Missioni Consolata - Ottobre 2023

Fra Ben macina chilometri ogni giorno, incontra centinaia di persone e il suo compito è quello di formare comunità laiche e religiose, soprattutto mediante il programma «Animatori Laudato si’» con cui è già riuscito a mettere a segno diversi obiettivi come convincere istituzioni cattoliche a disinvestire dai combustibili fossili e a bloccare la costruzione di un oleodotto che doveva attraversare l’Uganda e la Tanzania, danneggiando la natura e la vita degli abitanti. (Vatican news) PAKISTAN MISSIONE NEL PUNJAB Mons. Sebastian Francis Shaw, arcivescovo di Lahore, offre una istantanea della vita della sua Chiesa. «La vita nella diocesi procede con l’idea di essere presenti in modo sempre più capillare nel vasto territorio del Punjab dove le distanze tra le parrocchie raggiungono oltre i 60 km nei quali crescono anche 100 villaggi. Per questo stiamo aprendo nuove parrocchie e soprattutto creiamo nuove stazioni missionarie nei villaggi, dove abbiamo costruito diverse cappelle, senza un prete residente. In queste cappelle si reca regolarmente un catechista per visitare le famiglie della zona. Per questo, negli ultimi 10 anni, abbiamo curato la vocazione e la crescita dei catechisti, con un programma di formazione triennale. Passo dopo passo, ora ne abbiamo 258: diamo loro un piccolo salario e lavorano a tempo pieno per la diocesi. Le persone nei villaggi sentono, così, la Parola di Dio vicina». Secondo l’Arcivescovo Shaw, «frutto di questo impegno pastorale è anche il dono delle vocazioni al sacerdozio: quest’anno abbiamo quasi cento nuovi seminaristi, un dono, ma anche una responsabilità che Dio ci affida». La comunità cattolica nell’arcidiocesi di Lahore conta 580mila fedeli su una popolazione a maggioranza musulmana di 33 milioni di abitanti. (Fides) CINA CHIESA DELLA MISERICORDIA Èstata costruita mattone su mattone grazie al sostegno, al volontariato e alle offerte della comunità cattolica locale: si tratta della nuova «Chiesa della misericordia di Gesù», inaugurata sabato 24 giugno, nella diocesi di Bameng, tra le steppe della Mongolia interna. Già nel 1996, la comunità cattolica locale aveva costruito una sala di preghiera in un contesto in cui la maggioranza della popolazione è legata alle pratiche religiose del buddismo tibetano e dello sciamanesimo mongolo. Nel 2011, con l’arrivo di un sacerdote residente, la sala è stata consacrata ed è diventata una cappella dove si può celebrare la liturgia e amministrare i sacramenti. Nel 2018 è stata posta la prima pietra della nuova chiesa dedicata alla Misericordia di Gesù. Il fervore apostolico della comunità locale ha favorito negli ultimi anni la crescita dei corsi di catechismo, la programmazione di ritiri spirituali per sacerdoti e per laici, l’avvio di opere caritative, lo sviluppo della pastorale giovanile e vocazionale. La comunità di Bameng è composta da circa 40mila cattolici assistiti da 24 sacerdoti, 27 suore, tre diaconi. (Fides) Mozambico: rinascere Il gruppo giovanile della parrocchia di Nzinje in Mozambico, retta dai Missionari della Consolata, dopo l’esperienza della pandemia, ha vissuto la sua rinascita. Il 23 marzo 2020 il governo aveva chiuso tutti i luoghi pubblici e religiosi come misura per contrastare l'estendersi della pandemia di Covid-19. Sono stati cinque mesi di paura e dolore durante i quali abbiamo visto morire amici, familiari e conoscenti. Ma mentre eravamo reclusi ci siamo interrogati su come far rinascere la vita cristiana nella parrocchia decidendo di cominciare dalla formazione dei giovani. Così, appena è stato possibile, siamo partiti con un lavoro di formazione, di impronta «allamaniana-consolatina» con un gruppo di ventitrè giovani, dai 15 ai 18 anni, provenienti da un cammino fatto nell’Infanzia missionaria. Non si trattava solo di conoscere il carisma Imc, ma anche di viverlo e condividerlo con altri giovani, dando alla parrocchia un nuovo slancio dinamico e giovanile. Dopo nove mesi di formazione settimanale, il 20 giugno 2021, festa della Consolata, nella «Chiesa delle Rocce» di Massangulo, dedicata alla Consolata, e con la benedizione del vescovo di Lichinga, mons. Atanasio Amisse Canira, è nato il primo gruppo giovanile di spiritualità «allamaniana-consolatina» del Mozambico. Tale spiritualità si esprime secondo un profilo ben definito che contempla un incontro formativo settimanale, l’animazione dell’eucaristia ogni mercoledì, la collaborazione ai lavori manuali in parrocchia il sabato mattina e, mensilmente, la missione nei vari settori della parrocchia visitando gli ammalati e portando aiuti alle famiglie povere e bisognose. A questo gruppo iniziale si sono aggiunti altri giovani e oggi sono in 56 che vivono la stessa spiritualità. E poi sono sorti altri due gruppi in due comunità diverse raggiungendo in soli due anni il numero di 87 giovani che vivono e condividono lo stesso carisma. Dopo la pandemia, il fuoco della Pentecoste arde più vivace che mai! (Imc) OTTOBRE 2023 | MC | 9 Kenya: brother Ben manifesta con la gente contro la costruzione di un oleodotto. © Mt.Kenya Network Forum © Edilberto Maza

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