librarsi CENTRO STUDI SERENO REGIS Questo articolo è frutto di una collaborazione tra il Centro studi Sereno Regis e Missioni Consolata, nata dal comune desiderio di far crescere la cultura della pace e della nonviolenza in un tempo di «chiamata alle armi». https:/serenoregis.org/ Recinzioni e filo spinato Bottalico trasmette un’idea della complessità del sistema merce ponendo domande alle quali non riceve risposte (cosa c’è in quel container? dov’è diretta quella nave? chi ha in concessione quell’area portuale?) e offrendo, pagina dopo pagina, confronti tra i porti (dalle banchine genovesi controllate dai camalli alle piattaforme deserte di Rotterdam) e dialoghi occasionali (il camionista che veglia di notte la sua merce, il marinaio che attende di imbarcarsi, lo spedizioniere che gestisce flussi logistici sull’intero pianeta). Le descrizioni quasi fotografiche dei luoghi fanno da scenario, aiutando chi legge a trovare appigli in un discorso nel quale la merce continuamente sfugge. «La strada parallela alla banchina - scrive Bottalico del porto di Gioia Tauro (RC) - è attraversata da camion pieni di cassette della frutta che cercano di evitare i fossi. Da quelle parti le gru si possono osservare meglio insieme alle navi ormeggiate in banchina. Un cancello alto e lungo crea una sorta di cintura con sofisticati sistemi di sorveglianza che separano il caleidoscopio portuale dal mondo di fuori. I militari presidiano l’ingresso di un’azienda. Si possono sentire i rumori delle operazioni di sbarco e imbarco, oltre le cancellate e le recinzioni che delimitano l’area portuale con filo spinato e le telecamere». «Vago per un po’ in un labirinto per poi ritrovare la strada - racconta Bottalico di Rotterdam -. I duecento ettari del terminal con le sue quarantuno gru [...] si riescono a scorgere appena sulla sponda opposta in lontananza. Più mi avvicino e più mi rendo conto della loro imponenza […]. Al lato opposto del terminal un antico mulino e alle spalle del mulino le due torri di raffreddamento della centrale nucleare di Doel. Il villaggio si trova nel mezzo, tra il terminal, il fiume e la centrale, intorno a un’area grande tremila campi di calcio». Un libro da leggere e rileggere per apprezzare la varietà di storie, persone e paesaggi, per soppesare l’impossibilità di tracciare e controllare la merce e percepirne la pervasività e l’ormai inarrestabile espansione distruttrice. Elena Camino Ecco altri tre libri e un film per approfondire: Sergio Bologna, Tempesta perfetta sui mari. Il crack della finanza navale, DeriveApprodi, Roma 2017, pp. 217, € 18. David Abulafia, Il grande mare. Storia del Mediterraneo, Mondadori, Milano 2017, pp. 695, € 25. Giorgio Nebbia, La violenza delle merci, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Venezia, 1999, pp. 48. Allan Sekula, Noël Burch, The Forgotten Space, Icarus Film, New York 2010. | MC | MAGGIO 2023 82
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