Missioni Consolata - Giugno 1902

82 lll eo.,solata ~ > ~"""'"=~§±' c~ Q il 20 Giugno ad onore di Maria SS. Con-l con fiducia non mai smentita la sup- solatrice; ecco perchè fra tante muta- plica del SantoVescovo Mainarda alla zioni di cose e di genti il cuore della Vergine : pia Torino rimase fedele alla sua Con- , ·_ Ora pro nobis, Virgo Consolatrix, in- salata. tercede pro populo .tuo. Dal giorno avventurato in cui Ella E questo popolo Ella del continuo pro- rivelò prodigiosamente la sua effigie al tesse, difese, beneficò, prediligendolo cieco di Brianzone, tra i ruderi dell'an- come cosa sua, tàlchè ben a ragione- si tichissimo Oratorio di San Massimo, potè cantare quante volte ricomparve la benedetta Tutti i secoli son pieni aurora a dolcemente rallegrare, ad im- O Maria, di tue glérie, paradisare la nostra città! La più feconda E di tenere memorie fantasia di artista, come la più paziente Di prodigi e di favor. ricerca del cronicista non saprebbero Sì, ogni seoolo porta il distintivo della darci un'esatta riproduzione delle reli- Mariana misericordia, il XIX ne vapta giose pompe çon cui ad ogni nuova pri- due singolarissimi, la liberazione dal mavera venne èelebrata la benedetta cMlèra nel 1835 e la salvezza dal mi- festà; ma tanto la mente indagatrice del filosofo quanto l'ingenuo intelletto del– l'umile possono comprendere e valutare lo spirito che ne fu ad un punto l'ori– gine, la causa ed il fine. Spirito d'in– vocazione e di riconoscenza, di preghiera e di gratitudine che vivissimo fu sempre, nè verrà meno giammai. Torino, l'abbiamo detto e lo ripe– tiamo, è inseparabile dalla Consolata, nel cui soavissimo nome, e sotto i cui potentissimi auspici risorse quando, ri– dotta allo estremo squallore dai tre or– rendi flagelli della guerra, della carestia e della pestilenza, mirò spuntare novella aurora il 20 Giugno 1104 colla celeste visione della Madre Divina che nella dissepolta Immagine miracolosa le re– cava, pegno di salute, di pace, di amore, di gloria, Gesù Salvatore. Ravvalorata da mistica forza la città nostra coraggiosamente si sollevò dalle .sue sciagure e tornò regina coronata di mura e di torri sul Po e sulla Dora, aspettando giorni migliori e ripetendo cidiale scoppio della polveriera nel 1852, come abbiamo testè commemorato. Che ci riserverà il XX, sulla cui soglia ci troviamo peritosi ed incerti? I disegni di Dio sono imperscrutabili; ma da questa stessa incognita dobbiamo trarre nuovo slancio per la confidenza che ci chiama tutti a·stringerci intorno alla nostra cara Madonna, più dappresso ancora in questi bei giorni che sono a Lei di gloria e a noi di esultanza, pre– gandola, implorandola ad esserci pro– pizia e munifica di prodigi e di grazie nel _futuro come lo fu nel passato. Al celeste, validissimo suo patrocinio affidiamo Torino ed il Piemonte, perchè li prosperi e li scampi da ogni male e da ogni insidia. Al materno, dolcissimo suo Cuore offriamo noi stessi, le nostre famiglie, le nostre case, i nostri averi, perchè su tutto quanto ci appartiene la sua benedizione, feconda di grazie, si spanda quale onda ristoratrice a portare , frutti di virtù e di felicità. Preghiamo radunati in que~to tempio, ch'è il dispensario ·quotidiano delle mi– sericordie di Maria, ch'è il giardino ove

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