Missioni Consolata - Novembre 2023

preparano ad affrontarlo senza elettricità e riscaldamento, avvolti dalla neve e dalla paura. Pierpaolo si muove, dunque, raccontando le persone che provano a sopravvivere. Si fa strada tra le case e i palazzi divelti dalle bombe, ascolta e racconta le vite quotidiane senza cercare la foto d’effetto. Allo stesso tempo vuole comprendere le reali motivazioni dell’attacco russo: pensa che la Nato e il sentirsi minacciati siano una scusa di Putin per prendersi territori che offrono molte opportunità. Da anni infatti, Russia e Cina si contendono l’Africa, e uno sbocco sul mare rende questo continente più raggiungibile. Accesso al mare e accesso alla quinta riserva di gas più grande al mondo, quella del Donbass, mento che stanno mettendo in pericolo l’ambiente. Da Chernobyl a Fukushima, dall’incidente nucleare di Mayak fino all’estrazione di carbone in Cina. Sempre con l’obiettivo di sensibilizzare e far comprendere con un linguaggio semplice ciò che rischiamo di perdere, perché, come dice il fotografo, «stiamo distruggendo la nostra casa, esserne consapevoli è il primo passo per attuare un cambiamento». Valentina Tamborra NOTE 1- Tra le testate che hanno pubblicato foto di Pierpaolo Mittica: l’Espresso, la Repubblica, il Corriere della Sera, Days Japan International, Asahi Shinbum, The Telegraph, The Guardian, Sueddeutsche Zeitung, Der Spiegel, De Zeit, Wired USA, Asian Geo, China Newsweek, National Geographic. Qui a sinistra: Maria nella sua casa a Paryshev, nella zona di esclusione di Chernobyl, aprile 2015. Maria è morta il 17 maggio 2016 all’età di 78 anni. Era una delle ultime persone che vivevano ancora nella zona di esclusione. Nel ‘32 era sopravvissuta all’Holodomor, la carestia provocata dall’Urss di Stalin che uccise per fame circa quattro milioni di ucraini. Solo pochi anni dopo arrivarono i nazisti. Durante la Seconda guerra mondiale si stima che morirono altri 5-7 milioni di ucraini. Dopo queste esperienze Maria non era spaventata dalle radiazioni, temeva piuttosto di essere separata dalla sua terra. Ha vissuto tutta la vita nella sua casa, con suo marito Ivan Ivanovich. | L’unica luce accesa in strada durante un blackout a Kiev è quella di un negozio con un generatore di corrente. | Qui a destra: Kiev, 31 dicembre 2022. Timothy attende dentro un bunker antinucleare di epoca sovietica che finisca l’allarme per gli attacchi aerei russi. | 6 dicembre 2022. Edifici distrutti a Borodianka, uno dei quartieri periferici di Kiev occupato e bombardato dai russi nei primi tempi dell’invasione. La maggior parte della popolazione di questo distretto vive senza elettricità, acqua e riscaldamento. sono motivazioni più che valide, più della minaccia della Nato. Il timore di Pierpaolo, oggi, è che la guerra si incancrenisca, continuando a fare vittime fra una popolazione già allo stremo. Il senso del fotogiornalismo Passione, amore, empatia, modestia: per fare il lavoro più bello del mondo non c’è la ricetta perfetta, ma questi quattro elementi non devono mancare. Pierpaolo parla dei sacrifici necessari per raccontare le vite degli altri, ma anche della bellezza delle esperienze che si fanno. Accanto ai progetti raccontati finora, dal 2002 Pierpaolo ne porta avanti un altro intitolato Living Toxic, un lavoro a lungo termine che si propone di raccontare tutti i tipi di inquinaNOVEMBRE 2023 | MC | 55

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