Missioni Consolata - Marzo 1901

Tra le dolci consolazioni procurateci dalla pubblicazione di questo periodico, una ci ha particolarmente commossi, ed è la premura dimostrata da alcuni piemontesi residenti all'estero di associarsi agli atti di di vozione in onore della Consolata. Abbiamo ricevuto alcune lettere commoventissime, in cui questi esuli volontari tornano col cuore, col pensiero e colle preghiere all'altare della cara Madre Consolatrice. Il Santuario della Consolata è il legame spirituale che li avvince alla patria. Ricordandoselo, essi ricostruiscono nel pensiero le scene della giovinezza, richiamano i dolci volti dei parenti e degli amici, ritornano fra noi col desiderio e con gli affetti. Così il Santuario, che suscita tanta pietà religiosa negli animi, diventa argomento potentissimo di amore e di vincoli con la patria. Quelli fra i nostri lettori che conoscono Piemontesi resi- denti all'estero, e li credono ben disposti a gradire il perio- dico, si compiaccz"ano /avorz"rcene gli z"ndirizzz" d'l rest'denza. Noi lo invieremo loro come un saluto di cri- stiani e di parenti dalla terra che li vide nascere e non vuole essere da loro dimenticata. Chi può conoscere le vie della Provvidenza? Chissà che il ricordo della Consolata non riesca benefico a loro moral- mente non meno che socialmente? _ La Consolatrice degli afflitti ha tesori inesauribili di ca– rità, di dolcezza, di conforto per tutti coloro che la invo– cano. Ricordarla a coloro che soffrono è opera fiorita· di misericordia.

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