancabilmente lasciare alla pa~ un corporale in ringraziamento. ziente qualche contrattura, anche se alla fine ~·====·=-~.-- ne fosse guarita. La Ramella così poco con- 1d1 h' fortata dagli aiuti umani, confidò nella Con- n U ganze a C l Yisila il santuario naiiiiBSI di luglio solata, ed in breve fu completamente guarita senza !1-lcuna conseguenza:spiacevole della sof· ferta artrite ; riconoscente offre un cuore. · Torino• ...:. I genitori del piccolo CARAsso RICCARDO portano al santuario una messa in ringraziamento alla Consolata, la quale, contro la speranza dello stesso dottore curante, im– P?tr.ò la ~uarigion? del. loro. piccino da gra· VlSStma mfiammazwne zntestmale e meningite i~cipiente. Torino. - MARCHISIO, CAMILLA, venticin– quenne, malaticcia da lungo · tempo, nello scorso agosto 1901 fu obbligata a lasciare il lavoro e tener~ il letto. Frequenti deliquii, il respiro affannoso, un'acuta puntura ad un . fianco, la tosse insistente con abbondante ca– t;1.rro, palesavano i~ grave suo stato. Il dot– tore curante la consigliò a recarsi al S. Luigi. La bolletta d'accettazione specificò il male della pov·er!l' giovane ~ome br~nco-alveolite con grave anemza. Uno de1 dottori dell'ospedale, dopo , qualche tempo, avvertì la màdre di lei, che se l'ammalata aveva qualche cosa da aggiustare e~a. tempo di provve,dere, p~rchè il male .pre· c1p1tava. Camilla ud1 la tr1ste sentenza e si · senti assalìre dalla disperazione... In buon punto però si ricordò della Consolata, dei suoi Indulg~nza plenaria quotidiana ÌJerpetua. 2 luglw - Indulgenza plenaria nella testa della Visi– tazione di Maria SS. · 26 luglio Indulgenza plena1·fa per i Confratelli e le Consorelle della Vener anda Compagnia di S. Giu– seppe e S. Anna, che confessati e comunicati. visite– ranno l'altare di S. Anna. . In~ltre !e sol.it ~ indulgenze per.la reeita dei sette salmi pemteoziah o d'altre preghtere, come nei ;mesi precedenti. Tutte queste indulgenze sono applicabili alle anime sante del Purgatorio. . Orario della Sacra Funzioni pal mese di luglio Messe consecutive dalle ore 4,80 alle 12. Be?edizion'! del SS. Sacra!Uento alle 10,80 e 19,80 previa la reetta del S. Rosario, Ogni sabato Esposizione del SS. Sacramento dalle ore 8 alle 20 e Oorte di Maria: l~ lugli5> - ~ovena di S. Anna per CJlra della Pia Società di S. Gmseppe e S. Anna. Ogni sera Benedi– zione solenne del Santissimo all'ora consueta. 26 luglio - Festa di S. Anna - Ore 7 Messa della Comunione generale all'altare titolare; ore 10 Messa solenne; ore 18,80 Vespri, Discorso del Can. IGNAZIO DEMATTEIS e Benedizione del Venerabile. ~8 luglio - Ore 7 Messa di Requiem per i Confratèlli e Consorelle defunti della predetta Compagnia. Per la_ -Direzione: C!ill. GrAOOMO CAMISASSA · v.o per la stampa· Teol. Ooll. I. M. VIGo, Rev. Arciv;' dall'ospedale. Fu esaudita al di là delle sue GILARDI ·ANTONIO, Gerente responsabile ,miracoli e La pregò colla mamma sua promet– tendole un quadro ed una messa se usciva·viva l Speranze j e~la g]larÌ ed è ora floridissima. Torino,-1902- Ti p, Pietro Celanza & C.o, Via Garibaldi, 33

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