AMAZZONIA 75 ANNI Il 14 giugno 1948 - 75 anni fa - giunse a Boa Vista, allora capitale del Territorio federale di Rio Branco e attuale stato di Roraima, il primo gruppo di missionari della Consolata per sostituire i monaci benedettini. Come sottolinea la storia dei 300 anni della Chiesa di Roraima, essi «iniziarono un nuovo stile di evangelizzazione», dedicandosi all’annuncio del Vangelo e alla promozione umana, formando leader cristiani, costruendo chiese, case di missione, scuole, ospedali e altre strutture. È importante ricordare che tra le azioni prioritarie in tutta questa storia ci sono state l’avvicinamento e l’accompagnamento delle popolazioni indigene presenti nella regione. In questo modo si rispondeva alle esigenze e alle nuove sensibilità pastorali. I missionari hanno avuto un ruolo importante nell’organizzazione del movimento indigeno e il loro accompagnamento è stato decisivo per la demarcazione e l’omologazione delle loro terre come il Territorio indigeno di São Marcos (1991), il Territorio indigeno Yanomami (1992) e il Territorio indigeno Raposa Serra do Sol (2005). La storia dei 75 anni di presenza dei missionari della Consolata in Roraima è stimolante e mostra il senso della missione incarnata nella realtà, come testimonianza profetica impegnata nella difesa dei popoli indigeni contro l’invasione di garimpeiros (minatori, cercatori d’oro), allevatori e agricoltori. In questo giubileo, i Missionari della Consolata ricordano con gratitudine la strada percorsa, celebrano con gioia questo momento e progettano con speranza il futuro della loro missione in Amazzonia. (Imc) CAMBOGIA CHIESA DI MARTIRI Almeno una volta l’anno la piccola comunità cattolica cambogiana si ferma per onorare e ricordare quanti hanno dato la vita per la loro fede in Cristo e sono «i semi e i padri» dei fedeli cambogiani di oggi. Con questo spirito oltre tremila cattolici provenienti da tutto il paese, il 20 giugno scorso hanno partecipato alla celebrazione in onore delle vittime della guerra civile che hanno dato testimonianza a Cristo con la vita. Fra queste il vescovo Joseph Chhmar Salas e trentaquattro suoi compagni per i quali la Chiesa cambogiana ha ufficialmente aperto nel 2015 la fase diocesana del processo di beatificazione. Persone uccise o lasciate morire tra il 1970 e il 1977 durante la persecuzione subita dalla Chiesa sotto il regime di Pol Pot e dei Khmer rossi. Nativi di Cambogia, Vietnam e Francia, erano preti, laici, catechisti e missionari. La Chiesa locale si augura possano presto essere riconosciuti ufficialmente come «I martiri cambogiani». Mons. Olivier Schmitthaeusler, vicario apostolico di Phnom Penh ricorda che, all’inizio della sua esperienza missionaria, nel Vicariato c’era un solo cattolico, mentre tutti i preti, le suore e i missionari erano stati uccisi o erano dovuti fuggire. «Oggi la situazione è ben diversa, la Chiesa è rinata, vi sono circa 23mila fedeli e varie comunità sono molto giovani, formate per lo più da persone che hanno abbracciato la fede cristiana da poco. Il Signore ci accompagna e guardiamo avanti sempre con speranza». (Fides) KENYA BROTHER BEN Fra Benedict Ayodi è un francescano cappuccino che da 20 anni vive la sua vocazione ispirando giovani e adulti, religiosi e laici a prendersi cura della natura e delle persone più vulnerabili che abitano la nostra Casa comune e che sono sempre di più vittime dei cambiamenti climatici. «In Kenya ci sono cresciuto - racconta brother Ben, così lo chiamano i suoi amici -, e ho toccato con mano l’importanza che in questa terra ha la foresta, con la sua fauna selvaggia, con i corsi d’acqua, con le risorse che possono sfamare tutti senza sfruttamento, solo con modalità intelligenti». Fra Benedict ha fatto parte del comitato che ha fondato e dato vita al movimento «Laudato si’». «Attraverso il nostro movimento - dice - certamente abbiamo riacceso la fede di molti giovani cattolici che si erano allontanati dalla Chiesa e che sono tornati a credere e a sperare di poter essere artefici di cambiamento. a cura di SERGIO FRASSETTO LA CHIESA NEL MONDO | MC | OTTOBRE 2023 8 Amazzonia: novembre 1965, i padri Riccardo Silvestri, Bindo Meldolesi e Giovanni Calleri risalgono in piroga il fiume Catrimani per iniziare la fondazione della missione tra gli Yanomami. Mozambico: a destra i giovani di «Rinascere» il giorno della loro consacrazione presso la «Chiesa delle rocce» di Massangulo. © Archivio Imc
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