5 a cura di Gigi Anataloni LETTORI E MISSIONARI IN DIALOGO NOI E VOI le missionarie. Tutto questo ve lo scrivo perché sappiate che tanti sconosciuti pregano per voi missionari e siate sempre fiduciosi e abbandonati alla grande Provvidenza del Signore che fa tutto e tanto con il nostro poco. Basta la nostra buona volontà. Vi saluto con tanto amore pensando ai miei cari defunti, vostri confratelli: padre Giuseppe da Frè e padre Armando Cecconi, nonché la mia parente missionaria della Consolata, suor Bassiana Lorenzi. Auguri di ogni bene Gianna Agostini Rossi Vigodarzere (Pd) 06/01/2023 Grazie di cuore delle preghiere, un energetico sicuro per ogni missionario. Ecco qui una brevissima memoria dei suoi «cari defunti». Padre Armando Cecconi, (foto sopra) nasce a Castions di Strada (Ud) il 21/03/1922 e va incontro al suo Signore il 31/03/2014, pochi giorni dopo aver compiuto i 92 anni. Ordinato sacerdote nel 1951, dopo alcuni anni come formatore in Italia, nel 1968 parte per il Kenya, dove rimane nelle terre alte del Kikuyu fino al 2012, quando deve rientrare per salute. Anche padre Giuseppe Da Fré (foto sotto) ha passato la sua vita missionaria in Kenya, ma in aree molto diverse, nel grande Nord sopra l’equatore, nelle terre dei Samburu e di altri popoli noTANTI PREGANO PER VOI Carissimi missionari, sono amica di una suora di clausura del monastero di Santo Stefano di Imola alla quale arriva la vostra rivista. L’ho abbonata io perché prima di essere claustrale è stata tanti anni missionaria in Kenya con un altro istituto di suore missionarie e sapevo che sarebbe stato tanto gradita la rivista che parlava di luoghi da lei conosciuti. Avendo letto della elezione a cardinale di padre Giorgio Marengo, mi riferì che lei ha sempre pregato per lui da quando nel 2003 è stato mandato con le due suore in missione in Mongolia. Avendo ricevuto questa notizia l’ha riempita di gioia e di ancor più fervore nella preghiera per i missionari e madi, da Loyangalani a Wamba. Nato il 03/01/1939, sacertote missionario della Consolata il 18/12/1965, dopo il corso di inglese a Londra, nel dicembre 1967 è destinato a Baragoi (nella foto sotto), la primogenita (1952) delle missioni del Nord. Loyangalani, Laisamis, Maralal, Wamba sono le altre missioni dove è chiamato a essere segno di consolazione e costruttore di pace, fino al 2015, quando la salute lo obbliga a rientrare fino a che il Signore lo chiama a sé il primo giorno del 2016. PERPLESSITÀ Carissimi, nel numero di giugno, all’interno dell’articolo «Per terra e per mare» che Paolo Moiola dedica a due libri scritti da Maurizio Pagliassotti, mi ha lasciata perplessa leggere, a proposito di Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi, che: «I loro nomi si protendono lungo la rotta dei Balcani fra migranti, cooperanti, giornalisti e non sempre sono amati neppure tra noi buoni: “troppo mediatici"». E più avanti: «Indubbiamente sono sotto i riflettori ma questo che problema è?». Tali considerazioni si riferiscono a Lorena Fornasir e a suo marito Gian Andrea Franchi che da anni a Trieste prestano quotidiana assistenza ai migranti, in particolare curando i loro piedi piagati dal lungo cammino. Da triestina posso testimoniare che tutto sono meno che mediatici; e che «sotto i riflettori» è il posto che meno si addice al loro profilo, saldamente agli antipodi da ogni sia pur minimo sospetto di protagonismo. Secondo me andava precisato che purtroppo è stata la cronaca a metterli brutalmente sotto i riflettori, quando nel 2021 furono accusati di essere complici dei trafficanti. Ma fortunatamente i magistrati hanno poi chiuso il caso: la solidarietà non è reato. Loro sono stati le vittime, di quell’amara e scandalosa parentesi. E dopo di essa, esattamente © AfMC AGOSTO-SETTEMBRE 2023 | MC |
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