Missioni Consolata - Ottobre 2023

L’intervista PROVE DI SOSTENIBILITÀ SOCIALE Giulia Maccagno è una giovane imprenditrice saluzzese, cofondatrice di We.Co. impresa sociale e responsabile del progetto «Accademia della vigna». Le abbiamo rivolto alcune domande. Giulia, perché avete fondato questa academy? «Accademia della Vigna nasce come tentativo di generare percorsi di corresponsabilità in risposta alla sfida della transizione culturale, sociale ed economica che riguarda l’organizzazione della manodopera nel settore vitivinicolo locale. Nel disegno dell’iniziativa, Weco ha avuto fin da subito un ruolo di facilitatore del dialogo tra le diverse parti: le aziende, i lavoratori, le associazioni datoriali e i sindacati, i cittadini, i comuni, gli enti del terzo settore. Costruire spazi di confronto con tutti gli attori significa per noi prima di tutto ascoltare: raccogliere bisogni, istanze, criticità. Su questo piano c’è tuttora in corso un lavoro delicato e necessario che prova a tenere insieme sistemi di interesse. A partire da questa analisi abbiamo esplorato e coprogettato le risposte possibili, arrivando a disegnare quello che oggi è il modello di academy a impatto sociale, che è in fase di sperimentazione». Si tratta di dare il buon esempio? «Affrontare sfide di questa portata è un processo lungo e complesso se si vuole arrivare a soluzioni di ampio respiro che incidano a livello di sistema territoriale, e molto passa dalla disponibilità dei diversi attori a mettersi in gioco e collaborare. Può la sostenibilità sociale diventare un elemento strutturale da integrare nelle policy territoriali come fattore di sviluppo? Noi crediamo di sì, ma c’è ancora molto da fare in questo senso. L’accompagnamento di molte delle persone che partecipano ad Accademia della vigna è fatto di tempo in cui la cura, la fiducia, lo spazio del possibile sono ingredienti essenziali. I passi che percorriamo insieme ai partecipanti vanno su un sentiero che prova a stimolare nell’altro la capacità di esercitare la propria libertà di scelta, il più possibile fornendo strumenti di consapevolezza e di lettura del contesto. Nella maggior parte dei casi, i candidati che bussano alla nostra porta hanno conosciuto in passato o vivono nel presente esperienze di sfruttamento o di lavoro irregolare (non solo nel settore agricolo), rappresentandole come “normali”». Il lavoro irregolare è il primo passo verso l'esclusione? «Se questo rimane l’unico o il principale mezzo conosciuto attraverso cui inserirsi e stare nel mercato del lavoro e quindi nella società, il rischio di esclusione e sommerso diventa elevatissimo. Senza dire che si comprime la possibilità stessa della persona di immaginare alternative reali e praticabili. Semplicemente perché non si sono mai incontrate. In questa dinamica quello che noi proponiamo con Accademia della vigna è una possibilità di alternativa, in parte garantita da noi e in parte in mano alla persona: non si tratta di convincerla che il progetto sia l’unica soluzione giusta, ma di metterla nelle condizioni di sapere che esistono percorsi altri, diversi dallo sfruttamento, e quindi di scegliere come posizionarsi. Sapere che esiste una via possibile per cambiare la propria condizione è il primo passo». M.P. ITALIA | MC | OTTOBRE 2023 22 Forse tantissimi vogliono andare via, continuare il viaggio, raggiungere l’agognata Germania, il mitico Nord Europa. Alcuni però rimangono e cercano un futuro. Le buone pratiche servono a tutti Matteo Ascheri è il presidente del Consorzio di tutela Barolo Barbaresco. Commenta: «Il problema dello sfruttamento della manodopera è diffuso in tutta Italia e non solo, riguarda diversi comparti economici ed è radicato da tempo. Le origini sono complesse e toccano aspetti economici, sociali e culturali. Nelle Langhe, patria di alcuni dei vini più conosciuti al mondo e regione oggetto di turismo sempre crescente, come sistema e come imprenditori abbiamo l’obbligo morale ed etico di affrontare la questione, portarla alla luce e cercare possibili soluzioni. Accademia della vigna è, quindi, un primo progetto a cui abbiamo voluto dare il nostro supporto per rispondere a questo problema e si inserisce alcortesia AIF

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=