58 ITALIA A destra: Torino, chiesa di Gesù adolescente con la statua della Virgen de Chapi e il quadro del Señor de los Milagros, passeggiata interculturale «Borgo San Paolo sin fronteras». | Qui, dall’alto in basso: nel quartiere di San Salvario, a Torino, la sinagoga della comunità ebraica; la chiesa valdese; la chiesa cattolica dei Santi Pietro e Paolo, sempre a San Salvario, tutti luoghi visitati durante la passeggiata interculturale «United colors of San Salvario». “ Sentivo pesare su di me i pregiudizi sull’immigrazione e sulla mia comunità di appartenenza. in pratica alcuni temi studiati all’università, o di migliorare l’italiano, per molti partecipare a Migrantour diventa qualcosa di più importante di un semplice lavoro o dello studio. Può favorire una più effettiva integrazione e contribuire alla preparazione di una nuova generazione alla convivenza multiculturale». In effetti l’impatto più significativo, ancora oggi nel 2023, riguarda - a nostro avviso - proprio le accompagnatrici e accompagnatori interculturali. Lasciamo, dunque, la parola alle protagoniste e ai protagonisti di Migrantour. Cosa dicono «L’impatto su di me - spiega Romina - è assolutamente positivo perché ho modo di confrontarmi, conoscere, capire, sentire altre storie di migrazioni. Lavorare a fianco di altri migranti mi dà un senso di appartenenza, mi sento capita, senza dovermi giu- © Ornella Orlandini © Ornella Orlandini © Ornella Orlandini
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